Archivio tag: Louis Garrel

I Tre Moschettieri – Milady, la recensione

Proprio lì dove l’avevamo lasciata nel primo capitolo de I Tre Moschettieri dedicato a D’Artagnan, uscito al cinema lo scorso anno, la storia prosegue in questa seconda parte titolata a Milady.

Constance è stata rapita perché ha visto e sentito qualcosa che non doveva assolutamente sapere e D’Artagnan, nel tentativo di correrle in salvo, viene colpito alle spalle, tramortito e fatto prigioniero. Nel frattempo, la guerra civile che vede opporsi cristiani e protestanti sta per scoppiare e la sorte di Luigi XIII come re di Francia è quanto mai in serio pericolo a causa di un misterioso complotto interno al Palazzo Reale. Da lì a poco, Athos, Aramis e Porthos vengono chiamati a combattere al fronte e si dirigono a La Rochelle, ultima piazzaforte ugonotta in territorio francese.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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L’innocente, la recensione del nuovo film di Louis Garrel

L’innocente (L’innocent) è una commedia scritta, diretta ed interpretata da Louis Garrel. Il cast comprende anche Anouk Grinberg, Roschdy Zem e Noémie Merlant.

Quando nasci in una famiglia di appassionati cineasti tra registi, attori e attrici, puoi facilmente intuire anche quello che sarà il tuo destino. Louis Garrel ha seguito esattamente le orme del padre, della madre, del nonno e non solo. Anzi, ha fatto di più: ha messo insieme tutti loro ed è diventato attore, regista e sceneggiatore. In poco più di vent’anni di carriera ha interpretato decine di film (lunghi e corti) e ne ha diretti quattro, l’ultimo dei quali uscirà nelle sale il 19 gennaio prossimo: L’innocente.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Forever Young – Les Amandiers, la recensione

Nanterre, metà degli anni ’80. La scuola Theatre Les Amandiers diretta da Patrice Chéreau ha selezionato dodici giovani attori, tra cui Stella, Etienne e Adèle. Mentre i ragazzi saranno impegnati nella preparazione del Platonov di Čhecov, le loro esistenze subiranno profondi cambiamenti: la traboccante vitalità dei loro vent’anni dovrà fare i conti con un periodo storico mitico e complicato, in cui gli spettri delle dipendenze e dell’AIDS stavano tristemente incombendo sulla società.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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State a casa e Rifkin’s Festival: piccole commedie d’autore in Home Video

Così come tanti altri generi, in primis l’horror, anche la commedia negli ultimi anni è stata sottoposta ad una certa rilettura, sia che si parli di cinema hollywoodiano che di quello nostrano. Sembra che le grandi produzioni abbiano iniziato a subire un certo fascino da parte dei prodotti più piccoli, quelli che fino a qualche decennio fa avremmo etichettato come “di nicchia”. E così anche la commedia, che è il genere più popolare per definizione, ha iniziato a prendere le distanze da un certo look mainstream per somigliare maggiormente – tanto per stile quanto per storie – ad un cinema più indipendente. Nelle scorse settimane CG Entertainment ha portato sul mercato home video due commedie che non si sottraggono a questa tendenza, tutte e due passate in sala grazie a Vision Distribution nel momento in cui il nostro Paese era ancora fortemente schiacciato dalla pandemia e dalla morsa del lockdown. La prima delle due è State a casa, la quarta commedia per il cinema scritta e diretta da Roan Johnson, mentre la seconda è Rifkin’s Festival, l’ultima fatica di Woody Allen, ovvero uno tra i primi autori che ha portato la commedia mainstream a dialogare con quella più indipendente.

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L’ufficiale e la spia – J’accuse, la recensione

j'accuse

L’ignoranza, che grande risorsa. Una persona ben informata sull’affaire Dreyfus difficilmente vivrà questo thriller spionistico con il medesimo trasporto di chi ne ignora i rivolgimenti e le sentenze. Allo stesso modo conviene ignorare le polemiche che hanno circondato Roman Polanski (l’uomo, non il regista) durante la 76^ Mostra del Cinema di Venezia. Ciò che non può essere ignorata è la qualità di questo film.

Un soldato viene degradato dinanzi ai commilitoni: decorazioni strappate, sciabola spezzata. Il popolo vocia aldilà di una cancellata. Il soldato si sforza di mantenere un contegno dignitoso, ma i baffi fremono. Mentre si allontana con passo marziale dichiara a gran voce la propria innocenza. La gente non gli crede. Neanche i commilitoni sono dalla sua parte. Per tutti Alfred Dreyfus (Louis Garrel) è colpevole di tradimento.

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Due amici, la recensione

Commedia tragicomica, quella diretta da Louis Garrel, uomo polivalente che, oltre a regista, è conosciuto internazionalmente come attore; e qui ne dà una prova, mettendosi in scena come Abel, l’amico di Clement (Vincent Macaigne), che lavora come comparsa per alcune produzioni cinematografiche e che nel giro di una settimana si è innamorato di Mona (Golshifteh Farahani), commessa di un bar nella Gare du Lion.

I due amici sono tipi diversi, l’uno (Clement) introspettivo, attento al prossimo, premuroso. L’altro, invece, è un donnaiolo, aspirante scrittore innamorato solo di sé stesso, e che più di una volta sembra credere poco nel rapporto con gli altri. Mona è una ragazza problematica e con un segreto: vive in prigione e può uscire solo per lavorare e in poche altre occasioni.  Questo il contesto in cui si svilupperà la più ovvia delle vicende.

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Mal di pietre, la recensione

Quando ho letto ‘Mal di pietre’ mi sono resa conto che in quel libro c’era qualcosa che cercavo, senza saperlo: il personaggio di una donna che cerca qualcosa che tutti le rifiutano. Ho ambientato il film nella stessa epoca ma in Francia, ma credo di non aver tradito lo spirito del romanzo”.

Così Nicole Garcia parla della sua trasposizione cinematografia di Mal di Pietre, romanzo di Milena Agus che, quando è uscito nel 2006, pochi hanno notato in Italia, ma che in Francia è diventato un caso letterario.

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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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La Gelosia, la recensione

La Gelosia è un film diretto da Philippe Garrel, con protagonisti il figlio Louis e Anna Muoglalis. Il personaggio principale, omonimo del regista, è un giovane attore squattrinato, trasferitosi in un piccolo appartamento dopo aver lasciato la moglie Clothilde (Rebecca Convenvant), che gli ha dato anche una figlia. Qui vive con Claudia, attrice che non rimedia un ingaggio da molto tempo ma che ama follemente.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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