Archivio tag: Michael Keaton
Spider-Man: Homecoming, Michael Keaton è il villain
In queste ore la Marvel sta monopolizzando i siti d’informazioni cinematografica: notizie sull’imminente Captain America: Civil War, conferme (Guardians of Galaxy Vol. 3) e smentite (InHumans) sulle prossime uscite dell’UCM, trailer di Doctor Strange e ora anche tante novità sul rilancio da solista di Spider-Man!
Il caso Spotlight, la recensione
Boston, 2002 – La sezione Spotlight del Boston Globe porta alla luce uno dei maggiori scandali coinvolgenti la Chiesa Cattolica, colpevole di aver coperto negli anni ben 87 casi di pedofilia ad opera di sacerdoti.
Presentato fuori concorso alla 72esima edizione della Mostra dell’arte cinematografica di Venezia, Il caso Spotlight di Tom McCarthy, è stato al centro di molte discussioni per la tematica delicata e controversa che affronta. Il film tuttavia si rivela essere non solo l’occasione per rimarcare il terribile crimine di cui si è macchiata la Chiesa, seguendo passo passo le indagini che hanno portato alla sua scoperta, ma un’opportunità per riflettere sul ruolo ricoperto in questa circostanza dall’intera comunità.
Il poster ‘all red’ e lo spot tv di Birdman (o Le Imprevedibili Virtù dell’Ignoranza)
Sono disponibili per voi, in calce, uno spot tv e il poster, rilasciato da Vulture, di Birdman, di Alejandro G. Iñárritu. La pellicola ha aperto la 71^ edizione del Festival di Venezia e ha riscosso consensi all’unanimità. Potete leggere la nostra recensione cliccando QUI.
Venezia 71. Supereroi in crisi esistenziale, la ricerca dell’urlo perfetto e il percorso autodistruttivo di un ragazzo
La 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è iniziata al grido dell’Uomo Uccello, Birdman. E’ stato infatti il film diretto da Alejandro González Iñárritu ad aprire l’edizione 2014 del prestigioso Festival del Cinema di Venezia e a sfilare sul red carpet sono intervenuti Michael Keaton, Edward Norton ed Emma Stone, protagonisti di questa particolarissima opera che riflette su Hollywood e sui danni (cerebrali) che può causare in coloro che ne rimangono “vittime”.
Need for Speed, la recensione
Patiti dell’alta velocità, patiti delle auto sportive, patiti dei videogames potete gioire, perché è arrivato Need for Speed, il film tratto dalla popolarissima saga videoludica sulle corse d’auto.
Quella della trasposizione cinematografica dei videogiochi è diventata una tendenza a cui Hollywood non può più rinunciare, quasi quanto i fumetti. I risultati non sono sempre esaltanti e a un Silent Hill, spesso seguono un Tekken o un Hitman, tanto per capire quanto siano più spesso le trasposizioni non riuscite ad avere il sopravvento numerico. Fortunatamente non è questo il caso di Need for Speed, che si difende egregiamente nel suo essere un prodotto derivativo ma con personalità.
RoboCop, la recensione
Quando si decide di metter mano a un film che ha segnato una generazione e ha praticamente codificato un determinato filone cinematografico, c’è sempre il rischio di far danni… non parliamo poi dei puristi talebani del film originale, che condannano a prescindere l’operazione ancor prima di aver visto il risultato. Insomma, rifare un cult è un po’ come tirarsi la proverbiale vanga sui piedi. Ed è la sensazione che aleggiava nell’aria con l’annuncio da parte della MGM e della Columbia di voler rifare RoboCop, il capolavoro che Paul Verhoeven ha diretto nel 1987.