Archivio tag: oliver stone

Snowden, la recensione

Si sta sviluppando una tendenza al cinema che sembra non portare nulla di buono al macro-genere dei biopic, ovvero raccontare le vite di quei personaggi che hanno creato dibattito a livello di costume o cronaca ma che sono assolutamente inadeguati ad essere portati sul grande schermo. Si tratta di personaggi pubblici per scelta o per “errore” che hanno una vita ordinaria, noiosa – potremmo dire da spettatori – e particolarmente anti-cinematografica, su cui, però, si ostinano a far film. È successo due volte con Steve Jobs, una volta con Julian Assange e una volta con Mark Zuckerberg e forse proprio nel film di David Fincher possiamo trovare l’innesco della miccia. Ma se The Social Network aveva una costruzione narrativa avvincente e riusciva a trasformare una persona in un personaggio, andando quindi incontro alle esigenze cinematografiche, così come, tra i molti difetti, Steve Jobs di Danny Boyle aveva “stile”, tutto il resto è fuffa. Ed è proprio in quella amalgama che si inserisce l’ultimo film di Oliver Stone, Snowden, selezionato in concorso all’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma e incentrato sulla figura “scomoda” di Edward Snowden.

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Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Taormina Film Fest 62: documentario Ukraine on Fire e incontro con Oliver Stone

Presentato in anteprima mondiale al Taormina Film Festival, Ukraine on Fire (2016) segna il debutto alla regia del produttore ucraino, da quasi dieci anni attivo negli Stati Uniti, Igor Lopatonok. Forte del contributo, come coproduttore e come volto delle interviste, del maestro Oliver Stone, il documentario si colloca, del resto, nettamente, nel solco dell’opera di quest’ultimo.

L’estetica del prodotto, a cominciare dalle soluzioni grafiche ampiamente utilizzate per mettere in evidenza snodi e personaggi, è decisamente più televisiva che cinematografica: televisiva è l’origine del repertorio utilizzato, televisivo è il bersaglio polemico del documentario – ovvero la rappresentazione data dai media occidentali della crisi ucraina del 2014 –, televisivo è infine il principale obiettivo di distribuzione dichiarato dall’altra coproduttrice Eleonora Granata, nell’incontro con pubblico stampa al termine della proiezione.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Mickey & Mallory (Natural Born Killers)

MICKEY & MALLORY KNOX

Uniti da un’infanzia difficile e da un’insaziabile sete di violenza, Mickey e Mallory s’innamorano a prima vista quando lui, all’epoca garzone del macellaio, consegna un carico di carne a casa di lei.

Proprio in quella stessa casa, di lì a poco, si consuma il loro primo massacro (ai danni degli abietti genitori di Mallory) che inaugurerà la lunga serie di stragi successive.

Lucido e pacato lui, esagitata e passionale lei, i due, dopo le nozze improvvisate sul ciglio di un ponte autostradale, con tanto di patto di sangue e fedi a forma di serpente, iniziano una prolifica carriera di efferati assassini sempre in fuga. Scelgono le proprie vittime e i mezzi per farle fuori senza alcun criterio e hanno un’unica regola: lasciare sempre qualcuno vivo sul luogo del delitto affinché possa raccontare le gesta di Mickey & Mallory.

Carismatica, magnetica, completamente fuori di testa, nonostante i momenti di crisi nel loro rapporto e qualche furibonda scenata di gelosia, la coppia di criminali è più affiatata che mai e sogna di rimanere insieme per l’eternità.