Tanto fumetto e niente arrosto: i peggiori cinecomics di sempre
Nel momento in cui si scriviamo, Morbius, il film di Daniel Espinosa tratto dal personaggio Marvel Comics, sta andando decisamente bene al botteghino con un weekend d’esordio negli USA da 40 milioni di dollari e un guadagno internazionale di circa 85 milioni, compresi gli 1,6 milioni incassati in Italia nei primi quattro giorni che lo hanno fatto balzare in testa alla classifica settimanale. Perché iniziamo parlando di Morbius? Perché da quando il film sul “vampiro vivente” è uscito nei cinema di tutto il mondo – ma anche prima, con le reaction raccolte su twitter da chi lo ha visto in anteprima – si è parlato di Morbius su molte testate come il peggior cinecomics di sempre e l’aggregatore di recensioni professionali Rotten Tomatoes conta uno sconfortante 16% di pareri professionali positivi (percentuale ovviamente soggetta ad oscillazione); per non parlare del popolo dei social che ha definito non raramente il film con Jared Leto addirittura “peggior film mai visto”. Non prendiamo in considerazione quest’ultima compromettente affermazione, ma riflettiamo sulla prima e più gestibile: Morbius è davvero il peggior film tratto da un fumetto?
Forse conoscete già la risposta, ma noi ci siamo divertiti a stilare una classifica dei 15 peggiori cinecomics della storia del cinema stando semplicemente all’oggettiva percentuale di Rotten Tomatoes e prendendo come parametro di partenza proprio quel 16% guadagnato da Morbius.
Non parliamo solo di supereroi Marvel e DC, anche se oggi rappresentano il simbolo di questo filone, ma di film che hanno una matrice fumettistica, non essenzialmente a tema supereroi e non vogliamo limitarci alle sole logiche da “universo espanso” introdotte negli ultimi anni, sarebbe impietoso verso chi ha fatto davvero molto peggio. Dunque, mettetevi comodi e godetevi i peggiori cinecomics della storia del cinema… e magari fateci sapere quali sono i vostri “worst ever”, nei commenti qui sotto o sulle nostre pagine facebook e twitter.
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CAPITAN AMERICA (1990) [13%]
Dalla gestazione produttiva travagliata, nel 1990 Capitan America arrivava da un progetto lungamente caldeggiato dalla Canon e poi realizzato dal 21st Century Films a causa del fallimento della prima. Non era la prima volta che Steve Rogers compariva protagonista di un lungometraggio, visto che nel 1979 era già stato realizzato un film tv che si prendeva molte libertà in confronto al fumetto, mentre quello di Albert Pyun era molto più aderente alla fonte. Peccato che il budget di soli 10 milioni di dollari si percepiva tutto e il risultato è stato un ridicolo fanta-action in cui inspiegabilmente Matt Salinger indossava un copricapo con orecchie umane finte.
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BATMAN & ROBIN (1997) [12%]
Dopo il disastro artistico (ma buon successo commerciale) di Batman Forever, Joel Schumacher portò ancora una volta in azione l’Uomo Pipistrello che cambiava di nuovo volto… e se pensate che peggio di Val Kilmer non poteva esserci nessuno, beh, è arrivato George Clooney – con batcapezzoli – a darvi torto. In realtà il film non è peggiore del precedente, soprattutto perché azzecca i villain che hanno il carisma di Arnold Schwarzenegger nei panni di Mr. Freeze e Uma Thurman in quelli di Poison Ivy, però il pubblico l’ha odiato, la critica l’ha detestato e i risultati al botteghino – seppur buoni – sono stati di molto inferiori alle aspettative.
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R.I.P.D. – POLIZIOTTI DALL’ALDILA’ (2013) [12%]
Tratto dall’omonimo fumetto ideato da Peter M. Lenkov e pubblicato dalla Dark Horse Comics, R.I.P.D. è stato un flop colossale che non ha fatto rientrare la produzione nei costi. L’idea era anche carina e il cast ben assortito (Ryan Reynolds, Jeff Bridges e Kevin Bacon in testa), ma si tratta davvero della copia carbone di Men in Black, con i fantasmi al posto degli alieni. Diciamo che nessuno ne sentiva il bisogno ed è stato dimenticato in un nanosecondo da chiunque.
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JONAH HEX (2010) [12%]
Se parliamo di flop commerciali, Jonah Hex è un campione: costato una 50ina di milioni, ne ha incassati neanche 10! Il mix tra western e soprannaturale non ha conquistato gli spettatori e l’omonimo fumetto DC Comics è stato abbastanza stravolto per venire incontro al budget relativamente basso, con una marea di interventi in post-produzione da trasformare questo film con Josh Brolin, Megan Fox e John Malkovich in qualcosa di profondamente diverso in confronto alle premesse dello script. Il montaggio finale arriva a malapena a 80 minuti e, visto il disastro commerciale in patria, da noi Jonah Hex è arrivato solo in home video.
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STEEL (1997) [12%]
Basato su un personaggio minore della DC Comics, Steel arrivava al cinema nel pieno della foga da botteghino dei Batman di Schumacher. Il problema è che il film interpretato dalla star del basket Shaquille O’Neal (che hanno provato in tutti i modi a spingere come attore, fallendo) non aveva l’ambizione e i mezzi per accostarsi al genere di riferimento e il risultato finale si vedeva tutto. Inoltre, la mancanza di appeal del personaggio non ha aiutato e, nonostante il budget abbastanza basso di 16 milioni di dollari, la produzione andò in perdita, infatti Steel incassò worldwide appena 1,7 milioni di dollari. In Italia direttamente in VHS.
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IL CORVO 2: CITY OF ANGELS (1996) [11%]
Dare un seguito a un film instant-cult che è entrato di diritto nella vita di innumerevoli spettatori e, a suo modo, nella storia del cinema è sempre un rischio e Tim Pope si è gettato a capofitto in questa impresa suicida. Che poi, Il Corvo 2 non è affatto un brutto film e riesce anche a tenere quell’atmosfera goth-decadente, romantica e violenta del fumetto di James O’Barr e del film di Alex Proyas (cosa in cui hanno fallito tantissimo i successivi sequel). Però ha anche una sceneggiatura pasticciata e fuori fuoco con un personaggio principale che è stato letteralmente scritto mentre si svolgevano le riprese. Il pubblico non ha premiato il film al botteghino, la critica lo ha distrutto.
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ELEKTRA (2005) [11%]
Già nasceva male l’idea di fare lo spin-off su un film che avevano detestato tutti (Daredevil), ma farlo contro la volontà di chiunque è stato un passo falso che la stessa produzione, col senno di poi, ha rimpianto. Jennifer Garner, infatti, non voleva partecipare al film solo che era legata per un cavillo contrattuale al personaggio, il regista Rob Bowman si è visto stravolgere il girato con tagli di montaggio che hanno pesantemente compromesso l’opera e il risultato è stato che 65 milioni di budget hanno portato a un guadagno complessivo mondiale di 56 milioni. Bel disastro commerciale. E diciamo che, al di là della presenza scenica della Garner, anche l’opera di Miller ne è uscita abbastanza stravolta.
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SUPERMAN IV (1987) [10%]
Se lo stesso Christopher Reeve arrivò a dire che Superman IV era stato un grande errore nella sua carriera, vedere il film nella top10 non ci sorprende affatto. Partiamo dal fatto che il quarto Superman nasceva in un periodo di grande difficoltà per la Canon, che aveva acquisito i diritti cinematografici del personaggio, che infatti era a un passo dalla bancarotta. Il budget fu ridotto a soli 17 milioni di dollari, molte parti della sceneggiatura tagliate per andare incontro ai costi, e il girato finale di 130 minuti fu accorciato a 90 minuti perché l’intenzione della produzione era utilizzare parte del girato per un quinto film, che poi non è stato fatto. In Superman IV è tutto approssimativo, non sembra quasi un capitolo ufficiale della saga, a cominciare dagli effetti speciali davvero ridicoli già per l’epoca. Incassò pochissimo e oggi è da molti considerato tra i peggiori film della storia del cinema.
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SUPERGIRL – LA RAGAZZA D’ACCIAIO (1984) [9%]
Visti gli incoraggianti risultati dei primi due film su Superman, la Warner mise in cantiere uno spin-off dedicato alla celebre cuginetta di Kal-El, Kara. L’unico vero punto di contatto tra i film è l’attore Marc McClure che interpreta Jimmy Olsen anche qui, per il resto Supergirl appare come un film produttivamente più modesto realizzato sulla falsariga del precedente che incassò poco e piacque ancora meno. Carina e brava l’esordiente Helen Slater, ma il film fece incetta di Razzie Awards.
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FANTASTIC 4 – I FANTASTICI 4 (2015) [9%]
Non è strano notare che tra i più disastrosi cinecomics troviamo spesso film che hanno avuto grandi problemi produttivi. Il reboot dei Fantastici 4 affidato a Josh Tank è tra questi e gran parte del suo fallimento è da annoverare al pessimo rapporto che si è creato tra il regista e la produzione con il primo che, ad un certo punto, ha tentato di sabotare il film; sabotaggio che si è concluso con un ormai celebre tweet di denuncia di Tank verso la Fox. Il film è stato riscritto per venire incontro alla riduzione in corsa di budget, il montaggio e il finale sono stati rimaneggiati dalla produzione senza l’approvazione del regista e il risultato è quello che è: un film confuso e montato male. Un peccato perché l’ispirazione ai fumetti Ultimate con un taglio drammatico, quasi horror, che si rifà al cinema di Cronenberg era davvero una grande intuizione. La critica lo ha massacrato, ma anche gli incassi non lo hanno di certo premiato.
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CATWOMAN (2004) [9%]
Catwoman è un’opera difficile da inquadrare perché, pur riprendendo il personaggio dei fumetti DC, non c’entra nulla con lo stesso cam.biandone nome, origini e perfino luogo d’azione (New York e non Gotham City). Quindi perché fare un film su Catwoman senza includere la vera Catwoman? Ovvio che poi nessuno l’ha presa bene! Halle Berry ha iniziato qui un declino professionale drastico, il film ha collezionato un numero ragguardevole di Razzies e a livello commerciale è andato sotto con i profitti, guadagnano 80 milioni worldwide su un budget di 100.
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WHITEOUT – INCUBO BIANCO (2009) [7%]
Da un omonimo graphic novel di Greg Rucka arriva questo modesto thriller che ha per protagonista Kate Beckinsale nel momento più florido della sua carriera da action-woman. Senza infamia e senza lode, soprattutto molto dimenticabile, ma al cinema non se l’è filato nessuno (35 milioni di budget, 17 d’incasso) e la critica non ha apprezzato praticamente nulla.
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DYLAN DOG – IL FILM (2010) [7%]
Si chiama come il noto Indagatore dell’Incubo della Bonelli ma del fumetto ha poco o nulla, a causa, soprattutto, di una serie di marchi registrati che al cinema non potevano essere usati e per una inspiegabile voglia yankee di stravolgere il materiale narrativo adulto per farne una sorta di film per ragazzini. Fatto sta che Dylan Dog di Kevin Munroe è tutto sbagliato. Al cinema, in USA, non è andato a guardarlo nessuno, anche perché è un fumetto praticamente sconosciuto Oltreoceano, e i 20 milioni di budget hanno generato circa 5 milioni di incasso. Un disastro epocale. Ma ben gli stà!
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THE MASK 2 (2005) [6%]
Spesso si tende a dimenticare che The Mask arriva da un fumetto per adulti della Dark Horse Comics e che il film con Jim Carrey ha pesantemente ridimensionato il materiale originario per adattarlo a un pubblico molto giovane. Il problema è che il suo sequel abbassa ulteriormente il target per dar vita a un’opera orripilate che non solo ha perso completamente l’identità del fumetto, ma stravolge anche quanto di divertente fatto nel film campione d’incassi del 1994. Jamie Kennedy di Scream prende il posto di Jim Carrey, gli effetti speciali sono da tv movie di bassa lega e gli incassi latitarono: un budget di 84 milioni di dollari generò un incasso mondiale di circa 55.
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IL CORVO: PREGHIERA MALEDETTA (2005) [0%]
And the winner is… Nessuna recensione positiva raccolta su Rotten Tomatoes per il quarto film tratto dai fumetti di James O’Barr. Edward Furlong è il ritornante in un contesto messicano da narcotraffico e dia de los muertos, il valore produttivo è bassino, si vede che è stato realizzato tutto in economia, senza idee, senza voglia, senza talento. In Italia arrivò solo in DVD con il titolo The Cult, omettendo qualsiasi collegamento alla saga. In pratica se ne vergognavano anche i distributori pur avendo un brand forte su cui puntare per venderlo al pubblico…
A cura di Roberto Giacomelli
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