The Guilty, la recensione

Avevamo già visto Il colpevole – The Guilty, la sorprendente opera prima del regista danese Gustav Moller, presentata al 36° Torino Film Festival nel 2018, ma dal 1 ottobre sul catalogo Netflix è disponibile il remake americano diretto dal regista statunitense Antoine Fuqua, dal titolo The Guilty, che rimane fedele alla versione originale ma ha come protagonista Jake Gyllenhaal.

Joe Baylor, un ufficiale della polizia di Los Angeles, sta svolgendo il proprio turno in un call center, in attesa di un’udienza che lo riabiliti finalmente a lavorare nuovamente sul campo, sospeso a causa di un incidente dalle circostanze poco chiare. Un’improvvisa chiamata da parte di una donna che sospetta possa essere rapita, porta l’uomo a un’affannosa ricerca di quest’ultima e del suo presunto sequestratore.

Antoine Fuqua (King Arthur, The Equalizer – Il vendicatore, Infinite) sceglie di realizzare il remake dell’opera di Moller, vincitore di numerosi premi, spostando l’ambientazione da Copenaghen a Los Angeles, restando quanto più possibile fedele alla versione originale, supportato durante la fase di scrittura della sceneggiatura da Nic Pizzolatto, sceneggiatore de I magnifici 7 e creatore di True Detective.

Fuqua, tra l’altro, ha avuto modo di girare quest’opera nel novembre 2020 in solo undici giorni di riprese, proprio nel periodo in cui i casi di COVID-19 erano abbastanza elevati negli Stati Uniti, tenendosi fisicamente ben distante da Gyllenhaal, dirigendolo in un furgone collegato ai monitor, avendo accanto solo pochi fidati collaboratori.

La struttura è pressoché la medesima della versione originale, la macchina da presa segue l’unico protagonista per tutta la durata del film. Le uniche due ambientazioni sono il centro operativo e la stanza attigua dove ci sono dei colleghi. Jake Gyllenhaal riesce con grande bravura a coinvolgere lo spettatore dal primo momento, senza mai annoiarlo un secondo. Il rischio, in un film girato in un solo ambiente e con un unico attore, era quello di stancare lo spettatore, ma l’attore statunitense riesce pienamente a coinvolgerlo in ogni azione che compie.  La tensione cresce minuto dopo minuto in un susseguirsi di voci al telefono e il disperato tentativo da parte del protagonista di mettere in salvo la donna che gli ha chiesto aiuto. L’uomo cerca attraverso la risoluzione di questo intricato caso di riscattarsi dal suo passato, ma finisce inesorabilmente col fare i conti con la sua ansia e l’insoddisfazione.

L’opera di Fuqua si concentra soprattutto sulla distruzione psicologica di Joe, sulla cui carriera gravita un crimine importante che lo ha retrocesso a un lavoro di operatore di call center.

The Guilty è un avvincente thriller mozzafiato che riesce nell’intento di colpire lo spettatore, grazie a una solida sceneggiatura e alla bravura del suo protagonista.

Giovanna Asia Savino

PRO CONTRO
Un bravissimo Jake Gyllenhaal.

Un’ottima costruzione della suspense.

Chi ha amato la versione di Moller potrebbe restare deluso.
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Valutazione: 6.5/10 (su un totale di 2 voti)
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