Venezia 72. Black Mass – L’ultimo Gangster, la recensione

Black Mass del regista Scott Cooper, presentato Fuori Concorso alla 72esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è un gangster movie dei più classici, ma nonostante ciò piacerà anche a chi non è di solito un amante del genere. Adattamento cinematografico del libro “Black Mass: The True Story of an Unholy Alliance Between the FBI and the Irish Mob” di Dick Lehr e Gerard O’Neill, la pellicola ci racconta la vera storia di uno dei più spietati malavitosi americani, di origine irlandese, vissuto negli anni ’70-‘80 che per riuscire a eliminare una rivale famiglia di mafiosi italiani, si presta a diventare un informatore dell’FBI con l’aiuto dell’agente John Connolly, suo amico d’infanzia, interpretato da Joel Edgerton, deciso a fare carriera a costo di aiutare un terribile criminale pluriomicida.

In Black Mass, che in Italia ha come discutibile sottotitolo L’ultimo gangster, Johnny Depp ci dimostra, finalmente, che ricorda ancora come si fa ad essere un bravo attore. Il personaggio che interpreta è James Bulger, detto Jimmy o Whitey Bulger, il più feroce criminale di Boston dalla personalità coscientemente bipolare. Dolce e apprensivo verso la sua famiglia e i suoi affetti più cari, Whitey è in realtà un mostro: freddo, violento, quasi disumano. Non è certo la prima volta che Johnny Depp veste i panni di un “villain”, ma in questo caso è per la prima volta veramente “cattivo”. Il suo amato fratello, Bill Bulger, un Senatore dello stato del Massachusetts interpretato brillantemente da Benedict Cumberbatch, lo descrive come un “brav’uomo”, peccato che sulle spalle di Whitey ci siano in realtà i peggiori crimini che un essere umano possa compiere.

BLACK MASS

Unico neo nella magistrale interpretazione di Johnny Depp in questo film è il trucco esasperato e palesemente posticcio, formato da una triste calotta calva, denti marci e lenti a contatto di ghiaccio, che rende la sua performance, comunque riuscita, meno realistica e molto molto rigida.

La pellicola, dunque, è un classico gangster movie, eppure riesce a distinguersi dagli altri grazie ad uno stile di regia completamente diverso. Violento ma mai pulp, segue la storia di un criminale senza però entrare nella mischia dei film dello stesso genere.

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Il quartiere di Boston, in cui è ambientato il film, fa solo da sottofondo ma è sicuramente utile a farci capire quanto le origini siano importanti per il protagonista. Il suo rapporto con la sua famiglia e con i suoi amici più cari formano una solida base per le vicende che in Black Mass Scott Cooper andrà a trattare.

Distribuito dalla Warner Bros, Black Mass sarà nelle sale italiane l’8 ottobre 2015.

Rita Guitto

PRO CONTRO
  • Le performance recitative di ogni attore del cast sono di altissimo livello. Ognuno è calato perfettamente nel proprio personaggio .
  • È un gangster movie che piacerà anche a chi non è appassionato del genere.
  • La soundtrack è molto presente e interessante.
  • Johnny Depp, nonostante la sua bravura nel ruolo, diventa quasi grottesco a causa del suo trucco troppo vistoso e posticcio. Sarebbe stato molto meglio lasciarlo al naturale a costo di perdere la somiglianza con il vero Withey per andare in contro al realismo del quale il film è colmo.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Venezia 72. Black Mass - L'ultimo Gangster, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

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