Verso l’infinito e oltre! Arriva In blu-ray Lightyear – La vera storia di Buzz

Sembra che qualche ingranaggio si sia fastidiosamente inceppato nella casa delle idee Disney Pixar, perché da qualche annetto a questa parte quel meraviglioso studio che ha prodotto in successione film d’animazione bellissimi, tanto rivoluzionari sul piano della tecnica quanto su quello contenutistico, adesso pare faticare a ritrovare un soggetto davvero forte che possa competere anche solo con i suoi recenti classici come Inside Out o Coco. Così, dopo i poco incisivi Luca Red, lo studio Disney Pixar pensa bene di inseguire un trend del momento, quello fondato sul fattore nostalgia nei confronti dei cult del passato, e così decide di rimettere mano ad uno dei suoi franchise più famosi e fortunati: Toy Story. Uscito in sala ad inizio estate generando una notevole divisione nei giudizi, sia da parte del pubblico che della critica, arriva adesso in blu-ray disc Lightyear – La vera storia di Buzz, ultimissimo film a marchio Pixar dedicato allo Space Ranger più amato nella Storia del cinema: Buzz Lightyaer.

Un cartello in apertura del film ci ricorda che nel 1995 un bambino di nome Andy Davis ha ricevuto come regalo di compleanno un giocattolo di Buzz Lightyear tratto dal suo film preferito.

Quello che segue è proprio quel film.

Dietro quest’intuizione squisitamente metacinematografica si nasconde il più grande plauso da rivolgere a Lightyear – La vera storia di Buzz, ovvero estendere il mondo di Toy Story andando ben oltre l’universo del giocattolo. Un modo molto intelligente di unire il presente con il passato, dialogando serenamente con i bambini di oggi e con i loro genitori, che ieri erano bambini e che con grosse probabilità sono cresciuti divertendosi ed emozionandosi proprio con le avventure di Buzz e Woody.

Forse, questo adottato da Angus MacLane (già regista del sottovalutato Alla ricerca di Dory), era davvero l’unico modo possibile per poter donare nuova linfa ad un franchise che aveva ormai davvero detto tutto e di più dopo il bellissimo Toy Story 4 arrivato solo nel 2019: realizzare una Space Opera ambientata interamente fra le stelle e che non ha nulla a che vedere con il mondo del giocattolo pur essendo parte determinante di quel mondo.

Nel corso di una delicatissima missione spaziale, lo Space Ranger Buzz Lightyear ha sulle proprie spalle il destino di un’intera comunità. Insieme alla collega Alisha Howthorne, Buzz ha il compito di esplorare un pianeta sconosciuto e scoprire se questo può essere idoneo alla vita umana. Tuttavia, durante un’azione di decollo, a seguito di un errore di valutazione che si rivelerà fatale, Buzz porta l’intera stazione spaziale a schiantarsi contro il pianeta danneggiando in modo estremamente grave il motore dell’astronave. Adesso Buzz e Alisha, così come tutto l’equipaggio, sono bloccati sul nuovo pianeta e Buzz, sentendosi responsabile dell’accaduto e fedele all’orgoglio di Space Ranger, è determinato a porre rimedio da solo alla situazione. Riparato il nucleo del motore che permette all’astronave di viaggiare in ipervelocità, Buzz deve intraprendere dei voli test attorno al pianeta per verificare il corretto funzionamento del velivolo spaziale. Ma durante ogni giro di prova, a causa dell’ipervelocità spaziale, i quattro minuti di volo per Buzz equivalgono a quattro anni di vita sul pianeta. Così, test dopo test, Buzz vede invecchiare a vista d’occhio la sua amica Alisha e tutto il suo equipaggio rimasto sul pianeta. A seguito di continui fallimenti che si riveleranno sempre più frustranti e pericolosi per il nostro Space Ranger, volo dopo volo, Buzz si vede costretto ad affrontare una minaccia improvvisa: un esercito di pericolosi robot ha invaso il pianeta e tiene sotto scacco tutta la comunità.

Lightyear – La vera storia di Buzz dà perciò in pasto allo spettatore un’avventura completamente nuova, un film assolutamente slegato da ogni logica narrativa dettata dalla serialità ma, al tempo stesso, possiede tutti gli escamotage per poter giocare con i ricordi di quegli spettatori che erano bambini quando usciva nelle sale Toy Story – Il mondo dei giocattoli e che, crescendo, hanno avuto modo di imparare a memoria ogni singola battuta di quel gioiello d’animazione.

C’è molto cervello dietro Lightyear – La vera storia di Buzz e si lascia apprezzare tantissimo anche questa volontà di far dialogare l’animazione mainstream con un genere ben preciso: lo sci-fi. Lightyear è una space opera a tutti gli effetti, un film di fantascienza che riesce a trovare un compromesso tra il modo in cui si narrava il genere negli anni ’60 e ’70 (c’è tanta fantascienza vintage nel film, soprattutto per i temi trattati) e il modo in cui gli Studios ce lo raccontano oggi, con tantissime sequenze action dal ritmo forsennato.

Eppure, alla fine della corsa, Lightyear – La vera storia di Buzz riesce ugualmente a lasciare un po’ d’amaro nella bocca dello spettatore restituendo l’idea della così detta occasione mancata. E dispiace moltissimo riconoscere questa cosa, perché davvero questa volta gli elementi c’erano tutti per poter assistere alla nascita di un nuovo cult. Lightyear – La vera storia di Buzz suggerisce l’idea di una grande storia sviluppata e narrata con estrema pigrizia. Il classico studente bravo ma che non si applica. Perché con tutti gli elementi al suo interno e dopo un primo atto sorprendente che è sia un inno al personaggio di Buzz quanto alla fallibilità dell’essere umano, non è accettabile che il film possa accontentarsi di ridursi ad una sequela continua di scene action inframmezzate da siparietti divertenti (tanti, troppi!) che spesso falliscono nella gestione della comicità.

Disney, servendosi degli infallibili canali distributivi di Eagle Pictures, porta in home video Lightyear – La vera storia di Buzz editandolo sia in edizione standard blu-ray che in edizione da collezione steelbook (sempre blu-ray). Prevista anche, ovviamente, l’edizione classica DVD mentre sorprende la mancanza di un’offerta in 4K UHD.

Noi vi parliamo dell’edizione standard blu-ray disc, un’edizione assolutamente soddisfacente che riesce a brillare sia sotto il profilo tecnico che per ciò che riguarda l’offerta dei contenuti speciali. Partendo proprio da questi ultimi, infatti, l’edizione ad alta definizione del film offre decisamente più contenuti rispetto al supporto DVD. Troviamo dunque il commento audio del regista (unico extra presente nell’altro supporto) e ben 7 scene tagliate dal cut finale del film. Poi una featurette corposa in cui, tanto i reparti tecnici quanto quelli artistici, ci spiegano come è stato pensato e lavorato il mondo stellare di Lightyear – La vera storia di Buzz (La costruzione del mondo di Lightyaer, 14 minuti). Si continua con La pattuglia di eliminazione (9 minuti), un extra interamente dedicato ai comici personaggi secondari del film, e un interessante extra dedicato alla Toyetica (10 minuti), ossia il processo che conduce lo studio Disney Pixar a valutare il potenziale di “giocabilità” delle proprie storie.

Anche per quanto concerne l’apparato tecnico del supporto non c’è nulla da lamentare. Anzi. Disney e Eagle uniscono le forze per offrire il massimo del coinvolgimento possibile in una visione casalinga. Il quadro video restituisce un’immagine nitidissima, ultra dettagliata, contrastata magnificamente e capace di tenere alto il valore materico degli elementi scenografici realizzati in digitale. Allo stesso modo il reparto sonoro, potentissimo e super avvolgente, utile ad offrire una soddisfacente esperienza sensoriale sia nella versione originale (Dts Hd MA 7.1, Dts Hd Hr 5.1 e Dolby 2.0) che in quella doppiata in italiano (Dolby Digital Plus 7.1).

Giuliano Giacomelli

LIGHTYEAR – LA VERA STORIA DI BUZZ di Angus MacLane

Label: Disney e Eagle Pictures

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in Blu-ray Steelbook e DVD)

Video: 2.39:1 / 16 x 9 / 1080p High Definition

Audio: Inglese DTS-HD MA 7.1 / Italiano, Tedesco Dolby Digital Plus 7.1 / Inglese DTS-HD HR 5.1 / Inglese Dolby 2.0

Sottotitoli: Italiano, Tedesco, Inglese per non udenti

Extra: Commento audio del regista, La costruzione del mondo di Lightyear, La pattuglia di eliminazione, Toyetica, Scene tagliate

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