Genitori vs Influencer: incontro con la regista Michela Andreozzi e il cast

Genitori vs Influencer

Domenica 4 aprile esordirà su Sky Cinema alle 21:15 e in streaming su Now il nuovo film Sky Original Genitori vs Influencer, una commedia che parla di scontro generazionale e dell’annoso confronto/scontro tra autorità genitoriale e mondo dei social network. Per presentare il film alla stampa, si è svolta una conferenza che ha dato voce agli autori e agli attori del film, che hanno approfondito le tematiche alla base della storia e raccontato tante curiosità sulla lavorazione del film. Alla conferenza hanno partecipato la regista Michela Andreozzi, gli interpreti Fabio Volo, Ginevra Francesconi, Giulia De Lellis, Nino Frassica e la direttrice di Sky Cinema Margherita Amedei. Noi c’eravamo ed ecco cosa ci hanno raccontato.

A prender per prima la parola è stata Michela Andreozzi, regista, co-sceneggiatrice e interprete di Genitori vs Influencer.

Il mio desiderio era di raccontare la storia di un padre, visto che di madri me ne sono già occupata molto, per documentare il periodo meraviglioso e allo stesso tempo terribile che è l’adolescenza. Però, a differenza dei miei tempi che erano i classici “tempi delle mele” fatti di uscite e discoteche, oggi il terreno di scontro è quello deli social network. I social sono stati parte integrante delle nostre vite in questo ultimo anno, per ogni età, sono diventati la nuova discoteca, il nuovo muretto dove riunirsi con gli amici e la crescita di ogni adolescente oggi non può che passare da questo mezzo. Quando lo sceneggiatore Fabio Bonifaci mi ha proposto questo film ho pensato che nonostante fosse un tema attuale non c’era nessun film che parlava di questa cosa e ho accettato immediatamente.

Michela è stata bravissima – aggiunge Margherita Amedei, direttrice di Sky Cinema – perché è riuscita a parlare a un target molto vasto, dalla “Generazione Z” rappresentata dalla protagonista Ginevra Francesconi, ai “Millennials” rappresentati da Giulia De Lellis, fino ai “Boomer” tra cui mi ci metto io. Per noi è un obiettivo molto importante anche perché con gli Sky Original ci siamo prefissati di variare tra i generi rimanendo nella qualità e nel far riflettere il pubblico e questo film ci riesce pienamente. Siamo molto soddisfatti”.

Michela Andreozzi

Inizia poi una prima carrellata di interventi da parte degli attori, a cominciare da Fabio Volo, che interpreta Paolo, un padre vedovo che ha dovuto crescere da solo la figlia dopo la scomparsa della madre e ora deve fare i conti con l’aspirazione della ragazza, ovvero diventare un’influencer.

Partecipare a questo film è stata un’esperienza bellissima e sono riuscito a realizzare un piccolo sogno che avevo da anni, ovvero fare il professore; un sogno che avevo nella vita e che sono riuscito a fare qualche mese sul set. Ci sono questi due mondi pieni di pregiudizi che si incontrano e che finalmente riescono a comunicare tra loro prendendo il meglio da entrambe le fazioni.

Ginevra Francesconi interpreta Simone (da leggere Simón, alla francese), figlia di Paolo, completamente catturata dal mondo dei social network e aspirante influencer per seguire le orme del suo mito Ele-O-Nora.

Abbiamo questa voglia di crescere e diventare adulti, una voglia di indipendenza che ci fa sognare tanto ma, allo stesso tempo, ci accomuna anche la consapevolezza che l’età che stiamo vivendo è bellissima. Dunque, noi adolescenti siamo mossi da due estremi: voler essere grandi subito ma anche rimanere piccoli e sapere che ci è concesso sbagliare. Nella realtà sono molto affascinata dal mondo degli influencer anche se lo conosco poco e sono poco ferrata con i social. Non sono il tipo di persona che non conoscendo giudica, il pregiudizio non mi appartiene e sono molto curiosità.

Giulia De Lellis, che interpreta la influencer Ele-O-Nora, non si sbottona più di tanto…

Nel film interpreto una ragazza molto simile a me con aspetti caratteriali, oltre che professionali, in comune con i miei. Mi sono davvero divertita molto a interpretare questo ruolo.

Infine, Nino Frassica, che nel film interpreta uno dei condomini della palazzina in cui vivono Paolo e Simone, ci mette il suo inconfondibile umorismo.

Complimenti per il programma! Sono contento in qualità di mamma per il ruolo che ho interpretato. Io sono qui come rappresentate del coro, ovvero del condominio, di cui nel film sono parte insieme a Tiziana Cruciani, Paola Minaccioni e Massimiliano Vado. Per quanto riguarda il film avevo preparato un discorso uguale uguale a quello di Fabio Volo, quindi è inutile che lo faccio, l’ha già detto lui. Quando ho letto la sceneggiatura mi sono chiesto: ma dove la troviamo una ragazzina in grado di fare un ruolo come quello che fa Ginevra? Ma lei è bravissima! Da dove spunta?

Genitori vs Influencer

Al quesito di Frassica risponde Michela Andreozzi: “Io l’avevo vista protagonista del film horror The Nest – dice la regista – e mi era rimasta così in testa che ho deciso che volevo lei. Era impossibile da provinare perchè stava girando una serie, e ho dovuto aspettarla per settimane. Avevamo anche un piano B, ma io ero fissata con Ginevra e l’ho voluta aspettare”.

Poi la Andreozzi continua, analizzando i temi alla base del film.

La cosa di cui sono più fiera è che questo film parla di incontri: tra generazioni, tra classi sociali. Mondi che si incontrano e riescono a dialogare. Io sono priva di pregiudizi e sono contenta che il film parli proprio della caduta dei pregiudizi. Il racconto di questo incontro è la cosa di cui sono più contenta perché gli attori l’hanno reso benissimo, tra Fabio e Ginevra, per esempio.

I social sono mezzi che portano avanti un individualismo esasperato, ma gli influencer lavorano per dei marchi, cose che li differenziano dalla tv che invece è un linguaggio collettivo. Abbiamo lavorato su veri profili social, tipo quello di Giulia, se il film fosse una gigantesca storia di instagram sarebbe tutto cliccabile: i marchi, i programmi tv, tutto è geolocalizzabile e abbiamo voluto mantenere una fedeltà alla realtà dei social inserendo hashtag, emoticon, geolocalizzazione. Ci siamo divertiti a intrecciare queste due dimensioni.

La difficoltà che abbiamo riscontrato è stato girare a Roma durante la pandemia, ci sono protocolli strettissimi, non si possono avere più di un certo numero di persone sul set e per le scene di massa ci siamo trovati molto in difficoltà.

Genitori vs Influencer

Nino Frassica interviene sulla differenza tra social network e televisione già esplicato dalla regista.

La differenza tra social e tv è che per i social non c’è bisogno di una “patente” in tv si perché non c’è la possibilità per tutti di fare tv, ma tutti possono usare i social. Quindi, forse, c’è un po’ di meritocrazia in favore della tv.

Alla Andreozzi viene chiesto in che modo si sono trovati a lavorare con degli argomenti, i social network, che probabilmente non sono nella quotidianità di una buona fetta del potenziale pubblico del film, quello più anziano delle platee televisive.

È stato naturale ritrovarsi a spiegare la terminologia social nel film perché, ad esempio, i produttori non sapevano nulla di questo mondo, quindi mi è stato utile insegnare loro queste cose anche all’interno della sceneggiatura e abbiamo trovato situazioni nel film in cui spiegare questa terminologia. È molto facile per un boomer farsi travolgere dai social, la timeline di instagram è una trappola perché ti fa ubriacare con profili diversi e si passa molto tempo a scorrerla, cosa che la generazione z neanche fa. Farsi prendere senza neanche accorgersene, questo è un rischio della nostra generazione.

Genitori vs Influencer

Invece sull’argomento “shitstorm”, a cui ad un certo punto è sottoposto il personaggio di Paolo, così commenta Michela Andreozzi:

Io all’inizio ci rimanevo male se leggevo commenti di haters, poi ho capito che venivano da profili fake e ho ridimensionato la mia rabbia. È un mondo che noi stessi proiettiamo. Giulia mi ha detto che lei non li legge proprio i commenti negativi!

Ma la De Lellis rettifica.

Inevitabilmente li leggo, ma non mi faccio prendere da queste forme di odio, mi dedico invece ai commenti positivi, alle cose belle e mi concentro sulle persone che mi sostengono.

Fabio Volo parla della sua esperienza reale con gli haters.

Io quest’anno faccio 20 anni di programma radiofonico quotidiano, hanno iniziato a insultarmi con i fax, poi hanno proseguito con le mail, poi con myspace, facebook, twitter tantissimo e ora instagram. Le prime volte ci rimanevo male, poi non ho più dato peso alla cosa. Ma anche chi ti sostiene dicendo ogni giorno che sei un grande è pericoloso, entrambe le cose ti allontanano dal tuo centro. Poi ho un’età in cui ascolto più le voci che ho dentro, quelle che mi dicono cosa devo sistemare nella mia vita, che le voci che vengono da fuori.

Genitori vs Influencer

Giulia De Lellis, che influencer lo è nella vita vera e non solo nella finzione cinematografica, spiega per quale motivo il mondo dei social è popolato più da influencer donne che uomini.

Noi donne abbiamo più argomenti che ci accomunano, di cui ci piace discutere, come il make-up, i vestiti, e per questo abbiamo più successo degli influencer uomini. Ci piace chiacchierare di più!

Infine, Michela Andreozzi, rispondendo a una domanda sul personaggio interpretato da Paola Minaccioni, parla dell’arretratezza culturale a cui ancora oggi è sottoposta la società:

Viviamo in un mondo in cui se la Ferragni su una story allatta la figlia sotto nei commenti le dicono di coprirsi, vuol dire che viviamo in un mondo in cui se sei single la gente pensa che sei gay, come accade al personaggio della Minaccioni. È un modo per raccontare come se il futuro sta nelle nostre case con i social network, dobbiamo ancora fare i conti con un retaggio difficile da abbattere.

A cura di Roberto Giacomelli

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