Mamma mia – Ci risiamo!, la recensione

Bando ai preamboli, iniziamo col rispondere onestamente alle domande che la maggior parte degli spettatori, inevitabilmente, si pone sin da quando sente parlare per la prima volta del sequel di un film a lui caro. Sarà all’altezza del primo capitolo? Le mie aspettative (ammesso che debba riporne) verranno deluse? È il caso di investire (non) pochi euro per la proiezione in sala o meglio conservarli per un aperitivo con buffet? Offrire un feedback soddisfacente per tutti i gusti è un’impresa probabilmente impossibile, ma tenteremo di fornire qualche valida chiave di lettura.

Se avete adorato il musical che dieci anni fa, imprevedibilmente, registrò incassi stellari in tutto il mondo e divenne un cult a tutti gli effetti, vi innamorerete senza ombra di dubbio anche di Mamma mia – Ci risiamo!. La neonata creazione di Ol Parker, infatti, conserva la spumeggiante energia e la contagiosa allegria del suo predecessore, vantando, anche in questo caso, un cast in splendida forma e un mucchio di trascinanti performance musicali (targate ABBA, of course).

Il ritorno a Kalokairi, bucolico paradiso greco che vide scatenarsi una Meryl Streep in stato di grazia, è all’insegna della nostalgia e della celebrazione del passato. Sophie (Amanda Seyfried) sta lavorando sodo all’imminente inaugurazione dell’hotel che appartenne alla mamma Donna, recentemente venuta a mancare. Desidera renderla orgogliosa e far sì che il suo ricordo venga celebrato da tutte le persone a lei care. Questo spunto fa in modo, da un lato, di chiamare a raccolta tutti i protagonisti della storia originale; dall’altro, prepara il terreno per vari flashback ambientati negli anni Settanta e dedicati alla biondissima diciottenne Donna (Lily James), che decise di inseguire i propri sogni in giro per il mondo.

Il resto è noto ai più: nel corso del suo viaggio incontrerà (anche in senso biblico) l’ingessato Harry (Hugh Skinner), il playboy Bill (Josh Dylan) e il romantico Sam (Jeremy Irvine). Sceglierà la suggestiva isoletta bagnata dal mare cristallino come nuova casa. Canterà a squarciagola con le amiche di sempre Tanya (Jessica Keenan Wynn) e Rosie (Alexa Davies). Soprattutto, deciderà di crescere da sola la bimba che scoprirà di portare in grembo senza rivelare nulla ai tre probabili padri.

Chi scrive ha promesso, nell’incipit, di essere onesta. Nel caso in cui l’ipotesi di canticchiare per un paio d’ore al ritmo degli ABBA vi facesse orrore e se, al cinema, non potete fare a meno di un plot avvincente (o, per lo meno, coerente), Mamma mia – Ci risiamo! sarà certamente la vostra Waterloo. La pellicola è, piuttosto, un omaggio a chi crede che un bel sogno a occhi aperti valga il sacrificio della sospensione dell’incredulità; a coloro cui basta una manciata di note familiari per non tenere a freno l’entusiasmo; a chi, semplicemente, ha voglia di ironia e buoni sentimenti, senza fare i conti con troppi ‘perché’.

Si accusi pure il film di furbizia, lungi da noi negarlo. Il regista semina strizzate d’occhio in ogni angolo della sceneggiatura, ripropone i volti che ci hanno conquistato nel 2008 (da Colin Firth a Pierce Brosnan fino al sospirato cameo di Meryl Streep) e non si arrischia a esplorare contenuti che non siano più che affini all’archetipo. Non si potrà tuttavia negare, ad esempio, che l’irruzione sullo schermo di una sfavillante nonna-Cher regali uno dei momenti migliori della visione, o che le giovani new entries (su tutti, i talentuosi Lily James e Hugh Skinner) portino con ambizione e attitudine la pesante eredità dei grandi nomi di cui interpretano un’acerba versione. La mancanza della Streep si avverte eccome – e costantemente – ma non ci si pente affatto di aver dato spazio e opportunità a promettenti nuove leve.

Mamma mia – Ci risiamo!, feel-good movie in bilico tra ricordi e speranze, ha buone probabilità di lasciarsi apprezzare volentieri, grazie a scambi di battute autenticamente divertenti, numeri musicali sapientemente confezionati e un impianto visivo baciato dal sole che delizia il cuore. L’ingrediente segreto, però, risiede negli occhi di chi guarda. La componente emotiva gioca un ruolo fondamentale (per dirla con le parole degli ABBA, it’s the name of the game!) nel rielaborare la magia del proprio musical beniamino e trasformarla in nuove e fresche emozioni.

Chiara Carnà

PRO CONTRO
  • Una bella occasione per ritrovare l’energia contagiosa e trascinante del primo capitolo.
  • Regala dei momenti di ottimo intrattenimento.
  • Il cast di volti nuovi funziona e offre valide performance.
  • La mancanza di Meryl Streep si sente eccome.
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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: +10 (da 10 voti)
Mamma mia - Ci risiamo!, la recensione, 8.0 out of 10 based on 1 rating

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