Miami Vice e Broken Flowers: due cult dei primi anni duemila rivivono oggi in blu-ray

Come ormai è noto a tutti, CG Entertainment è sempre molto attenta nel proporre e riproporre sul mercato home video alcuni film del passato (più o meno recente) di cui è bene che non se ne perda la memoria. Molte volte, nei casi più felici, la label si è preoccupata di editare questi titoli per la prima volta su supporto ad alta definizione blu-ray. E parzialmente è anche quello che è accaduto questa volta. Nelle scorse settimane, infatti, CG Entertainment ha arricchito il proprio listino con due film ormai cult usciti in sala nei primi anni duemila, due film diversissimi fra loro e che portano la firma di rinomati autori come Michael Mann e Jim Jarmusch.

I due film in questione sono Miami Vice, l’action introspettivo interpretato da Colin Farrell e Jamie Foxx, e Broken Flowers, ovvero la deprimente dramedy interpretata da Bill Murray. Solo nel caso del film di Jim Jarmusch, si tratta di un titolo che approda per la prima volta sul mercato italiano in edizione blu-ray disc.

Miami Vice.

Con Miami Vice ci troviamo di fronte ad un’operazione assolutamente singolare, non c’è che dire. Tratto dalla famosissima e omonima serie televisiva degli anni ‘80 – di cui Michael Mann è stato produttore esecutivo – questo nuovo riadattamento di Miami Vice è un action dagli evidenti toni autoriali che prende assolutamente le distanze dal materiale originale. Un thriller d’azione, dunque, che ci ricorda in ogni fotogramma che dietro la macchina da presa c’è l’autore di apprezzatissimi film come Heat – La sfida o Collateral.

La storia è quella di Sonny Crockett (Colin Farrell) e Ricardo Tubbs (Jamie Foxx), due agenti sotto copertura che da tempo operano in una Miami notturna messa in ginocchio dal traffico degli stupefacenti. Sonny e Ricardo, sotto falsa identità, finiranno per lavorare per un importante e temibile boss della droga che gestisce un grosso traffico internazionale. Tutto sembra essere sotto controllo fino a quando Sonny si innamora di Isabella (Gong Li), la moglie del boss. 

Il cinema di Michael Mann non è un cinema semplice, questo lo sappiamo. Il suo modo di fare cinema è complesso e serioso, a volte anche estremamente sperimentale (proprio come nel caso di Miami Vice), le narrazioni sono sempre molto dense e i ritmi prediligono toni riflessivi così come percorsi introspettivi nell’animo dei protagonisti. Stupisce, infatti, che un regista così tanto ponderato e amante di certi ritmi lenti abbia fatto una carriera per lo più all’interno del cinema action.

E Miami Vice non fa assolutamente eccezione. Si inserisce perfettamente nella filmografia di Mann portando avanti anche un discorso molto sperimentale per quanto riguarda la tecnica di ripresa, un digitale molto sporco che nel 2006 (anno d’uscita del film) aveva sollevato anche un certo clamore. Si, perchè quello di Miami Vice, all’epoca, era un digitale talmente patinato e moderno che mal si sposava con quell’immaginario squisitamente ottantiano che il franchise suggeriva.

Ma questo era ed è tutt’oggi il bello del cinema di Michael Mann, un cinema che è rimasto attaccato ad un certa classicità e ad un certo rigore formale pur essendo, al tempo stesso, sperimentale oltre ogni modo e moderno nelle tecniche di ripresa adottate. Se vi aspettate un action muscolare sull’orma dei Bad Boys di Michael Bay, ovviamente siete proprio fuori strada. 

Editato in precedenza da Universal Pictures ma ormai fuori catalogo da tempo, Miami Vice torna disponibile sul mercato home video – sia in edizione blu-ray disc che in edizione standard DVD – grazie alla sinergia tra la stessa Universal e CG Entertainment. Ad essere riportata sul mercato è la stessa edizione del passato che, per l’occasione, sfoggia una copertina double-face che esibisce tutte e due le locandine rilasciate all’uscita del film. 

Sia tecnicamente che contenutisticamente, invece, nessuna novità rispetto all’edizione passata a marchio Universal. Il video restituisce un’immagine molto appagante, nitidissima e ben contrastata, disturbata solo da una leggera grana digitale che si rivela nelle sequenze più scure ma che fa proprio parte del film e figlia di quella sperimentazione tecnica di cui abbiamo accennato. L’audio è potente e avvolgente, sia nella versione originale che in quella adattata al mercato italiano, e si traduce in una doppia traccia DTS-HD Master Audio 5.1 e Dolby Digital 2.0 per entrambe le versioni.

Sul fronte extra troviamo tutto materiale d’epoca, dunque tre featurette che, attraverso interviste al regista e agli attori, approfondiscono lo sguardo di Michael Mann a questa nuova versione di Miami Vice. Le featurette sono: Miami Vice sotto copertura (13 minuti), Miami e oltre: girare in esterni (10 minuti) e L’evoluzione di Miami Vice (13 minuti). Si prosegue con un corposissimo Dietro le quinte suddiviso in tre parti: Corsa su Mojo, Imparare a sparare, Le riprese in camera d’albergo ad Haiti. Per concludere l’offerta, il videoclip musicale della canzone “In the Air Tonight” dei Nonpoint.

Broken Flowers.

Voltiamo pagina e passiamo al secondo di questi due cult moderni rieditati da CG Entertainment.

Se, come lo abbiamo definito, Michael Mann è un regista complicato nel suo dialogo con il pubblico, non possiamo fare un discorso troppo diverso nel momento in cui approcciamo il cinema di Jim Jarmusch. Ma per ragione assolutamente diverse.

Attivo sulla scena sin dai primissimi anni ‘80, Jarmusch è ad oggi considerato uno dei più importanti e influenti autori di cinema indipendente americano. Da Daunbailò a Dead Man, da Ghost Dog – Il codice del samurai a Coffee and Cigarettes, tutti film che sono riusciti ad abbracciare ampi consensi di pubblico e critica, presentati e premiati in prestigiosi festival internazionali e perciò capaci di influenzare mode e tendenze. 

Il cinema di Jim Jarmusch è un cinema che spesso procede per sottrazione, un cinema che riduce tutto all’essenzialità, partendo proprio dalle emozioni che vengono cucite addosso ai suoi personaggi. E Broken Flowers diventa più che mai esemplare all’interno di questo discorso, una dramedy rosa che viaggia dal primo fino all’ultimo minuto sui binari di un esistenzialismo puro ma disincantato, un film che sembra farsi espressione di una certa depressione che, avvolgendo il personaggio protagonista, arriva prepotente anche allo spettatore.

Con Broken Flowers Jim Jarmusch ci racconta la storia di Don Johnston (Bill Murray), un single convinto ma avanti con gli anni, un Dongiovanni che in passato ha saputo fare stragi di donne. Scaricato dalla sua ultimissima fiamma, Sherry (Julie Delpy), Don riceve una misteriosa lettera rosa che gli è stata inviata da una sua ex-fiamma che ha preferito rimanere anonima. Nella lettera, questa misteriosa ex, rivela all’uomo che lui ha un figlio di 19 anni e che adesso il ragazzo vorrebbe incontrare suo padre. Don non capisce, non sa cosa fare, ma schiacciato da una profonda apatia e depressione non ha troppa voglia di mettersi alla ricerca di questa misteriosa ex e di questo suo presunto figlio. Viene però convinto dal suo migliore amico Winston (Jeffrey Wright) a ricontattare, una per una, tutte le donne con cui ha instaurato legami una ventina d’anni prima. 

Con un cast enorme che, oltre ai già citati Murray, Delpy e Wright comprende anche Sharon Stone, Jessica Lange e Tilda Swinton, Broken Flowers è un film che si inserisce perfettamente nella poetica dell’autore e che di conseguenza può essere amato o odiato un po’ senza mezze misure. 

Broken Flowers è una dramedy che aderisce alla perfezione all’emotività piatta e apatica che sta vivendo il protagonista, dunque una commedia che non ha alcuna intenzione di risultare divertente. Con Broken Flowers Jim Jarmusch porta in scena un voluto elettrocardiogramma piatto che va dal primo fino all’ultimo minuto, un film che obbliga lo spettatore a seguire le poco appassionanti gesta di un uomo ormai spento che insegue un obiettivo vitale ma con estrema noia e passività.  

Vincitore nel 2005 del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes, Broken Flowers arriva sul mercato home video italiano per la prima volta in alta definizione blu-ray disc e, ancora una volta, grazie alla sinergia tra Universal Pictures e CG Entertainment

L’edizione in blu-ray che CG e Universal ci propongono è molto buona, sia in termini tecnici che di contenuti. Tecnicamente parlando, infatti, il blu-ray di Broken Flowers si difende molto bene sia sul piano visivo che su quello sonoro. L’immagine è molto nitida e ben calibrata sul fronte dei contrasti e della saturazione, dunque molto attenta al dettaglio visivo, così come il suono si dimostra di piacevole fruizione grazie ad una doppia traccia DTS-HD master Audio 5.1 e Dolby Digital 2.0 sia per la versione originale che per quella doppiata in italiano.

Tra i contenuti speciali troviamo le stesse cose che erano già presenti nelle edizioni DVD passate (una edita da Dolmen e l’altra da Feltrinelli), ovvero le due featurette di backstage Dall’inizio alla fine (8 minuti) e La casa dei campi (4 minuti), una versione long della scena Le ragazze sull’autobus (2 minuti) e, infine, sia il trailer originale del film che quello destinato al mercato italiano.

Giuliano Giacomelli

MIAMI VICE di Michael Mann

Label: Universal Pictures e CG Entertainment

Formato: blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 16/9 – 2.40:1 – HD1080 23.97p

Audio: Italiano e Originale DTS HD Master Audio 5.1 / Italiano e Originale Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: Italiano

Extra: Miami Vice sotto copertura, Miami e oltre: girare in esteri, L’evoluzione di Miami Vice, Dietro le quinte, Video musicale 

Puoi acquistare il blu-ray di Miami Vice cliccando su questo link.

BROKEN FLOWERS di Jim Jarmusch

Label: Universal Pictures e CG Entertainment

Formato: blu-ray disc

Video: 16/9 – 1.85:1 – HD1080 24p

Audio: Italiano e Originale DTS HD Master Audio 5.1 / Italiano e Originale Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: Italiano

Extra: Dall’inizio alla fine, La casa dei campi, Le ragazze sull’autobus, Trailer originale, Trailer italiano

Puoi acquistare il blu-ray di Broken Flowers cliccando su questo link.

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