Piccole donne, la recensione

Chi non conosce le Piccole Donne di Louisa May Alcott? Con i quattro romanzi e i vari adattamenti cinematografici e televisivi sembra incredibile non avere familiarità con le storie delle componenti della famiglia March.

Greta Gerwig, già regista del candidato agli Oscar Lady Bird, porta nelle sale cinematografiche italiane il racconto di una delle piccole donne, Jo, qui interpretata da Saoirse Ronan.
Il suo più grande sogno è quello di divenire una scrittrice di buona fama e scrive, da una parte per passione e dall’ altra per racimolare qualche soldo, alcuni racconti per un giornale. Di qui lo spettatore è introdotto in un racconto nel racconto, quasi come Jo fosse la stessa Alcott scrittrice del romanzo, della famiglia, delle sue difficoltà economiche, degli affari sociali e di quelli romantici.

Il film vanta senza dubbio un cast stellare sia al femminile, con le interpretazioni della Ronan – con cui la Gerwig aveva già lavorato in Lady Bird -, Florence Pugh (nei panni di Amy March), Emma Watson (Meg), Eliza Scanlen (Beth), Laura Dern (bravissima nei panni della matriarca March), la tre volte Premio Oscar Meryl Streep e il meraviglioso Timothée Chalamet ad interpretare il compagno di giochi – e di amori – Laurie.

L’adattamento della Gerwig rimarca quasi con tono imperativo l’importanza della parità tra i sessi, tema attuale mai come in questo preciso momento storico: per questo si pone come qualcosa di ‘fresco’ in grado di avvicinare le nuove generazioni a temi così importanti e a letterature così ‘grandi’ oltre che storiche, e a riportare chi già conosceva questi splendidi personaggi in un racconto senza tempo, in vesti inedite. Il paragone con le trasposizioni che l’hanno preceduto (in modo particolare per regia e recitazione) si rivela inevitabile ma non è necessario.
George Cukor e Katherine Hepburn sono stati prodigiosi nel ‘33 come oggi ma ciò non lede di certo l’opera della Gerwig, anzi ne fa ancora più tesoro per le ragioni sopra elencate.

Unica pecca della pellicola è la sua durata che la rende più drammatica di taluni eventi in essa raccontati: se non siete dei (super) fan del drama e del sentimentale potreste annoiarvi facilmente.

Luca Lobuono

PRO CONTRO
  • Interpretazioni incredibili ad opera di un cast stellare, in tutti i sensi.
  • Temi più che mai attuali.
  • Il femminismo prende il sopravvento.
  • La durata rende il film più drammatico degli eventi in esso raccontati.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Piccole donne, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

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