Archivio tag: luca barbareschi

Venezia80. The Palace: il castello di carte che crolla

Una commedia firmata da Roman Polanski: con queste premesse, l’aspettativa naturale è l’umorismo intelligente e spietato di Carnage. L’esito è però un cinepanettone stantio, con standard di scrittura decisamente più bassi rispetto agli storici Boldi-De Sica degli anni ’90 – pronti a essere rivalutati.

The Palace, presentato fuori concorso alla 80ª Mostra del Cinema di Venezia e in uscita nelle sale italiane il 28 settembre, è qualcosa di peggio di uno scivolone: è una caduta libera. Un’ora e quaranta in costante e tenace peggioramento, nonostante le buone intenzioni di alcuni membri del cast, come il sempre divertente John Cleese.

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Cannibal Holocaust: 43 anni dopo

Se vi fate un giro sulle pagine di cinema sui social network noterete, come già accadeva ai tempi di forum, che Cannibal Holocaust polarizza i giudizi: non ci sono mezze misure riguardo il film di Ruggero Deodato, o un caposaldo del genere o un insulto alla settima arte. Sappiamo che il cannibal movie per eccellenza si è attirato negli anni le antipatie dei più per alcune scene di reali uccisioni di animali che il regista ha ribadito più e più volte essere delle riprese dei “pasti” della troupe, aggiunte nel montaggio per creare enfasi (o shock) nel racconto, ma stavolta il tempo non ha perdonato e, se vogliamo, ha anche fomentato la rabbia e il rancore verso questa discutibile scelta portando la singolare opera ad essere bollata come inaccettabile. Ma cosa possiamo scorgere dietro un film diventato leggenda?

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Bla Bla Baby, la recensione

A quarantacinque anni, dopo una vita spesa a rincorrere il successo ma con scarsi risultati, Luca lavora come bidello nell’asilo riservato ai dipendenti della prestigiosa azienda hi-tech Green Light. Ogni giorno per Luca è un vero inferno: bambini che non fanno altro che piangere, altri che fanno i capricci, ci sono quelli che spariscono improvvisamente e chi, invece, non farebbe altro che mangiare. Una sera come tante, tornato a casa esausto dal lavoro, Luca si abbuffa di omogeneizzato alla platessa. Un cibo sicuramente innocuo se non fosse che, come scoprirà da un servizio al TG, a causa di una pericolosa contaminazione chimica quei precisi omogeneizzati alla platessa sono stati ritirati dal mercato. Ma per Luca è ormai troppo tardi. Dopo una notte trascorsa tra lancinanti dolori intestinali, l’uomo torna a lavoro e subito scopre di aver sviluppato improbabili poteri: riesce a comunicare perfettamente con i bambini piccoli dell’asilo nido, decifrando alla perfezione ogni loro vagito. Luca capisce presto che la cosa più saggia da fare è utilizzare il suo “superpotere” per conquistare il cuore di una bella mamma di cui è innamorato. Ma siccome da grandi poteri derivano grandi responsabilità, Luca sarà costretto ad entrare in azione – con l’aiuto dei bambini – quando scoprirà che negli uffici aziendali c’è qualcuno che sta pianificando un diabolico piano per far fallire la Green Light.

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DolceRoma, la recensione

Di film che parlano del mondo del cinema ce ne sono a iosa, spesso sono stati grandi maestri a immergersi in tematiche metafilmiche, da Fellini a Tarantino, passando per De Palma, i Coen, Craven e Scorsese… solo per citare alcuni nomi molto noti. Un filone che risulta però sempre di difficile approccio, sia da parte di chi lo sceglie per raccontare una storia, sia di chi ne fruisce, perché si potrebbe inciampare nello spiacevole errore di far film che parlano principalmente agli “addetti ai lavori”. L’ultimo lavoro di Fabio Resinaro, DolceRoma, viaggia proprio su quel territorio di confine che divide l’opera metacinematografica auto-compiaciuta dal cinema di genere spendibile sulle grandi masse di spettatori.

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ROMA FICTION FEST – assegnato il Premio Carlo Bixio 2013 e presentata in anteprima la fiction ANGELI, con Raoul Bova e Vanessa Incontrada

Nella serata del 2 ottobre, il RomaFictionFest e, in particolare, la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, ha ospitato la seconda edizione del “Premio Carlo Bixio“, promosso da APT, Mediaset e Rai con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il Patrocinio del Ministro per l’Integrazione.

Il concorso, riservato a giovani autori di età compresa tra i 18 e i 40 anni, premia la migliore sceneggiatura originale di fiction e quest’anno i concorrenti sono stati invitati a cimentarsi con il genere della commedia ‘all’italiana’.

Numerosi i volti noti presenti in sala. Tra gli altri, Rita Dalla Chiesa, Milena Vukotic, Max Tortora, Giulio Scarpati.         

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