Archivio tag: luca guadagnino

Challengers, la recensione del film di Luca Guadagnino

Art e Patrick sono ottimi amici. Si conoscono da quando erano bambini e ad unirli, adesso, è la passione per il tennis così come quella per le donne. Sognano entrambi di diventare due stelle del tennis ma il loro approccio allo sport è ancora squisitamente ludico, quasi ingenuo ed infantile.

Tutto cambia quando un giorno vedono scendere in campo Tashi, una loro coetanea che dimostra subito di essere la giocatrice più brillante della loro generazione. Tashi ha il vero polso del tennista, è perfetta nelle battute e determinata come nessun altro. Lei si che è destinata a diventare una stella del mondo del tennis!

Vedendola giocare, Art e Patrick si invaghiscono di lei e da quel momento scatta una competizione fra i due su chi riesce a conquistarla per primo. Una competizione che diventa presto un triangolo amoroso, anzi anche qualche cosa di più, destinata a durare ben tredici anni e che interessa tanto la vita sentimentale dei tre quanto l’affermazione sul piano sportivo.

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Valutazione: 8.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Zendaya protagonista del nuovo film di Luca Guadagnino: Challengers

L’instancabile Luca Guadagnino, dopo il buon successo al box office italiano dell’horror cannibalico Bones and All, sta già per uscire con un nuovo film, Challengers, stavolta una cinica storia d’amore a tre ambientata nel mondo del tennis professionale. Nel ruolo della protagonista l’attrice di Euphoria e Spider-Man Zendaya, affiancata da Mike Faist e Josh O’Connor. Oggi possiamo mostrarvi il suggestivo trailer italiano.

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Bones and All, la recensione del film di Luca Guadagnino con Timothée Chalamet

In concorso alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia, Bones and All è il nuovo film di Luca Guadagnino, di nuovo con Timothée Chalamet dopo Call Me By Your Name, che condivide lo schermo con Taylor Russell, la vera protagonista degli eventi narrati e vincitrice del Premio Mastroianni proprio a Venezia79.

Bones and All è un film che sulle prime può sembrare spiazzante per un regista come Guadagnino, ma che in realtà integra al suo interno tutti i suoi più recenti lavori e temi: la storia d’amore tra due personaggi fuori dalla norma dominante in Call Me By Your Name, l’horror violento e pieno di sangue di Suspiria, le insicurezze adolescenziali della serie We Are Who We Are.

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Valutazione: 6.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Bones and All: il trailer italiano del cannibal movie di Luca Guadagnino

Presentato con successo in concorso alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha vinto il Leone d’argento alla regia e il Premio Marcello Mastroianni per la migliore attrice emergente a Taylor Russell, il nuovo film di Luca Guadagnino, Bones and All, si appresta ad arrivare anche nei cinema italiani, precisamente il 23 novembre. Per questo motivo, Vision Distribution che lo distribuirà in sala, ha diffuso il primo trailer italiano.

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L’arminuta, A Chiara e Salvatore – Il calzolaio dei sogni: il cinema italiano d’autore in bluray

Koch Media e Lucky Red, nelle scorse settimane, hanno unito le forze per portare in home video – sia in edizione DVD che in alta definizione bluray disc – tre film che si fanno riflesso del nuovo cinema italiano d’autore. Tre pellicole molto diverse tra loro, tre opere che si sono distinte all’interno di rassegne cinematografiche importanti, tre film che hanno avuto il duro compito di riportare il cinema italiano d’essai in sala in un periodo storico (quello post-pandemia) molto difficile per la settima arte. Vi parliamo dei film L’arminuta di Giuseppe Bonito, A Chiara di Jonas Carpignano e il documentario diretto da Luca Guadagnino Salvatore – Il calzolaio dei sogni.

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Venezia77. Salvatore – Shoemaker of Dreams, la recensione

salvatore shoemaker of dreams

Salvatore – Shoemaker of Dreams è un documentario che Luca Guadagnino ha confezionato senza grandi pretese.  Un po’ perché si accontenta di narrare il genio di Salvatore Ferragamo adottando una narrazione che si addice di più a un servizio sulla botanica (forse è un caso che alla Mostra del Cinema di Venezia sia stato proiettato dopo un cortometraggio dello stesso regista, prodotto in quarantena, e intitolato Fiori?), un po’ perché il girato è così tanto (ma poco denso), da far perdere il ritmo all’intera vicenda.

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Valutazione: 4.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Suspiria, la recensione

Presentato in concorso alla 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Suspiria di Luca Guadagnino esce finalmente allo scoperto dopo un’attesa lunga quasi più di un anno. A precederlo c’è ovviamente il notevole successo riscosso dal precedente Chiamami col tuo nome, ma anche una certa diffidenza (non del tutto ingiustificata) da una parte dei devoti all’originale di Dario Argento.

Possano questi ultimi rasserenarsi: come già precedentemente anticipato dallo stesso Guadagnino, il suo NON è un remake dell’originale del 1977!

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Il cinema del desiderio. Chiamami col tuo nome e Professor Marston and the Wonder Women in Blu-ray

Tutti i desideri che cerchiamo di soffocare covano nel nostro animo e lo avvelenano.

L’unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi.

(Oscar Wilde)

Desiderare ed esser desiderati. Spesso ci si trova a parlare di “desiderio” in modo molto semplicistico o superficiale, relegando questo ad un’effimera idea che può trovare correlazione verso un oggetto o un altro individuo. Tanto ma mai abbastanza è stato detto circa il “desiderio” che, senza troppi indugi, può essere considerato il sentimento più antico e complesso che governa ogni scelta dell’essere vivente. Il desiderio, perciò, può muoversi in direzione di qualunque cosa e a divenir frutto del desiderio può essere anche un’ideale, un concetto e persino un altro stato d’animo. Come sostiene Freud, in fondo, ci sono desideri così complessi che spesso l’individuo non vorrebbe rivelare nemmeno a sé stesso. Ed è proprio il desiderio a guidare le recenti uscite home video di Universal Pictures e Sony Pictures Home Entertainment che, in un solo colpo, mettono sul mercato due film profondamente diversi ma accomunati dalla medesima struttura argomentativa: la ricerca ossessiva del desiderio e il suo difficile (a volte impossibile) perseguimento a causa di fattori esterni che sfuggono dalla nostra volontà. Parliamo del film rivelazione Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, premiato agli scorsi Oscar 2018 per la miglior sceneggiatura non originale (firmata da James Ivory), e del biopic Professor Marston and the Wonder Women che ci fa conoscere l’inaspettata genesi di uno dei supereroi più noti e importanti nella storia dei fumetti: Wonder Woman.

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Chiamami col tuo nome, la recensione

A Crema, nella calda estate del 1983, l’adolescente Elio si prepara a vivere un’esperienza destinata a segnare per sempre, in modo irreversibile, la sua vita. Elio è un ragazzo di diciassette anni, con velleità da musicista e con una cultura ben al di sopra di ogni suo coetaneo e, come ogni anno, trascorre l’estate nella villa di famiglia con sua madre e suo padre. Il padre di Elio è un professore universitario che, ormai da anni, ha l’abitudine di ospitare ogni estate nella propria villa il suo studente più meritevole per poter lavorare alla tesi di post-dottorato. Nell’estate dell’83 la scelta ricade su Oliver, uno studente americano ventiquattrenne, che grazie alla sua bellezza e i modi di fare cordiali e disinvolti finisce per far innamorare follemente il giovanissimo Elio. Tra i due giovani nasce un desiderio unico, travolgente, che non può essere trattenuto in alcun modo.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Chiamami col tuo nome: incontro con Luca Guadagnino, Timothée Chalamet e Armie Hammer

Chiamami col tuo nome (Call me by your name), diretto da Luca Guadagnino e in uscita nelle sale italiane il 25 gennaio, è sicuramente la sorpresa dell’anno per quanto riguarda il cinema italiano. Girato nella prima metà del 2016, il film inizia a sottoporsi all’attenzione del pubblico il 22 gennaio 2017 con un’anteprima internazionale all’interno del Sundance Film Festival. Da quel momento inizia un percorso movimentato – ma anche abbastanza silenzioso – all’interno di vari festival internazionali (New York Film Festival, Festival di Berlino, BFI London Film Festival, etc) che fanno raccogliere al film consensi, candidature e premi. Un percorso che porta il film a guadagnarsi tre candidature agli ultimi Golden Globe fino ad accedere, con colpo di scena, anche ai prestigiosi Premi Oscar ricevendo ben quattro candidature: miglior film, miglior attore a Timothée Chalamet, miglior sceneggiatura non originale e miglior canzone.

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