Finalmente l’alba, la recensione

È il 1953 e a Cinecittà si stanno svolgendo le riprese di un nuovo kolossal che vede protagonista una delle più famose stelle del cinema classico, Josephine Esperanto (Lily James), al fianco delle stelle nascenti Sean Lookwood (Joe Keery) e Nan Roth (Rachel Sennot).

Mimosa (Rebecca Antonacci) è una giovane romana, fidanzata e prossima al matrimonio con un uomo del quale non è innamorata, ma che rende felice la madre, che non vede per la sua “brava e remissiva figlia” nessun futuro migliore: “è un bravo ragazzo e ha un lavoro sicuro“.

Quando la bella e intraprendete sorella Iris (Sofia Panizzi) decide di prendere parte alle audizioni per le comparse del film, Mimosa viene notata dalla diva Josephine che ne rimane colpita e decide di trascinarla con lei, sul set e in una lunga avventura notturna tra locali e feste, che cambieranno per sempre la vita della ragazza.

Presentato in concorso a Venezia 80, Finalmente l’alba, scritto e diretto da Saverio Costanzo (La solitudine dei numeri primi, Hungry Hearts), è un film ben costruito e godibile, in grado di accompagnarci piacevolmente per circa un paio d’ore, anche grazie a una protagonista che scatena naturalmente la nostra empatia e immedesimazione.

Gli occhi di Mimosa sono gli occhi dell’innocenza, di un cuore colmo di curiosità e paura, nel trovarsi catapultata all’interno di un mondo che non conosce e che fino a quel momento ha solo popolato le sue fantasie.

Josephine è La Diva, perfetta e capricciosa, misteriosa e teatrale, per la quale ogni desiderio è un ordine e da cui tutti, compreso il suo co-protagonista Sean, sono irrimediabilmente attratti e dipendenti.

Mimosa diventa per lei l’ossessione di una notte, o il “giocattolo” come una tiepidamente preoccupata Alida Valli (Alba Rohrwacher) dirà sottovoce alla stessa protagonista, incrociandola in occasione di una festa a cui la ragazza viene trascinata.

Per Josephine, Mimosa è qualcosa tra il gioco e l’esperimento, in questa lunga notte romana che oscilla tra il sogno e l’incubo, dove con ogni cambio di location si ha la percezione di sprofondare sempre di più in un vortice infernale, fatto di maschere e mostri, su cui aleggia cupo lo spettro della morte della giovane aspirante attrice Wilma Montesi, trovata assassinata proprio in quelle zone.

In Finalmente l’alba la sensazione di pericolo è strisciante, si annida nei dettagli e ogni tanto riemerge attraverso un’immagine, un suono, un colore: sembra di camminare sopra a un meraviglioso pavimento di cristallo luccicante, pronto a infrangersi da un momento all’altro e farti in mille pezzi, inghiottendoti.

Non mancano però anche volti amici, tra questi troviamo Rufus Priori (Willem Dafoe) gallerista americano trapiantato a Roma, che conduce come un traghettatore i divi e la nostra protagonista in questa avventura, ricoprendo anche il fondamentale ruolo di interprete.

La notte e l’avventura di Mimosa, culmina in una villa dai richiami decameroniani, dove la ragazza si troverà suo malgrado ad attendere l’arrivo dell’alba, che porterà finalmente fine al delirio e aprirà la strada a una nuova consapevolezza di sé stessa e delle sue possibilità.

Il futuro potrebbe essere molto diverso da quello che si immaginava ed è interamente nelle sue mani.

Finalmente l’alba, atteso al cinema il 14 febbraio 2024 in una versione più breve in confronto a quella mostrata a Venezia, è un film indubbiamente riuscito, consigliato e da consigliare.

Susanna Norbiato

PRO CONTRO
  • Sceneggiatura strutturata e attenta al dettaglio, ritmo scorrevole, anche grazie all’alternanza di location.
  • Un ottimo cast, con la giusta protagonista.
  • Il fascino del cinema classico e dell’ambientazione romana.
  • Non mi viene in mente niente, davvero.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
Finalmente l'alba, la recensione, 8.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.