Analisi di un cult. The Lobster di Yorgos Lanthimos
Un uomo di mezze misure in un mondo di estremi.
The Lobster è una commedia nera terribilmente grottesca e sarcastica sulle relazioni amorose, ambientata in un mondo distopico e surreale in cui se si è single dopo i 45 anni di età si è costretti a sottoporsi ad un processo che ha come fine quello di trasformarsi in un animale (a propria scelta, almeno). I single vengono infatti ospitati in un hotel in cui hanno l’ultima chance per trovare l’amore prima di sottoporsi a questa irreversibile e surreale operazione. L’animale scelto da David (Colin Farrell), il protagonista della storia, è l’aragosta (in inglese “lobster”, da cui viene il titolo del film), che sotto la sua corazza dura nasconde una deliziosa polpa, e il motivo per cui ha scelto questo animale è che possono vivere fino a cento anni, hanno il sangue blu e sono sempre fertili. Inoltre, a David piace il mare. Questa scelta è forse l’unica nel film sulla quale David non avrà nessun dubbio.
David infatti è un uomo di mezze misure, da compromessi, un moderato. Quando gli chiedono se sia eterosessuale o omosessuale risponde se fosse possibile essere inserito come bisessuale, e solo dopo si definisce come etero. Quando gli viene chiesto quale sia il suo numero di scarpe David risponde 44.5, ma nell’hotel hanno solo il 44 o il 45 e dovrà scegliere tra una delle due misure. David è indeciso e indefinito in un mondo dove esistono solo certezze e assoluti e nessun compromesso, e in cui l’unica scelta è se stare da una parte o dall’altra.
Essenziale per ogni relazione amorosa è l’avere qualcosa in comune con il proprio partner. In modo molto ironico ed estremizzato nel folle mondo di Lanthimos questa caratteristica comune non è astratta ma è qualcosa di effettivamente tangibile, come ad esempio l’avere entrambi dei bei capelli, o l’essere entrambi miopi, o avere entrambi una bella voce, o essere entrambi dei professori di sociologia, o soffrire entrambi di frequenti epistassi, e molto altro ancora. Fino a quando i membri della coppia condivideranno questa caratteristica la loro relazione può andare avanti, mentre se uno dei due dovesse cambiare per qualche motivo o trovare qualcuno con cui ha più sintonia (ad esempio avere un dottorato in matematica in comune al posto di una laurea) l’amore tra i due è destinato a finire.
La situazione disperata in cui si trovano gli ospiti dell’hotel, che hanno a disposizione giorni contati per trovare l’amore (o meglio, qualcuno con cui condividono una caratteristica particolare), può portare anche a forzare la situazione, fingendo di condividere qualcosa che non c’è, come farà l’amico di David interpretato da Ben Whishaw che si spaccherà regolarmente il naso per fare finta di soffrire di epistassi, o come farà lo stesso David quando fingerà di essere insensibile e senza cuore per conquistare la migliore cacciatrice dell’hotel, interpretata da Angeliki Papoulia, scoprendo però che “… è molto più difficile fingere di avere emozioni quando non ne hai, che fingere di non avere emozioni quando ne hai”.
Il mondo di The Lobster è diviso in tre ambientazioni principali con regole diverse tra loro ma ugualmente oppressive:
- l’Hotel, dove è ambientata la prima parte del film, è il luogo in cui i single vicini ai 45 anni vengono mandati per avere un’ultima chance di incontrare qualcuno con cui hanno qualcosa in comune per poter formare una coppia. La costante propaganda a favore delle relazioni, le regole ferree sulla masturbazione e la minaccia costante della trasformazione in animale sono parte della routine quotidiana della vita nell’hotel. Una distrazione, un modo di fuggire dalle pressioni e una possibilità di guadagnare più giorni di permanenza all’hotel grazie ai quali cercare “l’amore” è rappresentato dalla caccia: i residenti dell’hotel vengono armati e mandati in missione con l’obiettivo di catturare i “loners”, i solitari, i ribelli di questo
- La foresta è dove i “loners” si nascondono. I solitari sono degli outsider estranei alla società che rifiutano la vita di coppia imposta dal sistema ed evitano ogni tipo di relazione romantica. Quando David fugge dall’Hotel si scoprirà infatti che questo gruppo di persone, che apparentemente appaiono più umani e liberi, sono in realtà l’altra faccia della medaglia di ciò che abbiamo visto in precedenza: così come l’hotel era oppressivo e minaccioso nel suo obbligare i residenti a intraprendere una relazione di coppia, i “loners” sono altrettanto oppressivi e minacciosi nel bannare ogni tipo di relazione, arrivando persino alla mutilazione fisica se necessario. Qui David scoprirà la sofferenza opposta a quella della vita all’interno dell’Hotel: se prima era costretto a innamorarsi ma non aveva nessuno, qui dove gli è impedito innamorarsi troverà l’amore di una donna miope come lui, ma senza la possibilità di esprimere quell’amore a causa delle severe regole dei “loners”. Ancora una volta: niente mezze
- La città può apparire come la sorta di compromesso che David sta Se si è single si è cacciati e portati all’hotel, ma se si è in una relazione si può portare avanti una vita (più o meno) normale. David va in città come infiltrato con la sua fidanzata segreta (Rachel Weisz) e il leader dei solitari (Lea Seydoux), che presto si renderà conto della eccessiva confidenza tra i due amanti. Anche se appare come il posto più normale del mondo di The Lobster la città ha comunque la stessa natura oppressiva del resto delle ambientazioni fin qui viste. Per vivere nella città c’è bisogno di essere parte di una coppia confermata da dei documenti, e se vieni scoperto senza vieni mandato all’hotel o direttamente nella camera di trasformazione se superi i 45 anni.
Per vivere il loro amore, David e la donna miope di cui è innamorato decidono di fuggire nella città, l’unico luogo in cui possono vivere una vita normale, la loro ultima speranza. Ma prima della partenza il leader dei loners, che ha scoperto la loro relazione, sottopone la donna miope ad una operazione che la renderà cieca. Perdendo quell’unica cosa che avevano in comune, l’amore tra lei e David è destinato a finire. All’inizio la distanza sembra insormontabile e David prova per lungo tempo a cercare qualcos’altro che i due possano condividere (con risultati spesso comici). Ma alla fine l’unica soluzione è fuggire in città, dove poi secondo i piani David si accecherà a sua volta per poter di nuovo formare una coppia con la donna che amava. Il sacrificio della vista, così come tutta l’importanza di questi elementi comuni necessari all’amore, possono essere visti in modo metaforico, in questo caso in una sorta di accanimento terapeutico in una relazione che ormai sta morendo. Quel qualcosa che bisogna avere in comune per permettere l’amore è un qualcosa di visibile e tangibile che Lanthimos usa per mostrare il cambiamento delle
relazioni nel tempo e come nonostante tutto non sempre l’amore è destinato a durare, ma questo non significa che non ci sia effettivamente stato. David compierà l’ultimo passo? Rinuncerà alla vista per amore? Fingerà di essere cieco come aveva provato a fare nell’Hotel? Fuggirà abbandonando la donna che ama?
Lanthimos non ci dà una risposta precisa, ma ci mostra soltanto l’attesa nervosa della donna cieca e la sensazione del tempo che passa, lento, e il mondo che va avanti sullo sfondo.
Mario Monopoli
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