Angry Birds 2 – Nemici amici per sempre, la recensione

Dopo il successo planetario del primo film (quasi 355 milioni di dollari worldwide), il team di Angry Birds ci riprova e porta nuovamente in scena i pennuti Red, Bomb, Chuck e gli avversari suini capitanati dal verdognolo Leonard per un’avventura che vede costretti all’alleanza i due gruppi avversari per sconfiggere una minaccia comune.

Angry Birds 2 – Nemici amici per sempre racconta, infatti, la scoperta da parte dei maiali di una terza isola, ghiacciata e popolata da belligeranti aquile guidate da Zeta, determinata a radere al suolo l’Isola degli uccellini e quello che la separa da essa, ovvero l’Isola dei maialini. Per sconfiggere la letale leader delle aquile, che utilizza distruttive palle di ghiaccio ripiene di lava, Red e Leonard mettono insieme una squadra che comprende il meglio (o peggio, dipende dai punti di vista) di entrambe le popolazioni. Il team dovrà intrufolarsi nell’Isola delle aquile e sabotare il cannone spara-ghiaccio così da debellare la minaccia. Nel frattempo, tre pulcini dell’Isola degli uccellini hanno smarrito le uova/fratellini di uno di loro e si avventurano in un viaggio incredibile per ritrovarle.

Partendo da esilissime basi estrapolate da un videogame per dispositivi mobili, Angry Birds era riuscito a distinguersi nel sempre più agguerrito panorama dell’animazione cinematografica per un ritmo invidiabile e una riuscita generale data soprattutto da una serie di divertentissime gag, alcune anche abbastanza scorrette. Partendo da una vittoria a tutto tondo, il team creativo di Sony Animation, stavolta a stretto contatto con Rovio Animation nato proprio dalla volontà della Rovio Entertainment che ha creato il videogame di dedicarsi all’animazione per cinema e tv, si adagia su quanto già realizzato nel 2016 e no si spreme più di tanto nell’approfondire i personaggi. Troviamo Red così come lo avevamo lasciato alla fine del primo film, scopertosi eroe e non più burbero e solitario, anche se la ritrovata tranquillità dell’Isola degli uccellini lo sta disorientando spingendolo verso una nuova possibilità di depressione. La minaccia dall’Isola delle aquile però azzera questa prospettiva e il film si concentra unicamente sulla difficoltà di due popoli nemici di trovare un’alleanza, con tutte le incomprensioni e le difficoltà che questo può generare. Red e Leonard sono due maschi alpha, ma il loro ego è pari alla loro incapacità che viene compensata da un nuovo personaggio, Silver, sorella minore di Chuck e intelligentissima. Un (non richiesto) personaggio femminile che porta alta la bandiera del girl-power e si aggiunge a un’altra figura femminile forte di questo sequel, Zeta, il villain rancoroso che ha le sue buone ragioni per odiare il popolo degli uccellini.

Oltre alla storyline principale, c’è una backstory avventurosa e (apparentemente) scollegata dal resto che vede protagonisti tre adorabili pulcini alle prese con le uova perdute. È un’eco fortissimo e palese a L’era glaciale e alle avventure slapstick dello scoiattolo Scrat, anche se gli sceneggiatori Peter Ackerman, Eyal Podell e Jonathon Stewart riescono ad amalgamare meglio questa backstory con il contesto principale di quanto fosse stato fatto nella saga de L’era glaciale. Un’altra somiglianza abbastanza evidente, che già si intuiva nel primo film e qui viene amplificata, è quella tra i maialini e i minions della saga Illumination Cattivissimo Me. Così come i gialli scagnozzi di Gru, i maialini di Angry Birds sono tutti uguali, di un unico colore e dalle forme morbide, distinguibili da basici elementi del vestiario o da semplici caratteristiche fisiognomiche; inoltre hanno quella funzione “sacrificale” e quell’aria stupida ed eccentrica che ha fatto il successo dei mostriciattoli gialli Illumination. Insomma, nulla è causale.

Con una trama molto semplice che ben si lega alla soglia dell’attenzione del pubblico più giovane, Angry Birds 2 è un sequel realizzato chiaramente per sfruttare in tempi molto stretti il successo del film precedente, manca quindi un’idea forte alla base e situazioni sufficientemente memorabili. Si ride e ci si diverte, su questo non c’è dubbio, e c’è almeno una sequenza che implica un costume da aquila e una toilette che fa piangere dalle risate, ma nel complesso le gag sono meno ispirate del precedente film e troppo spesso si affidano a siparietti musicali che utilizzano hit anni 70-80-90.

Per dar voce ai protagonisti nell’edizione italiana di Angry Birds 2 tornano Maccio Capatonda, Francesco Pannofino e Alessandro Cattelan, assolutamente perfetti per i ruoli chiamati a ricoprire.

Insomma, un sequel meno incisivo del suo predecessore, probabilmente anche a causa dei tempi molto stretti con cui è stato realizzato, ma ci si diverte comunque e i bambini sicuramente apprezzeranno tantissimo.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Personaggi accattivanti e dalla caratterizzazione immediata.
  • Ci si diverte e, almeno in un’occasione, si ride di gusto.
  • Semplice, semplice e dalla storia poco incisiva.
  • I personaggi non hanno una reale crescita in confronto a quanto già detto e mostrato nel primo film.
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