Cut! Zombi contro Zombi, la recensione

Signore e signori, vi presentiamo il meta-remake!

Intrappolato da anni e anni in un loop di sequel, prequel, requel, reboot e remake, il cinema di genere di tanto in tanto segue la strada della sperimentazione cercando una possibile nuova via alla mera riproposizione di formule narrative (e produttive) consolidate. Noi amanti del cinema horror conosciamo bene, ad esempio, la frequentissima pratica – soprattutto statunitense – di individuare un grande successo commerciale europeo o asiatico e riproporlo al pubblico occidentale e anglofono con una rilettura spesso fedele nella formula originaria ma con sostanziali adattamenti culturali (oltre che linguistici). Il caro, vecchio remake che da The Ring in poi ha fagocitato tanto j/thai-horror.

Attenzione, però! Con il cultissimo One Cut of the Dead – Zombie contro Zombie, produzione indipendente giapponese del 2017, accade qualcosa di completamente diverso! Innanzitutto, ad aggiudicarsi (per ora) i diritti di un remake non sono gli americani ma i francesi, inoltre quello dinnanzi a cui ci troviamo con Cut! Zombi contro Zombi (Coupez!, in originale) non è un remake in piena regola ma un meta-remake, ovvero un rifacimento dichiarato dagli stessi personaggi del film, trasformandosi, a conti fatti, quasi in un sequel europeo del film giapponese. One Cut of the Dead, quindi, esiste nell’universo narrativo di Cut! e la stessa natura metacinematografica di quel piccolo film diretto da Shin’ichirō Ueda rende tutto questo non solo facilmente possibile ma anche incredibilmente divertente.

Per chi non avesse visto One Cut of the Dead – Zombie contro Zombie (se così fosse, correte a recuperalo!), si racconta il tentativo di una scalcagnata troupe cine-televisiva di girare un film horror a tema zombesco per una nuova emittente tv specializzata in b-movie, ma ci sono due condizioni fondamentali che renderanno il tutto difficoltoso: il film deve essere realizzato in piano-sequenza e dovrà andare in onda in diretta! Come se questo non bastasse, la stessa troupe si troverà a interagire con veri zombie in un impianto di filtraggio delle acque abbandonato che si trova al centro di un luogo colpito da un’antica maledizione.

Cut! Zombi contro Zombi parte dalla stessa premessa con la differenza che il progetto di One Cut of the Dead esiste anche nella realtà filmica di questo remake ed è stato un grande successo internazionale, tanto che i produttori giapponesi (ritroviamo Yoshiko Takehara che interpretava la produttrice Matsuda anche nel film originale) stanno vendendo il format anche ad altre realtà produttive, tra cui quella per cui lavora il regista Rémi. Ma c’è un obbligo contrattuale importante: il format è blindato e non può essere adattato. Questo vuol dire che oltre ad avere il piano-sequenza e la trasmissione in diretta, ogni elemento della storia deve essere identico, perfino l’ironia nipponica che mal si confà ai gusti occidentali ma, soprattutto, il nome dei personaggi che nonostante saranno interpretati da attori francesi si chiameranno comunque Higurashi, Chinatsu, Harumi e Ken!

Potete immaginare come questi elementi contribuiscano ad aggiungere occasioni comiche alla già divertentissima sceneggiatura originaria. Comicità su cui lo stesso film gioca perché una delle preoccupazioni del regista Rémi è proprio la difficoltà di vendere a un pubblico francese un film in cui ci sono le tipiche gag giapponesi perché “la comicità giapponese non fa ridere noi occidentali! Non la capiamo!”.

Dietro la macchina da presa (e alla sceneggiatura) di Cut! Zombi contro Zombi c’è nientepopodimeno che Michel Hazanavicius, regista del premio Oscar The Artist e recentemente alle prese con la saga di grande successo Agente speciale 117, una scelta davvero insolita per il meta-remake di una comedy-horror indipendente giapponese, che si porta dietro anche un cast di tutto rispetto che comprende nei ruoli principali Romain Duris di Tutti i battiti del mio cuore e Il truffacuori, Bérénice Bejo di The Artist e Il segreto di una famiglia e Matilda Lutz di The Ring 3 e A Classic Horror Story.

Probabilmente si tratta di una delle migliori scelte che si potessero fare per dare spessore e un interesse reale a un progetto come questo che altrimenti avrebbe rischiato di sfigurare in confronto all’originale giapponese proprio per la difficoltà di adattamento e invece, grazie a questo colpo di genio che lo pone come reale “alternativa” a un classico remake, con Cut! Zombi contro Zombi abbiamo un prodotto fresco, a suo modo originale e dannatamente divertente, tanto quanto One Cut of the Dead perché capace di toccare le stesse corde dell’ironia metafilmica ma in maniera differente.

Ovviamente, se avete già visto One Cut of the Dead verrà meno la sorpresa della struttura a flashback con tutti i colpi di scena che comprende, ma Hazanavicius ha comunque aggiunto molto al suo film (che dura 112 minuti contro i 92 minuti dell’altro) dal momento che l’atto centrale, quello della pre-produzione dello show, è quasi tutto nuovo con approfondimenti e differenti dinamiche tra personaggi.

Cut! Zombi contro Zombi è stato presentato fuori concorso alla 75ª edizione del Festival di Cannes e inserito nella sezione Best Of della 17ª Festa del Cinema di Roma e uscirà al cinema distribuito da Bim e Nexo Digital il 31 ottobre.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Hanno trovato un modo (molto interessante) per non realizzare il “solito” remake.
  • Fa ridere di gusto.
  • Cast ottimo.
  • Segue abbastanza fedelmente la struttura del film originale giapponese quindi, per chi avesse già visto quello, qui non c’è nessuna sorpresa.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Cut! Zombi contro Zombi, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

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