Drink da paura: The Devil’s Advocate

La creatività nel mondo dei drink travalica qualsiasi confine geografico, mentale e tematico. Drink ispirati a un amore, a un’emozione, ma anche a un oggetto, ai luoghi del cuore e a un film amato. L’ufficio stampa Carlo Dutto ci ha contattato per una divertente iniziativa che unisce il mondo dei cocktail con quel cinema di genere, a noi tanto caro.

In collaborazione con la Guida ai Migliori Cocktail Bar d’Italia, app gratuita scaricabile al link www.blueblazer.it/app, sono stati contattati alcuni dei migliori bartender italiani, donne e uomini, con l’intento di individuare un proprio, personale, film del cuore cui ispirarsi. Ne sono scaturite decine e decine di drink, ispirati a filmografie delle più disparate, dai classici Via col Vento ai neo-classici firmati Quentin Tarantino. Con tanti registi anche italiani al centro dell’ispirazione, da Giuseppe Tornatore a Gabriele Mainetti, passando per David Lynch e il suo Mulholland Drive, dai film romantici a Mad Max, passando per i cinecomics come Avengers: Endgame fino ai film più recenti come Hammamet. Film che hanno ispirato l’uso di tutti gli ingredienti presenti nel mercato, ricette coniugate con cognac, tequila, whisky scozzese, irlandese, bourbon americani del Kentucky, vermouth piemontese, gin inglesi, romani e toscani, amari e bitter, ma anche vodka, ginger beer e limoncello, per una nuova ‘geografia cinematografica del bere di qualità’. Preparazioni semplici e meno semplici, da gustare nei loro ingredienti di qualità, ricette create ad hoc da bartender cinefili, per sperimentare sé stessi dietro il bancone con un occhio al Grande Cinema.

Per noi di DarksideCienema, che ci nutriamo principalmente di cinema di genere, spesso horror, sono stati dedicati drink ispirati a questo immaginario più fantastico e terrorizzante.

Buona lettura e ricordate sempre di bere di qualità e sempre in maniera responsabile.

Drink #5: THE DEVIL’S ADVOCATE

(ispirato al film “L’Avvocato del Diavolo”, di Taylor Hackford, 1997)

BARMAN: Marco Riccetti, head bartender dell’Inside Restaurant & Cocktail Bar di Torino

INGREDIENTI:

4.5 cl rum Don Papa

2.5 cl liquore alla mela

3 dashes Peychaud’s Bitters

3 drop tabasco

1 cl sugar syrup

Bicchiere: vintage

Garnish: mela essiccata, peperoncino e ciuffo di menta

PREPARAZIONE:

Con la tecnica dello Stir&Strain, versare il tutto nel bicchiere vintage, Old Fashioned (Stile Sazerac) e aggiungere come guarnizione mela essiccata, peperoncino e un ciuffo di menta.

ISPIRAZIONE:

L’ispirazione nasce dal concetto della tentazione dell’inganno, presenti nel film: tutta la vicenda e la narrazione si evolvono in maniera fluida e calcolata, a quanto sembra. Fino ad arrivare al momento in cui il Diavolo svela le proprie carte al suo avvocato, nonchè suo figlio. Facendogli capire le sue intenzioni, l’avvocato si appella al libero arbitrio per ribaltare la situazione. Quindi si scopre che era tutto un “Sogno”, ma che in realtà si tramuta nuovamente in un volere orchestrato dal Diavolo per ottenere ciò che vuole. Il concetto dell’inganno è quindi alla base di questo drink, un twist su un grande classico, come il Sazerac. Questo viene servito in un bicchiere senza ghiaccio, facendolo sembrare un classico bicchiere di whiskey, ma che in realtà non è. E con lo stesso principio il drink gioca con l’inganno di un rum invecchiato, in questo caso il rum filippino Don Papa. Il tutto unito al gusto dolce e ammaliante della vanillina, alla parte tentatrice del liquore alla mela, al retrogusto amaro del bitter aromatico, e alla speziatura e piccantezza del tabasco. Tutte caratteristiche dello stile ammaliante e pungente del Diavolo, che fa leva sull’Ego dell’avvocato, puntando alla sua superbia, uno dei Sette Vizi Capitali.

Marco Riccetti, head bartender dell’Inside Restaurant & Cocktail Bar di Torino

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