La quattordicesima domenica del tempo ordinario: disponibile in DVD l’ultimo film di Pupi Avati con Lodo Guenzi ed Edwige Fenech

Con oltre quaranta film alle spalle, Pupi Avati continua inarrestabile il suo percorso cinematografico alternando esoterici film di genere ad agrodolci racconti di vita dal forte carattere autobiografico. E così, dopo il successo ottenuto con l’anomalo Dante (opera tanto affascinante quanto difficile da mettere a fuoco, visto l’originale modo in cui il biopic storico dialoga con il genere horror), Avati torna alla regia di un film più piccolo e dichiaratamente autobiografico: La quattordicesima domenica del tempo ordinario. Utilizzando un cast che sa alternare con molta intelligenza giovani talenti dell’attuale panorama cinematografico a vecchie glorie del nostro cinema, Pupi Avati imbastisce un racconto nostalgico che omaggia la sua Bologna degli anni ’70 così come certe dinamiche squisitamente personali che non tardano a strizzare l’occhio alla sua vita matrimoniale. Un’opera così tanto personale che, molto probabilmente, avrebbe necessitato di una lavorazione più attenta e concentrata (il film, d’altronde, è uscito nelle nostre sale solo otto mesi dopo Dante e questo lascia intendere una lavorazione quasi in simultanea).

La quattordicesima domenica del tempo ordinario è da poche settimane disponibile in DVD grazie a Vision Distribution, Minerva Pictures e ai canali distributivi di CG Entertainment.

Di cosa parla La quattordicesima domenica del tempo ordinario.

Movendosi su due piani temporali ben distinti, passato e presente, la narrazione ci catapulta all’istante nella Bologna degli anni ’70, un luogo e un periodo storico in cui – come l’autore ci tiene a ricordare – le cose che sognavi davvero, alla fine riuscivano ad accadere. Qui stanno vivendo la loro giovinezza tre cari amici: Marzio (Lodo Guenzi), Samuele (Nick Russo) e Sandra (Camilla Circolo). Pieni di speranze, i due ragazzi sognano di mettere in piedi una band musicale mentre Sandra vorrebbe diventare una famosa indossatrice di abiti pregiati. Tra sogni e disavventure, amori e sofferenze, in una quattordicesima domenica del tempo ordinario Marzio e Sandra decidono di sposarsi. Qualche tempo dopo il loro matrimonio, Marzio e Samuele incidono la loro unica canzone che si intitola proprio “La quattordicesima domenica del tempo ordinario”. 35 anni dopo, Marzio (che adesso ha il volto di Gabriele Lavia) è ancora un cantate sognatore che non ha mai abbracciato il successo sperato e le scelte fatte nella vita lo hanno condotto a prendere le distanze sia dall’amico Samuele (Massimo Lopez) che dalla moglie Sandra (Edwige Fenech). Cosa è andato storto nelle loro vite? Cosa ha infranto tutti i loro sogni?

Un giudizio critico.

Come ha più volte sottolineato lo stesso Avati, in occasione dell’uscita del film, è proprio in una quattordicesima domenica del tempo ordinario che lui ha sposato sua moglie Amelia Turri. Ecco, basta solamente questo dato per capire quanto di profondamente autobiografico ci sia in questo piccolo film. Se poi sommiamo quest’informazione alla squisita poetica avatiana, ovvero quella di un autore che continua a parlare della sua Bologna in modo così favolistico e incantato, va da sé la conclusione che dietro La quattordicesima domenica del tempo ordinario c’è l’irrefrenabile volontà di un uomo di mettere a nudo il proprio vissuto e la propria intimità. Ma anche il bisogno di riflettere umanamente sulla sua carriera (tanto cinematografica quanto legata al suo passato da musicista) così come sui suoi più cari affetti.

Dunque, non sbaglieremmo di certo nel considerare La quattordicesima domenica del tempo ordinario un film importante nella filmografia di Pupi Avati e, proprio per questo, siamo fermamente convinti che avrebbe dovuto lavorarlo in modo differente. Perché al film il cuore non manca. Ciò che invece viene meno è la cura formale del tutto.

Se c’è un dato di fatto – e di questo ce ne dispiacciamo moltissimo – è che la più recente filmografia di Pupi Avati (da Il signor Diavolo in poi, se proprio vogliamo individuare un punto d’inizio) è caratterizzata da una certa povertà nella messa in scena. Una povertà che si rivela, in modo più specifico, in una fotografia non proprio bellissima e in una gestione degli effetti speciali piuttosto dozzinale (parliamo di vfx). Ogni cosa sembra suggerirci che, avvicinatosi ormai ai titoli di coda della propria vita (come lo stesso Avati dice), è più importante raccontare le storie piuttosto che lavorarle nel giusto modo. Come se ci volesse dire che ormai non c’è più tempo per il perfezionismo, occorre solo sparare le ultime cartucce rimaste in canna.

Pur volendo capire questo cinico ragionamento, dispiace vedere questa sciatteria applicata a molti dei suoi ultimi film. Perché Avati, al contrario, è sempre stato un autore molto attento e coerente sia verso le storie raccontate che nei confronti della messa in scena (in alcuni casi, elegantissima).

La quattordicesima domenica del tempo ordinario sembra essere un film un po’ approssimativo su tutto, come se fosse stato girato nei ritagli di tempo e mentre si era impegnati a fare qualcosa di più importante (Dante?). La scrittura è poco agile, lo sguardo su tutto è fortemente televisivo, la fotografia è schiacciata da una discutibile color correction e possiamo assistere ad alcuni dei più brutti green-screen dell’epoca moderna.

Peccato. Davvero peccato. Perché poi, fra le righe, resta quella nostalgia agrodolce che caratterizza tutta la filmografia di Pupi Avati. Un autore che sembra non riconoscersi nell’epoca moderna, il cui cuore batte ancora per i ricordi di gioventù, e che spera – forse come tutti – che dopo questa vita possa esserci un aldilà in cui i ricordi di quando era giovane possano tornare ad essere presente.

L’edizione DVD di La quattordicesima domenica del tempo ordinario.

Vision Distribution e Minerva Pictures si servono dei fidati canali distributivi di CG Entertainment per portare in home video – solamente in edizione DVD, purtroppo – La quattordicesima domenica del tempo ordinario.

Quello messo sul mercato da CG è un DVD che punta abbastanza chiaramente all’essenzialità e perciò quello che dobbiamo aspettarci è un reparto tecnico piuttosto nella norma ed una sezione di contenuti extra abbastanza addomesticata.

Sul versante tecnico il Digital Versatile Disc in questione fa quello che può. Il quadro video, pur essendo sufficientemente nitido, non si mostra troppo attento alla qualità del dettaglio visivo mentre il reparto sonoro convince maggiormente grazie ad un ascolto piuttosto pieno e squillante offerto sia in Dolby Digital 5.1 che 2.0. È previsto, inoltre, anche l’ascolto in audiodescrizione. Tra i contenuti speciali, invece, troviamo un backstage di 7 minuti che alterna sguardi sul set all’intervista ai due fratelli Avati: Pupi e Antonio.

Giuliano Giacomelli

LA QUATTORDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO di Pupi Avati

Label: Vision Distribution, Minerva Pictures, CG Entertainment

Formato: DVD

Video: 16/9  1.78:1

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1, Italiano Dolby Digital 2.0, Audiodescrizione

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: Backstage

Puoi acquistare il DVD di La quattordicesima domenica del tempo ordinario cliccando su questo link.

VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.