Mimì – Il principe delle tenebre, la recensione

Ma lo sapete che, secondo una recente teoria, a Napoli ci sarebbe la tomba di Dracula? Si, proprio quel Dracula che ha ispirato Bram Stoker nella stesura del celeberrimo romanzo, quel principe e abile stratega rumeno che rispondeva al nome di Vlad III di Valacchia. Questa teoria risale al 2014 ed è stata supportata dall’Università di Tallinn, in Estonia, e si basa sulle incisioni che sono state ritrovate sul sepolcro del Conte Matteo Ferrillo, custodita nella chiesa di Santa Maria la Nova, nei pressi di Piazza Bovio, nel centro di Napoli. Ve la faccio breve: Dracula non sarebbe morto in battaglia, ma preso prigioniero dai turchi e poi riscattato dalla figlia Maria Balsa, che in quegli anni era rifugiata a Napoli e sposata con il più giovane dei Ferrillo; la donna fece poi tumulare il padre nel sepolcro del suocero, lasciando degli indizi sull’incisione centrale che riconducessero ai simboli della famiglia e dell’Ordine del Drago.

Partendo proprio da questa suggestiva ipotesi, ancora discussa da storici ed esperti, Brando De Sica ha costruito il suo esordio ufficiale alla regia di un lungometraggio, l’horror Mimì – Il principe delle tenebre.

Mimì è un adolescente orfano che soffre dalla nascita di un gravissimo dismorfismo dei piedi e per questo è sempre stato oggetto di scherno da parte dei coetanei e perfino delle suore che l’hanno allevato, accusandolo di essere la testimonianza dell’intervento del Diavolo. Ora Mimì lavora come pizzaiolo nel ristorante di Nando, che si prende cura di lui come un padre. Quando Mimì incontra Carmilla, una coetanea dal look goth appassionata di vampiri, scatta qualcosa in lui e per la prima volta si sente preso in considerazione da una ragazza. Carmilla comincia a convincersi che gli strani piedi di Mimì siano un chiaro segnale che lui sia speciale, forse un vampiro; ma quando la ragazza scompare nel nulla a causa delle sue frequentazioni con il figlio di un boss della malavita, Mimì interviene cercando di far fruttare la sua oscura natura.

Che il figlio di Christian De Sica, nonché nipote del grande Vittorio, fosse un appassionato di film horror era già noto da diverse interviste rilasciate in passato e dall’aiuto che Brando ha dato a suo padre nella realizzazione della pregevole fanta-commedia Sono solo fantasmi. Ma con Mimì – Il principe delle tenebre, il giovane De Sica ci stupisce davvero: non solo realizza un coming-of-age in salsa vampiresca, ma anche un bellissimo horror d’autore che si innalza qualitativamente al di sopra di ogni recente tentativo italiano di affrontare il genere.

Di base, possiamo dire che Mimì – Il principe delle tenebre è come se Martin – Wampyr (di George Romero) fosse diretto da Álex de la Iglesia, quindi un film sui vampiri che affronta il tema in modo “realistico” ma con uno stile sopra le righe come quello che caratterizza il regista spagnolo. Il vampirismo in Mimì – Il principe delle tenebre è infatti solo supposto, una teoria che echeggia nella mente della fissata Carmilla (si, come la vampira di Le Fanu) e che comincia ad affascinare lo stesso protagonista. De Sica, che ha anche scritto il film insieme a Ugo Chiti (Dogman, La stranezza) e Irene Pollini Giolai (La timidezza delle chiome), conduce intelligentemente la storia sul filo del dubbio che il buon Mimì qualche influenza vampiresca ce l’abbia davvero e lascia questo aspetto sullo sfondo mentre si interessa al rapporto tra i due ragazzi.

Mimì, interpretato dal fenomenale Domenico Cuomo (L’amica geniale, Mare fuori), è strano per natura, una stranezza che ha accettato ma che purtroppo lo perseguita attraverso l’ignoranza delle persone, come il bulletto Bastianello (Giuseppe Brunetti); ma c’è chi gli vuole bene, chi lo fa sentire normale, come il padre adottivo interpretato da Mimmo Borrelli (Gomorra – La serie) e la trans amica/amante Giusi interpretata da Abril Zamora (La vita davanti a sé). Finché non arriva Carmilla, che ha il volto della vampiretta del cinema italiano Sara Ciocca (Una famiglia mostruosa, Nina dei lupi), strana anche lei ma per scelta, che riesce a far sentire normale Mimì non perché “ignora” la sua particolarità, ma anzi la esalta a pregio. E se è vero che la bellezza è negli occhi di chi guarda, Mimì e Carmilla sono bellissimi l’uno per l’altra.

Il rapporto tra i due personaggi è gestito molto bene e lontano dalle stucchevolezze di molti coming of age sentimentali, sia dal punto di vista della scrittura che dell’interpretazione dei due bravissimi attori. Ma in Mimì – Il principe delle tenebre non c’è solo romanticismo e storie d’adolescenti introversi, ma c’è l’orrore e il sangue che deflagrano nella seconda metà del film, proprio quando lo spettatore viene condotto al cospetto della tomba di Dracula. Tra incubi vampireschi con inquietantissime creature della notte e l’esplosione di violenza vendicativa del terzo atto, Mimì – Il principe delle tenebre si trasforma in un horror a tutti gli effetti, di quelli belli tosti e cruenti che sanno lasciare il segno, cita con eleganza Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci e arriva a un epilogo perfino poetico, toccante e surreale capace di riempire il cuore di ogni appassionato di incubi su celluloide.

Brando De Sica vince e convince portando a segno un traguardo per nulla scontato e realizzando uno dei migliori horror italiani degli ultimi vent’anni. Ora anche l’Italia ha il suo Dracula cinematografico, fa il pizzaiolo a Napoli ed è un romanticone!

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Una storia appassionante, originale e con personaggi ben caratterizzati.
  • I due attori protagonisti Domenico Cuomo e Sara Ciocca, ma un po’ tutti sono bravi.
  • Come trasporta il mito del vampiro in Italia.
  • Qualche didascalismo nella spiegazione del vampirismo e nella descrizione della Napoli piccolo-criminale.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: +1 (da 1 voto)
Mimì - Il principe delle tenebre, la recensione, 7.5 out of 10 based on 2 ratings

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.