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Mimì – Il principe delle tenebre, la recensione
Ma lo sapete che, secondo una recente teoria, a Napoli ci sarebbe la tomba di Dracula? Si, proprio quel Dracula che ha ispirato Bram Stoker nella stesura del celeberrimo romanzo, quel principe e abile stratega rumeno che rispondeva al nome di Vlad III di Valacchia. Questa teoria risale al 2014 ed è stata supportata dall’Università di Tallinn, in Estonia, e si basa sulle incisioni che sono state ritrovate sul sepolcro del Conte Matteo Ferrillo, custodita nella chiesa di Santa Maria la Nova, nei pressi di Piazza Bovio, nel centro di Napoli. Ve la faccio breve: Dracula non sarebbe morto in battaglia, ma preso prigioniero dai turchi e poi riscattato dalla figlia Maria Balsa, che in quegli anni era rifugiata a Napoli e sposata con il più giovane dei Ferrillo; la donna fece poi tumulare il padre nel sepolcro del suocero, lasciando degli indizi sull’incisione centrale che riconducessero ai simboli della famiglia e dell’Ordine del Drago.
Partendo proprio da questa suggestiva ipotesi, ancora discussa da storici ed esperti, Brando De Sica ha costruito il suo esordio ufficiale alla regia di un lungometraggio, l’horror Mimì – Il principe delle tenebre.
Venezia80. Nina dei lupi, la recensione
Presentato in anteprima come proiezione speciale dell’edizione 2023 di Giornate degli Autori, nel primo giorno dell’80ª Mostra del Cinema di Venezia, Nina dei lupi è uno di quei rari casi – che oggi giorno sono sempre meno rari – di film italiano di genere fantastico realizzato con mezzi e attori di un certo peso.
Ma il rapporto che il cinema italiano contemporaneo ha con il genere fantastico è davvero ambiguo, quasi conflittuale. Perché se da una parte abbiamo autori come Gabriele Mainetti e Matteo Garrone con un Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out o un Il racconto dei racconti e Pinocchio a nobilitare al massimo questo magnifico universo fatto di immaginazione, dall’altra ci sono tante altre produzioni medio-alte che non ce la fanno ad emergere realmente, spesso impantanate in una logica di marketing inesistente o completamente sbagliata o, ancor peggio, da un iter realizzativo e da maestranze che non sembrano a loro agio con il genere che stanno affrontando.
Una famiglia mostruosa, la recensione
Adalberto e Luana sono due giovani innamorati. La loro storia viaggia alla velocità della luce ma quando scoprono di aspettare un figlio, entrano entrambi nel panico al pensiero di dover dare la notizia alle rispettive famiglie. Per Luana, tuttavia, il problema sembra essere più facile da affrontare dal momento che sostiene di essere orfana ma per Adalberto le cose non sono affatto così semplici. Nato in una famiglia di mostri, con un padre vampiro e una madre strega, il ragazzo sa molto bene che a casa sua gli umani non sono ben visti (se non come carne da macello). Ma ormai il danno è fatto, Luana è incinta e Adalberto non può fare altro che condurre la sua fidanzata al castello di famiglia così da presentarla ai suoi genitori, ma anche alla sorellina vampira, allo zio assemblato in laboratorio e ad una sua vecchia fiamma amica di famiglia che ha il dono dell’invisibilità.
Tutti per 1 – 1 per tutti: il regista e il cast raccontano la lavorazione del film
La sera di Natale è stato trasmesso in prima assoluta su SkyCinema ed è tutt’ora disponibile on demand su NOW Tv Tutti per 1 – 1 per tutti, il sequel de I Moschettieri del Re – La penultima missione, che nel 2018 portava Giovanni Veronesi a confrontarsi con il cappa e spada (ma dal sapore comedy) derivato dal capolavoro letterario di Alexandre Dumas. Veronesi torna dietro la macchina da presa e dirige Pierfrancesco Favino, Rocco Papaleo e Valerio Mastandrea di nuovo nei ruoli di D’Artagnan, Atos e Portos, a cui si aggiungono Margherita Buy, Giulia Michelini, Federico Ielapi, Sara Ciocca e Giulio Scarpati, che abbiamo incontrato in conferenza stampa.