Oscar 2016: tutti i vincitori e resoconto della serata

Si è svolta questa notte, tra il 28 e il 29 febbraio, l’88^ cerimonia di premiazione degli Academy Awards, i cosiddetti Oscar, che hanno riempito di emozioni il Dolby Theatre di Los Angeles.

L’infinito pre-show sul red carpet ha introdotto a una cerimonia molto veloce che ha visto il trionfo un po’ inaspettato di un film di genere, il magnifico Mad Max: Fury Road, che con i 6 premi vinti è stato il vero film rappresentativo dell’edizione 2016 degli Oscar. Per il resto molte premiazioni sono andate esattamente come tutti prevedevano, su tutte l’Oscar come miglior attore protagonista a Leonardo Di Caprio per The Revenant e quello per migliore colonna sonora a Ennio Morricone per The Hateful Eight. Ma la statuetta inaspettata, che ha anche deluso un po’ tutti, è stata proprio quella per miglior film, portata a casa da Il caso Spotlight, che vince due premi aggiudicandosi anche miglior sceneggiatura originale.  

La cerimonia è stata condotta dal comico e attore Chris Rock ed è stata gestita in maniera tale che la polemica sulla mancanza di quote nere, sollevata da alcune personalità dello spettacolo e che ha portato perfino al boicottaggio di qualcuno, rimanesse sempre al centro della serata. Dopo un monologo di apertura del presentatore, lucidissimo e tagliente che sottolineava come in passato polemiche del genere non venissero sollevate perché gli afroamericani erano impegnati a difendere i loro diritti in lotte ben più importanti, le fin troppo numerose gag riguardanti il metaforico scontro bianchi/neri arriva a saturazione e se il video con le parodie dei film candidati al premio più importante fa comunque ridere, tutto il resto diventa portatore di un umorismo stantio e fiacco, come sicuramente sotto tono è stata la conduzione di Rock.

Potete vedere il monologo introduttivo di Chris Rock qui sotto.

E di seguito il video con le parodie.

Le premiazioni sono iniziate con i premi per la sceneggiatura, che hanno visto trionfare Il caso Spotlight (miglior sceneggiatura originale) e La grande scommessa (miglior sceneggiatura non originale). Il premio per migliore attrice non protagonista è stato vinto da Alicia Vikander per la sua interpretazione in The Danish Girl, una vittoria sicuramente meritata che però vedeva concorrere altre meritevolissime sfidanti, come Kate Winslet per Steve Jobs e Jennifer Jason-Leigh per The Hateful Eight.

Da questo momento, con l’annuncio delle vittorie per le nomination tecniche, è un trionfo per Mad Max: Fury Road. L’eccezionale action movie di George Miller è il vero vincitore di questa edizione con ben 6 statuette, guadagnate nelle categorie: migliori costumi, miglior scenografia, miglior trucco e parrucco, miglior montaggio, miglior montaggio sonoro e migliori effetti sonori. Gli unici a rubargli la statuetta sono stati The Revenant, che ha guadagnato l’Oscar per la fotografia, e gli effetti speciali visivi, andato inaspettatamente al piccolo film di Alex Garland Ex_Machina.

La statuetta per il film d’animazione va, molto prevedibilmente, a Inside Out, che – diciamo – aveva lotta facile, mentre il miglior attore non protagonista risulta Mark Rylance per Il ponte delle spie, un meritatissimo Oscar che in molti invece già attribuivano a Sylvester Stallone per Creed e un po’ dispiace che il sempre grande Rocky Balboa non sia riuscito a guadagnare il premio, alla seconda candidatura per lo stesso ruolo (la prima fu per il primo capitolo della saga di Rocky nel 1977), se non altro per una carriera costellata di personaggi e film che sono entrati nell’immaginario collettivo. Non escludiamo, dunque, in futuro, un Oscar alla carriera per Sly.

Il premio per il documentario va a Amy, sulla cantante Amy Winehouse, e il miglior film straniero all’ungherese Il figlio di Saul. E passiamo alla colonna sonora, dove a sbaragliare la concorrenza c’è Ennio Morricone, che grazie a The Hateful Eight riesce a guadagnare il suo primo Oscar per un film, dopo aver ricevuto quello alla carriera nel 2007. Il Maestro è vistosamente commosso, fa il suo discorso in italiano, tradotto da suo figlio, e ringrazia, oltre alla moglie presente in sala, il suo concorrente John Williams, che gareggiava con la colonna sonora del settimo Star Wars.

La migliore canzone originale risulta Writing’s On the Wall di Sam Smith per SPECTRE.

E passiamo ai premi più ambiti. La miglior regia va per il secondo anno consecutivo a Alejandro Gonzales Inarritu, che scalza il favorito George Millier per The Revenant. La migliore attrice protagonista risulta essere la bravissima Brie Larson per Room, mentre l’attore è Leonardo Di Caprio per The Revenant, andando così a soddisfare i tanti fan dell’attore e chiudendo un tormentone che ormai andava avanti da anni sulla presunta “sfiga” agli Academy del protagonista di Titanic. Ecco il suo articolatissimo discorso di ringraziamento.

Rimane il miglior film, andato un po’ a sorpresa a Il caso Spotlight, un premio probabilmente consegnato più per l’argomento spinoso e attuale che tratta che per reali meriti artistici, rientrando pienamente nell’ottica dell’accontentare tutti che negli ultimi anni pare abbia fagocitato gli Academy.

I grandi esclusi di questa edizione? The Martian – Sopravvissuto, 7 candidature e nessun premio, Carol su 6 candidature non prende nulla, così come Star Wars (5 candidature), Brooklyn (3 candidature) e Steve Jobs (2 candidature). Il ponte delle spie, invece, su 6 candidature guadagna solo una statuetta, La grande scommessa su 5 solo 1 e anche The Hateful Eight su 3 ne porta via 1.

Ecco tutti i premi nel dettaglio (in grassetto i vincitori).

Migliore sceneggiatura originale

  • Matt Charman, Ethan Coen e Joel Coen – Il ponte delle spie (Bridge of Spies)
  • Alex Garland – Ex Machina
  • Josh Cooley, Ronnie del Carmen, Pete Docter e Meg LeFauve – Inside Out
  • Tom McCarthy e Josh Singer – Il caso Spotlight (Spotlight)
  • Andrea Berloff, Jonathan Herman, S. Leight Savidge e Alan Wenkus – Straight Outta Compton

Migliore sceneggiatura non originale

  • Charles Randolph e Adam McKay – La grande scommessa (The Big Short)
  • Nick Hornby  Brooklyn’
  • Phyllis Nagy – Carol
  • Drew Goddard – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
  • Emma Donoghue – Room

Miglior attrice non protagonista

  • Jennifer Jason Leigh – The Hateful Eight
  • Rooney Mara – Carol
  • Rachel McAdams – Il caso Spotlight (Spotlight)
  • Alicia Vikander – The Danish Girl
  • Kate Winslet – Steve Jobs

Migliori costumi

  • Sandy Powell – Carol
  • Sandy Powell – Cenerentola (Cinderella)
  • Paco Delgado – The Danish Girl
  • Jenny Beavan – Mad Max: Fury Road
  • Jacqueline West – Revenant – Redivivo (The Revenant)

Miglior scenografia

  • Rena DeAngelo, Bernhard Henrich e Adam Stockhausen – Il ponte delle spie (Bridge of Spies)
  • Michael Standish e Eve Stewart – The Danish Girl
  • Colin Gibson e Lisa Thompson – Mad Max: Fury Road
  • Celia Bobak e Arthur Max – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
  • Jack Fisk e Hamish Purdy – Revenant – Redivivo (The Revenant)

Miglior trucco e acconciatura

  • Lesley Vanderwalt, Elka Wardega e Damian Martin – Mad Max: Fury Road
  • Love Larson e Eva Von Bahr – Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve (Hundraåringen som klev ut genom fönstret och försvann)
  • Sian Grigg, Duncan Jarman e Robert A. Pandini – Revenant – Redivivo (The Revenant)

Miglior fotografia

  • Ed Lachman – Carol
  • Robert Richardson – The Hateful Eight
  • John Seale – Mad Max: Fury Road
  • Emmanuel Lubezki – Revenant – Redivivo (The Revenant)
  • Roger Deakins – Sicario

Miglior montaggio

  • Hank Corwin – La grande scommessa (The Big Short)
  • Margaret Sixel – Mad Max: Fury Road
  • Stephen Mirrione – Revenant – Redivivo (The Revenant)
  • Tom McArdle – Il caso Spotlight (Spotlight)
  • Maryann Brandon e Mary Jo Markey – Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens)

Miglior montaggio sonoro

  • Mark Mangini e David White – Mad Max: Fury Road
  • Alan Robert Murray – Sicario
  • Matthew Wood e David Acord – Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens)
  • Oliver Tarney – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
  • Martin Hernandez e Lon Bender – Revenant – Redivivo (The Revenant)

Miglior sonoro

  • Andy Nelson, Gary Rydstrom e Drew Kunin – Il ponte delle spie (Bridge of Spies)
  • Chris Jenkins, Gregg Rudloff e Ben Osmo – Mad Max: Fury Road
  • Andy Nelson, Christopher Scarabosio e Stuart Wilson – Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens)
  • Paul Massey, Mark Taylor e Mac Ruth – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
  • Jon Taylor, Frank A. Montaño, Randy Thom e Chris Duesterdiek – Revenant – Redivivo (The Revenant)

Migliori effetti speciali

  • Mark Williams Ardington, Sara Bennett, Paul Norris e Andrew Whitehurst – Ex Machina
  • Andrew Jackson, Dan Oliver, Andy Williams e Tom Wood – Mad Max: Fury Road
  • Anders Langlands, Chris Lawrence, Richard Stammers e Steven Warner – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
  • Richard McBride, Matt Shumway, Jason Smith e Cameron Waldbauer – Revenant – Redivivo (The Revenant)
  • Chris Corbould, Roger Guyett, Paul Kavanagh e Neal Scanlan – Star Wars: Il risveglio della Forza(Star Wars: The Force Awakens)

Miglior cortometraggio d’animazione

  • Bear Story, regia di Gabriel Osorio Vargas
  • Prologue, regia di Richard Williams
  • Sanjay’s super team, regia di Sanjay Patel
  • We can’t live without cosmos, regia di Konstantin Bronzit
  • World of tomorrow, regia di Don Hertzfeldt

Miglior film d’animazione

  • Anomalisa, regia di Charlie Kaufman e Duke Johnson
  • Il bambino che scoprì il mondo (Boy & The World), regia di Alê Abreu
  • Inside Out, regia di Pete Docter e Ronnie del Carmen
  • Shaun, vita da pecora – Il film (Shaun the Sheep Movie), regia di Mark Burton e Richard Starzak
  • Quando c’era Marnie (思い出のマーニー Omoide no Mānī?), regia di Hiromasa Yonebayashi

Miglior attore non protagonista

  • Christian Bale – La grande scommessa (The Big Short)
  • Tom Hardy – Revenant – Redivivo (The Revenant)
  • Mark Ruffalo – Il caso Spotlight (Spotlight)
  • Mark Rylance – Il ponte delle spie (Bridge of Spies)
  • Sylvester Stallone – Creed – Nato per combattere (Creed)

Miglior cortometraggio documentario

  • Body Team 12 – regia di David Darg e Bryn Mooser
  • Chau, Beyond The Lines – regia di Courtney Marsh e Jerry France
  • Claude Lenzmann: Spectres Of The Shoah – regia di Adam Benzine
  • A Girl In The River: The Price Of Foregiveness – regia di Sharmeen Obaid-Chinoy
  • Last Dat Of Freedom – regia di Dee Hibert e Jones Nomi Talisman

Miglior documentario

  • Amy, regia di Asif Kapadia
  • Cartel land, regia di Matthew Heineman
  • The Look of Silence, regia di Joshua Oppenheimer
  • What happened, miss Simone?, regia di Liz Garbus
  • Winter on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom, regia di Evgeny Afineevsky

Miglior cortometraggio

  • Ave Maria, regia di Basil Khalil
  • Day one, regia di Henry Huges
  • Everything will be ok, regia di Patrick Vollrath
  • Shock, regia di Jamie Donoughue
  • Stutterer, regia di Benjamin Cleary e Serena Armitage

Miglior film straniero

  • El abrazo de la serpiente, regia di Ciro Guerra (Colombia)
  • Mustang, regia di Deniz Gamze Ergüven (Francia)
  • Il figlio di Saul (Saul fia), regia di László Nemes (Ungheria)
  • Theeb, regia di Naji Abu Nowar (Giordania)
  • A War, regia di Tobias Lindholm (Danimarca)

Miglior colonna sonora

  • Thomas Newman – Il ponte delle spie (Bridge Of Spies)
  • Carter Burwell – Carol
  • Ennio Morricone – The Hateful Eight
  • Jóhann Jóhannsson – Sicario
  • John Williams – Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens)

Miglior canzone

  • Earned It (Abel Tesfaye, Ahmad Balshe, Jason Daheala Quenneville e Stephan Moccio) –Cinquanta sfumature di grigio (Fifty Shades of Grey)
  • Manta Ray (J. Ralph e Antony Hegarty) – Racing Extinction
  • Simple Song #3 (David Lang) – Youth – La giovinezza (Youth)
  • Til It Happens to You (Diane Warren e Lady Gaga) – The Hunting Ground
  • Writing’s on the Wall (Jimmy Napes e Sam Smith) – Spectre

Miglior regia

  • Lenny Abrahamson – Room
  • Alejandro González Iñárritu – Revenant – Redivivo (The Revenant)
  • Tom McCarthy – Il caso Spotlight (Spotlight)
  • Adam McKay – La grande scommessa (The Big Short)
  • George Miller – Mad Max: Fury Road

Miglior attrice protagonista

  • Cate Blanchett – Carol
  • Brie Larson  Room
  • Jennifer Lawrence – Joy
  • Charlotte Rampling – 45 anni (45 Years)
  • Saoirse Ronan – Brooklyn

Miglior attore protagonista

  • Bryan Cranston – L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo (Trumbo)
  • Matt Damon – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
  • Leonardo DiCaprio – Revenant – Redivivo (The Revenant)
  • Michael Fassbender – Steve Jobs
  • Eddie Redmayne – The Danish Girl

Miglior film

  • La grande scommessa (The Big Short), regia di Adam McKay
  • Il ponte delle spie (Bridge of Spies), regia di Steven Spielberg
  • Brooklyn, regia di John Crowley
  • Mad Max: Fury Road, regia di George Miller
  • Sopravvissuto – The Martian (The Martian), regia di Ridley Scott
  • Revenant – Redivivo (The Revenant), regia di Alejandro González Iñárritu
  • Room, regia di Lenny Abrahamson
  • Il caso Spotlight (Spotlight), regia di Tom McCarthy

Roberto Giacomelli

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