Archivio tag: horrorside

Countdown, la recensione

Memento mori, ovvero ricordati che devi morire, recitava un’antica locuzione latina utilizzata per lo più per ridimensionare l’entusiasmo dei generali vittoriosi in rientro da una guerra. Rielaborata in chiave comica da un noto sketch del grande Massimo Troisi, il memento mori è poi stato spesso al centro di fantasiosi concept per film horror di nuova generazione: leitmotiv dell’indimenticabile saga Final Destination – che vedeva al centro del racconto proprio la difficoltà, se non impossibilità, di sottrarsi alla morte – e punto di partenza (e arrivo) di The Ring, dove a scandire le lenta venuta della Triste Mietitrice è un conto alla rovescia di 7 giorni. Un countdown verso il momento della morte è anche l’idea primaria del film d’esordio di Justin Dec che si intitola, appunto, Countdown e arriva nei cinema italiani dal 21 novembre distribuito da Eagle Pictures.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Influenze maligne, la recensione

Se nell’ultimo periodo in Italia si sta registrando un piacevole e tanto atteso risveglio del cinema di genere, in particolare l’horror (basti pensare ai recenti Il signor diavolo di Pupi Avati e The Nest di Roberto De Feo), in altri paesi europei questo processo è in atto da anni e con ottimi risultati. Su tutti spicca la Spagna la cui cinematografia vanta in generale un panorama ampio con prodotti di qualsiasi tipo, dal cinema d’autore agli horror passando per gli action movie, e tanti giovani registi che stanno caratterizzando in positivo questa nouvelle vague del terrore (Jaume Balaguerò, Paco Plaza e Alex de la Iglesia solo per citarne alcuni). A questa schiera si aggiunge adesso anche Denis Rovira Van Boekholt, giovane autore iberico emergente il quale, dopo alcuni cortometraggi interessanti, timbra il suo esordio alla regia con una produzione Netflix dal titolo Influenze maligne.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Benvenuti a Zombieland, la recensione

In un mondo distrutto da un’epidemia che ha trasformato in zombi gran parte della popolazione, lo studente universitario Columbus è in viaggio verso la sua città natale con la speranza che i suoi familiari siano sopravvissuti alla catastrofe. Columbus è tra i pochi ad essersi salvati perché segue in modo ferreo una serie di regole che si è autoimposto per sopravvivere agli zombi. Un giorno incontra sulla sua strada Tallahassee, uno yankee rozzo e sboccato che è il suo esatto contrario. Insieme continuano il viaggio alla ricerca di sopravvissuti finché si imbattono in Wichita e Little Rock, due sorelle in difficoltà che invece si rivelano delle subdole ladre dirette verso un luna park in California, che si dice tra i pochi sfuggiti alla catastrofe.

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All the Boys Love Mandy Lane, la recensione

Mandy Lane è la ragazza più desiderata della scuola, una biondina risoluta che fa cadere ai suoi piedi tutti i maschi del liceo, pronti a fare follie per lei, perfino uccidersi. Un giorno Mandy viene invitata da Red a passare un weekend nel suo ranch insieme ai suoi amici, aventi tutti l’unico obiettivo di conquistare la ragazza. Mandy accetta. Dopo una prima giornata passata tra bagni nel lago, alcool, droghe e sesso, i ragazzi dovranno scontrarsi con un misterioso assassino intenzionato a decimarli con l’obiettivo di arrivare a lei, oggetto del desiderio di molti: Mandy Lane.

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I’ll Take Your Dead, la recensione

A dispetto di quanto possa pensare il grande pubblico, la scena horror americana vede al suo interno numerose produzioni indipendenti o a basso costo, che però in Italia giungono con il contagocce a causa di una distribuzione che privilegia quasi sempre prodotti commerciali per il grande pubblico e le solite case di produzione ormai dominanti (la BlumHouse su tutte). All’interno di questo mare magnum di nomi e titoli reperibili oltreoceano, troviamo anche Chad Archibald, regista e produttore canadese conosciuto ai più per far parte del team che ha partorito titoli come i due modesti Antisocial e il decisamente più brillante Let Her Out. Un andamento altalenante di risultati riscontrabile anche nella sua produzione dietro la macchina da presa in quanto Archibald, dopo alcune pellicole anonime e il convincente per metà The Heretics, torna alla regia con risultati più che discreti con un nuovo film dal titolo I’ll Take Your Dead.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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