Archivio tag: luis tosar

Una donna chiamata Maixabel, la recensione

Per apprezzare Una donna chiamata Maixabel è necessario conoscerne il background storico, il che non è scontato per un pubblico italiano, quindi inizierò con una piccola spiegazione che può essere utile a chi si avvicina alla pellicola.

L’ETA è stata un’organizzazione armata che per cinquant’anni ha rivendicato in Spagna l’indipendenza politica del territorio basco, impiegando metodi terroristici e mietendo più di 800 vittime, la cui minaccia è cessata completamente solo nel 2018.  Per certi versi, anche se la posta in gioco era diversa, a un italiano può ricordare ciò che accadde nel nostro territorio negli Anni di Piombo ed è la sensazione di déjà vu che in qualche modo restituisce anche la visione del film. Del resto, il terrorismo in sé può avere mille volti ma l’anima è sempre la stessa: colpire un obiettivo A attraverso la soppressione simbolica di obiettivi B, mirati o casuali, senza curarsi che questi obiettivi B siano genitori, figli, mariti, mogli di qualcuno. Persone. Il meccanismo alla base del terrorismo è quello della setta ideologica, che convince i propri seguaci nel profondo di quanto le vite umane siano tributi necessari al raggiungimento dello scopo finale.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Kill Your Friends, The Loft e Desconocido: 3 volti del thriller in Blu-ray

Le recenti uscite home video di Koch Media sono state contraddistinte dalla presenza di tre titoli capaci di trattare il thriller in tre declinazioni differenti. Una mossa indubbiamente vincente, quella della casa di distribuzione di origine tedesca, sia perché il thriller è uno di quei generi adatto a tutti i palati e a tutte le situazioni e sia perché, nello specifico, parliamo di tre film dotati di una forte personalità e di una certa qualità. Arrivano in Blu-ray disc lo stiloso Kill Your Friends, il “giallo” The loft e lo spagnolo Desconocido – Resa dei conti.

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Ma Ma – Tutto andrà bene, la recensione

Nell’estate del 2012 la Spagna si mantiene in equilibrio precario fra l’esaltazione e lo scoraggiamento, impelagata nelle secche di una serissima crisi economica, ma orgogliosa per il trionfo dei suoi ragazzi agli Europei di calcio del 2012.

Nell’estate del 2012, la vita di Magda è specularmente un saliscendi di emozioni contrastanti. Un cancro al seno, la certezza della disoccupazione, l’orgoglio per il figlio promettente calciatore, il marito andatosene chissà dove, l’amicizia con un ginecologo sui generis dalle insospettabili doti canore.

L’incontro con Arturo è di quelli che cambiano la vita. Compagni di sventura, le sofferenze terribili che colpiscono l’uomo e che inevitabilmente lo spingono verso Magda hanno un non so che di biblico, fermo restando che la penna di uno sceneggiatore ben intenzionato farebbe tranquillamente impallidire di vergogna anche lo spietatissimo Dio vendicatore dell’Antico Testamento, come dimostra inequivocabilmente  il caso in esame.

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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Desconocido – Resa dei conti, la recensione

Una scena cinematografica sana e in ottima salute sa offrire una vasta e varia gamma di scelta al pubblico attraverso la realizzazione di prodotti che vanno dalla commedia al thriller, passando per il dramma più cupo e l’horror. Concetto che calza a pennello per la scena spagnola, costellato da diversi anni da giovani registi talentuosi che hanno saputo importare dal cinema americano il gusto dell’intrattenimento e la spettacolarizzazione di ogni singolo fotogramma, senza tuttavia disperdere l’identità tradizionale del cinema iberico.

Tra i nomi più importanti basti ricordare Jaume Balaguerò, Paco Plaza, Alex De La Iglesia ai quali, da oggi, va aggiunto anche quello di Dani de la Torre. Quest’ultimo fa il suo esordio alla regia con un thriller, intitolato Desconocido – Resa dei conti, che lo impone con merito all’attenzione generale e lascia intravedere un talento ancora da sgrezzare ma comunque lampante.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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