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Yannick: La rivincita dello spettatore e L’estate di Cléo: in DVD, due facce diverse del nuovo cinema francese d’autore

In un periodo storico come questo, in cui il cinema mainstream hollywoodiano si è ritrovato a vivere una pesante crisi creativa, il cinema europeo ha avuto modo – al contrario – di farsi conoscere ed apprezzare soprattutto per un maggior coraggio nell’affrontare determinate tematiche o nello sperimentare nuove forme di linguaggi narrativi. Tra i vari Paesi europei, ormai da diversi anni, è proprio la Francia quello che sembra più smanioso di emergere per imporre la propria presenza. Nelle scorse settimane Mustang Entertainment ha portato sul nostro mercato home video due piccoli film capaci di mettere in luce due facce diverse del nuovo cinema francese autoriale. Da una parte, infatti, abbiamo lo sfrontato e irriverente Yannick: La rivincita dello spettatore, una commedia altamente sui generis scritta e diretta dall’indomabile Quentin Dupieux, mentre dall’altra parte ci aspetta il delicatissimo e struggente L’estate di Cléo diretto della talentuosa Marie Amachoukeli.

Entrambi i titoli, che si sono affacciati in sala sotto il marchio della sempre attenta e coraggiosa I Wonder Pictures, sono da poco disponibili in home video su supporto DVD.

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Venezia80. Daaaaaalì!, la recensione

Cosa succede quando il re delle commedie surreali incontra il maestro del surrealismo Salvador Dalì? Succede che ne vien fuori un film assurdo, folle e divertente come Daaaaaalì!, forse l’unico modo corretto per rappresentare il genio e la sregolatezza dell’artista spagnolo. In questo senso Daaaaaalì! è il biopic perfetto nel suo essere tutto tranne che un biopic. Il film ruota (e “ruota” è forse la parola più giusta) attorno ad una intervista che una giovane giornalista francese, ex farmacista (ma secondo il suo capo ex barista), interpretata da Anaïs Demoustier, cerca di svolgere a Salvador Dalì, cercando di contattarlo in ogni modo, tanto che lo stesso artista diventerà ossessionato a sua volta dalla “giornalista francese”.

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Mandibules – Due uomini e una mosca e Poly: il nuovo cinema francese in DVD

Il cinema francese, negli ultimi anni, ha deciso davvero di stupirci. Questo è poco ma sicuro. Ce lo confermano le produzioni più interessanti rilasciate lo scorso anno, ovvero il capolavoro di Julia Ducournau Titane e il delicatissimo La scelta di Anne di Audrey Diwan, rispettivamente Palma d’Oro al Festival di Cannes e Leone d’Oro al Festival di Venezia. Due film che da soli bastano a farci capire quando la cinematografia francese sia determinata a spiccare il volo verso un cinema coraggioso, moderno e innovativo. La Francia infatti, forse più di qualunque altro Paese, si sta mostrando vogliosa di rinnovare il proprio codice cinematografico e mettersi in gioco, coniugando meglio di altri il cinema di genere con forme autoriali piuttosto definite. Il tutto all’insegna di un cinema squisitamente internazionale. Cavalcano questo florido periodo cinematografico anche Mandibules – Due uomini e una mosca e Poly, due piccole produzione francesi passate inosservate al cinema ma adesso disponibili su supporto fisico home video (DVD) grazie ai sempre validi canali distributivi di CG Entertainment.

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Mandibules – Due uomini e una mosca, la recensione

Mandibules

Presentato fuori concorso alla 77esima edizione della Mostra dell’Arte Cinematografica di Venezia, Mandibules – Due uomini e una mosca di Quentin Dupieux, si rivela una parentesi piacevole e divertente, in un festival altrimenti contrassegnato da titoli interessanti ma con contenuti tutt’altro che leggeri.

Jean Gab (David Marsais) e Manu (Grégoire Ludig) conducono due vite sgangherate e alla giornata, raccogliendo quello che riescono dove possono. Un giorno Manu coinvolge Jean Gab in un “lavoretto facile” che necessita solo di “un’auto con un bagagliaio vuoto”, peccato che nel bagagliaio dell’auto che decide di rubare si scopre essere intrappolata una mosca gigante.

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Venezia 71. Supereroi in crisi esistenziale, la ricerca dell’urlo perfetto e il percorso autodistruttivo di un ragazzo

La 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica  di Venezia è iniziata al grido dell’Uomo Uccello, Birdman. E’ stato infatti il film diretto da Alejandro González Iñárritu ad aprire l’edizione 2014 del prestigioso Festival del Cinema di Venezia e a sfilare sul red carpet sono intervenuti Michael Keaton, Edward Norton ed Emma Stone, protagonisti di questa particolarissima opera che riflette su Hollywood e sui danni (cerebrali) che può causare in coloro che ne rimangono “vittime”. 

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