Archivio tag: Sam Reid

Le due vie del destino, la recensione

Eric (Colin Firth) è un uomo schivo e misterioso; Patti (Nicole Kidman) una donna romantica e volitiva. I due, entrambi in fuga dal passato, si incontrano per caso, su un treno, ed è subito amore. Ma i treni, per Eric, rappresentano molto di più di quanto Patti possa immaginare; ella capisce ben presto che i ricordi dell’uomo che ama sono troppo umilianti per essere condivisi e troppo dolorosi per riuscire a conviverci. La donna, per sperare che Eric si liberi una volta per tutte dei fantasmi che assillano le sue notti, dovrà farsi coraggio e scavare, con l’aiuto di Finlay (Stellan Skarsgard), nel vissuto di Eric, risalendo fino al 1942. In quell’anno, nella giungla thailandese, giovani prigionieri di guerra, tra cui gli stessi Eric e Finlay, furono costretti dai giapponesi a lavorare alla costruzione della cosiddetta Ferrovia della Morte: una linea ferroviaria che avrebbe dovuto unire la Thailandia alla Birmania. Cosa è successo di tanto devastante, in quel campo di lavoro, da aver privato Eric della voglia di vivere e impedirgli di essere felice accanto alla donna dei suoi sogni?

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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La Ragazza del Dipinto, la recensione

La storia del cinema ne è piena ma, nel secondo decennio del XXI secolo, sembrano spuntare come i funghi che, dopo un’’estate all’insegna del brutto tempo, ci attenderanno freschi freschi nei sottoboschi autunnali. Parliamo dei film post-Obama, che hanno fatto dell’’opposizione al maltrattamento e alla schiavitù delle popolazioni provenienti dall’’Africa il proprio tema centrale. A partire dal commovente The Help di Tate Taylor, storia di una domestica afroamericana nel Missisipi degli anni’ Sessanta, passando per gli ultimi film di Quentin Tarantino (Django Unchained, storia di uno schiavo liberato in cerca della moglie) e Steven Spielberg (Lincoln, racconto della lotta dell’’omonimo presidente degli Stati Uniti per l’’abolizione della schiavitù), per arrivare a 12 anni schiavo, che èriuscito dove tutti gli altri avevano precedentemente “fallito”, vincendo il premio Oscar come miglior film. A questi, si aggiunga in sordina La Ragazza del Dipinto (in originale Belle, dal nome della protagonista), film inglese diretto da Amma Asante e presentato lo scorso anno al Toronto International Film Festival. “In sordina” non tanto per minor qualità artistica della pellicola rispetto a quelle indicate sopra, bensì per denotare il modo in cui l’’argomento della schiavitù viene focalizzato.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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