Archivio tag: stephen frears

Vittoria e Abdul, la recensione

Non è una coincidenza, o forse lo è, ma è comunque importante che il Festival di Venezia abbia deciso di programmare in spazi differenti ma quasi in sincrono film come Vittoria e Abdul, di Stephen Frears, e The Leisure Seeker di Paolo Virzì. Questa sorta di politica della terza età festivaliera fa a cazzotti con la cecità, oseremmo dire patologica, con cui il cinema di oggi si accosta all’argomento. Certo, questo elegante dramma in costume ottocentesco, ben scritto, ben recitato e ben diretto parte dal vantaggio indiscutibile di portare in scena una vecchiaia regale troppo, troppo interessante per essere relegata in un cantuccio. Eppure, questo è stato, per molto tempo, il suo destino.

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È solo la fine del mondo e Florence, il cinema d’autore in Blu-Ray

«Ogni voce merita di essere ascoltata»

(Florence – Tag line italiana)

Con CG Entertainment e Lucky Red arrivano in home video due film che sono stati capaci di attirare l’attenzione, opere firmate da due autori molto diversi, il giovanissimo Xavier Dolan e il veterano Stephen Frears. Pur restando nello sconfinato territorio del cinema d’autore, da una parte abbiamo un dramma intimistico e di matrice teatrale e dall’altra una commedia sofisticata che riesce a far ridere e riflettere contemporaneamente. Eppure, nel profondo, sono due pellicole che partono dalla medesima matrice: l’irrefrenabile e sofferto desiderio di riuscire a farsi ascoltare e capire dal prossimo.

Sono disponibili in Blu-ray disc l’acclamato È solo la fine del mondo e il candidato agli Oscar Florence.

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Florence, la recensione

Una delle astuzie più abusate dal marketing cinematografico contemporaneo riposa nell’espressione “tratto da una storia vera”. Una formuletta motivata da esigenze di cassetta che aggira il più basilare dei basilari principi che sorreggono il cinema, ovvero che una bugia ben orchestrata, congegnata attorno all’autenticità dell’emozione che conta sempre più e sempre prima di qualsiasi presupposto fattuale è di per sé più vera del vero. Lo spunto alla base di Florence origina da quella inusuale combinazione di umorismo tragedia farsa e ridicola stravaganza che è propria della vita oltre lo schermo.

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Marchesa de Merteuil (Le relazioni pericolose)

MARCHESA DE MERTEUIL

La forza della Marchesa di Merteuil risiede nel sinuoso muro di impenetrabile eleganza e composta regalità dietro al quale ella barrica, con gelido equilibrio, la propria malvagia natura di vendicativa libertina. Agli occhi della società, la marchesa è una donna intelligente e una vedova rispettabile; in realtà, ella non fa che tramare nell’ombra astuzie per nuocere aspramente a chiunque le faccia torto.
Una missione in particolare, nel film, impegna le sue perverse energie: Gercourt, una sua vecchia fiamma sta per prendere in moglie la giovane e innocente Cécile de Volanges, della quale vanta l’indole integerrima. La marchesa, per vendicarsi dell’abbandono dell’uomo, chiede l’aiuto di un vecchio amico ed ex amante, il visconte di Valmont, che sprona a iniziare al sesso l’inesperta fanciulla.

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Philomena è in Home Video. Ecco il Blu-ray!

Dopo essere stato elogiato in svariati festival, tra cui la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia in cui si è aggiudicato il premio per la migliore sceneggiatura, e aver ricevuto critiche lusinghiere dalla stampa e dal pubblico, arriva in home video Philomena, il film che ci racconta la stupefacente e commovente storia reale di Philomena Lee.

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Philomena, la recensione

Irlanda, 1952. Philomena Lee, ancora adolescente, resta incinta. Cacciata dalla famiglia, viene mandata al convento di Roscrea insieme a suo figlio Anthony. A tre anni il bambino le viene strappato e viene dato ad una coppia di americani. Cinquant’anni dopo incontra Martin Sixmith, un disincantato giornalista, e gli racconta la sua storia. Martin la convince ad accompagnarlo negli Stati Uniti per andare alla ricerca di Anthony.

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