Archivio tag: tucker film

La periferia si racconta: in home video La terra dell’abbastanza e Manuel

Quando Matteo Garrone, nel 2008, ha portato nelle sale l’adattamento cinematografico del best-seller di Roberto Saviano (Gomorra) il cinema italiano si preparava a non essere più lo stesso. Un nuovo filone stava per imporsi, con fare prepotente ed anche un po’ arrogante, un ritorno al neorealismo ma in una versione più spregiudicata ed estrema. A muovere l’interesse di questi nuovi narratori, a differenza di quelli di ieri, non è più la vita della povera gente messa in ginocchio dalla guerra bensì le gesta di quella povera gente costretta a vivere ai margini della società e che ha individuato nel crimine l’unica via d’uscita. Se Garrone ha lanciato l’idea è stato Caligari, prima di morire, a trasformare l’idea in moda con Non essere cattivo. Dall’uscita nelle sale di quest’ultimo, infatti, non si contano più le proposte italiane di film che raccontano la periferia romana nelle sue sfumature più sgradevoli e scorrette con la continua ricerca di un look cinematografico “sporco” pronto a creare un filo d’unione tra il cinema e il documentario.

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Zombie contro zombie – One Cut of the Dead, la recensione

Che lo stato in cui versa il cinema degli zombi sia stanco, ciondolante e putrescente come i suoi protagonisti non è di certo una novità! A testimoniarlo, in primis, il trascinarsi ormai esamine della serie The Walking Dead, giunta alla nona stagione tra clamorosi cali d’ascolto e giudizi negativi di critica e fan: proprio quella serie che aveva donato “nuova vita” ai morti viventi. Ma si sa, lo zombi è una delle creature che più rispecchia l’andamento del mercato cinematografico orrorifico e la sovraesposizione è praticamente sempre destinata a generare una fase successiva di declino. In quella fase siamo proprio ora e lo testimoniano anche il correre ai ripari del mercato mainstream con vecchie glorie come Michale Myers, Pennywise e Predator, che hanno tanto il retrogusto del giocare in territori sicuri.

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Il prigioniero coreano, la recensione

«Fai attenzione: oggi la corrente va verso Sud», lo avvisa una sentinella, ma a fare sempre molta attenzione, il pescatore Nam Chul-woo (Ryoo Seung – bum) ci è abituato. Non puoi permetterti distrazioni quando abiti in un villaggio della Corea del Nord e ti muovi ogni giorno sulla linea di confine, all’altezza del 38° parallelo. Confine d’acqua, nel caso di Nam, ed è proprio l’acqua a tradirlo: una delle reti si aggroviglia attorno all’elica della sua piccola barca, il motore si blocca e la corrente che «va verso Sud» trascina lentamente e inesorabilmente il pescatore in zona nemica: la Corea del Sud. Nam si ritroverà letteralmente imprigionato tra le due ideologie.

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Easy – Un viaggio facile facile, la recensione

Isidoro (Nicola Nocella) è conosciuto da tutti come Easy, ma la sua vita non è altrettanto facile: da quando il suo sogno di diventare un pilota di Formula 1 si è infranto, Easy è scivolato in una spirale di cibo spazzatura e antidepressivi. Ma un bel giorno il fratello gli offre l’opportunità di mettersi nuovamente alla guida… di un carro funebre. Easy si ritrova così a partire per l’Ucraina insieme alla bara di Taras, un operaio morto nel cantiere del fratello.

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Ritratto di famiglia con tempesta, la recensione

Campione di un cinema umanista asciutto nella forma e sottile nella struttura, infuso di grazia malinconica, Kore-eda Hirokazu è stato più volte accostato per la leggerezza del suo tocco e la profondità dei contenuti allo sguardo di Ozu Yasujiro, anche se per la verità bisognerebbe aggiungere come la legittimità di questo rapporto di filiazione sia stata messa in discussione dallo stesso regista. Oggi l’autore giapponese riscatta con Ritratto di famiglia con tempesta certi eccessi di sentimentalismo del suo precedente imperfetto ma interessante Little Sister, e prosegue nell’esplorazione di quell’universo familiare che tanto lo ha interessato nel corso degli anni, se pensiamo a titoli come Still Walking ( 2008) o, più recentemente, al decisamente riuscito Father and Son (2013).

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Libere, Disobbedienti, Innamorate, la recensione

Arriva dal 6 aprile nelle sale, distribuito da Tucker Film, Libere, Disobbedienti, Innamorate (in originale Bar Bahr, che in arabo sta per tra terra e mare, ed in ebraico né qui né altrove; anche in questo caso il titolo nostrano è fuorviante), film manifesto di straordinario interesse ed opera prima della regista Maysaloun Hamoud, nata a Budapest, ma cresciuta in un villaggio a nord di Israele.

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The Lobster e The Terror, Live: sguardi autoriali in alta definizione sul genere

CG Entertainment porta in home video due film “particolari” che sicuramente faranno la felicità dei cinefili: da una parte il bizzarro The Lobster, prima opera in lingua inglese del greco Yorgos Lanthimos, dall’altra The Terror, Live, incredibile thriller del coreano Kim Byung-Woo.

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CG Entertainment: Young Detective Dee in Blu-ray 3D

Nel 2010 usciva nei cinema il film Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma, un mistery dalle connotazioni fantasy che portava la firma del grande Tsui Hark sia alla regia che alla produzione. Il buon successo internazionale che ha riscosso il film, ha spinto il regista a tornare sui suoi passi e, ispirandosi ancora una volta ai romanzi dello scrittore Lin Qianyu, ha riportato sul grande schermo le avventure di Di Renjie, “detective” della Cina imperiale alle prese con singolari casi criminosi che implicano il soprannaturale. Ma stavolta Hark torna alle origini del mito e ci racconta come tutto ha avuto inizio, mostrandoci un giovane Di Renjie alle prese con il suo primo e misterioso caso.

Presentato fuori concorso durante l’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, risultando tra le pellicole più memorabili della manifestazione, Young Detective Dee – Il risveglio del drago marino arriva finalmente in home video grazie a CG Entertainment e Tucker Film.

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CG Home Entertainment: Surrounded e The Special Need in DVD

CG Home Entertainment continua a dimostrarsi un’etichetta molto sensibile alla realtà del cinema indipendente italiano. Non è certo la prima volta, infatti, che giovani cineasti italiani hanno trovato una distribuzione per le loro opere grazie ai canali CG. Sono stati distribuiti di recente due film molto differenti tra loro, sia nello stile che nelle tematiche, ma accomunanti da una medesima volontà nel voler raccontare qualche cosa di diverso utilizzando il linguaggio del cinema di genere. Dopo piccolissime apparizioni in sala, sono disponibili in home video l’horror Surrounded e la delicata commedia friulana The special need.

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Class Enemy, la recensione

Class Enemy, premiato come miglior film al Festival of Slovenian Film 2013 e facente parte della selezione ufficiale per il Lux Prize 2014, è il primo lungometraggio del talentuoso ventottenne Rok Biček. La storia, ambientata in un liceo sloveno, si ispira a un fatto realmente accaduto al regista. Il suicidio di una studentessa distrugge quella che sembra essere una serena quotidianità.

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