L’Italia del secondo Novecento raccontata da Pupi Avati in un viaggio nei grandi sentimenti con la fiction Rai “Un Matrimonio”

Nove anni fa, mia moglie ed io, abbiamo festeggiato quarant’anni di matrimonio. Al termine della colazione, nel sole della campagna umbra, guardavo incredulo i nostri figli, i tanti nipoti, i miei fratelli […]. Come era stato possibile che quella ragazzina della quale mi innamorai a prima vista, si fosse tradotta nella donna che mi sarebbe stata accanto in un percorso così lungo? Che cosa aveva fatto si che due esseri umani provenienti da ambiti sociali e culturali così difformi abbiano condiviso gran parte della loro vita?”

Pupi Avati

Da questo pensiero, che Pupi Avati ha voluto rivelare apertamente alla stampa romana, nasce l’idea della nuova fiction Rai Un Matrimonio, diretta dal maestro Pupi Avati e prodotta da Rai Fiction e Antonio Avati per Duea Film.

Per il regista bolognese, Un Matrimonio diviene il pretesto ideale per avventurarsi in un racconto appassionante ed emozionante che possa raccontare da un lato il nostro Paese dal 1948 ad oggi, dall’altro la storia dai toni dichiaratamente autobiografici di una famiglia bolognese. La vicenda si innesca quando, sulle rive del fiume Reno, due ragazzi appartenenti a classi sociali differenti si incontrano per caso e subito si innamorano. Lei è Francesca Osti (Micaela Ramazzotti), ragazza di umili origini e figlia di un operaio ex immigrante (Andrea Roncato), lui è Carlo Dagnini (Flavio Parenti), giovane benestante figlio di un commerciante con il vizio per le scommesse alle corse di cavalli (Christian De Sica). Il loro sarà un amore difficile da coronare e nonostante le disapprovazioni delle rispettive famiglie riusciranno a fidanzarsi, sposarsi, mettere al mondo due bambini e diventare nonni.

Micaela Ramazzotti e Fulvio Parenti in una scena da Un Matrimonio

Micaela Ramazzotti e Fulvio Parenti in una scena da Un Matrimonio

Scopo della fiction, però, non è quello di narrare la lunga avventura di una famiglia in cui tutto è rose e fiori. Pupi Avati si cimenta nella descrizione di un rapporto di coppia reale, concreto, ricco di insidie e momenti difficili veicolati da difficoltà economiche, inquietudini scaturite dai figli che crescono e disillusioni continue. Momenti difficili che prima o poi, nel bene e nel male, vengono ad abbattersi su qualunque famiglia mettendone a dura prova la stabilità e la compattezza. Ma al tempo stesso sono momenti superabili se affrontati nel giusto modo, insieme, e persino indispensabili per capire se il partner scelto per condividere la vita è davvero quello giusto degno del proverbiale “finché morte non vi separi”.

Un Matrimonio rappresenta un felice esempio di fiction Rai realmente di qualità. Un racconto dal respiro storico, contraddistinto da quella leggerezza e freschezza tipica di un certo cinema di Pupi Avati. Un film lungo seicento minuti e suddiviso in sei appuntamenti in cui viene raccontata la vera storia di un matrimonio, da quel primissimo momento in cui i due protagonisti si incontrano e si innamorano per concludersi con la celebrazione delle nozze d’oro. Cinquant’anni di un matrimonio, cinquant’anni di una famiglia bolognese, cinquant’anni del nostro Paese dal primo dopoguerra fino ad oggi.

Il primo appuntamento con Un matrimonio è previsto per domenica 29 dicembre in prima serata su Rai1. Un appuntamento sicuramente da non perdere per chi ama la fiction, per chi ama le grandi storie, ma anche per chi ama il cinema e soprattutto per chi ama il cinema di Pupi Avati.

Giuliano Giacomelli 

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