Freaky, la recensione

E chi avrebbe mai potuto pensare che un nuovo slancio per l’horror arrivasse dalle commedie cult del passato? Di certo il genere sanguinolento per eccellenza non è nuovo alla contaminazione con le dinamiche brillanti e la risata, si pensi, rimanendo in tempi relativamente vicini a noi, al grande successo di Shaun of the Dead – L’alba dei morti dementi e Benvenuti a Zombieland, se non addirittura a Scream, che è stato capace di risollevare un intero genere creando un nuovo brand di successo, ma quello che sta accadendo in quel di Blumhouse non ha precedenti.

In pratica si prende una grande commedia che aveva un concept originale ed elementi fantasy e si rielabora in chiave slasher-movie. È accaduto nel 2017 con Auguri per la tua morte, che si rifaceva a Ricomincio da capo (1993), e ora accade con Freaky che utilizza lo stesso concept di Tutto accadde un venerdì (1976). Dietro questo trend c’è Christopher Landon sceneggiatore/regista che si è fatto le ossa con i sequel di Paranormal Activity e ha diretto quel gioiellino semi-demenziale di Manuale Scout per l’Apocalisse Zombie (2015).

FREAKY

Freaky arriva direttamente da A ciascuno il suo corpo, romanzo per ragazzi che è stato portato al cinema da Disney ben due volte, prima nel 1976 e poi nel 2003 con Quel pazzo venerdì interpretato da Jamie Lee Curtis e Linsday Lohan, in cui madre e figlia si scambiano accidentalmente i corpi per vivere le esperienze dell’altra. La stessa cosa accade nell’horror di Christopher Landon dove a scambiarsi magicamente i corpi sono uno spietato serial killer mascherato simil Jason Voohrees e una liceale un po’ sfigata. Come potete immaginare, la situazione paradossale che ne consegue darà modo al serial killer di muoversi liberamente tra le sue vittime predilette grazie al suo aspetto innocente, mentre la povera Millie dovrà trovare un modo per fermare l’assassino che sta facendo strage di suoi compagni di scuola, tornare nel suo corpo ed evitare di essere uccisa dalla polizia che è sulle sue tracce. Il tutto accade percorrendo con intelligenza il confine tra orrore e ironia facendo si che Freaky sia sempre un film divertente e sopra le righe ma mai una commedia vera e propria.

FREAKY

Christopher Landon aveva già dimostrato con Auguri per la tua morte di conoscere benissimo le dinamiche del teen-horror classico e saperle svecchiare per la “causa”, ma con Freaky riesce anche a superarsi perché dà vita a un film intrinsecamente metacinematografico e ricco di ritmo che fa suoi i tòpoi dello slasher movie cucendoli a perfezione in una situazione nuova e moderna.

Millie, interpretata dalla brava Kathryn Newton (Paranormal Activity 4, Pokémon: Detective Pikachu), non è la classica verginella da slasher anni ’80 ma incarna comunque il prototipo della final girl, adattando il suo senso di sacrificio e responsabilità a una condizione famigliare delicata e complicata nella quale lei è dovuta crescere troppo presto in confronto alla giovane età. Come contraltare abbiamo un serial killer inarrestabile (ma non immortale, quindi umano) che agisce all’arma bianca, quanto di più classico possiamo immaginare, a cui dà tutta la sua ingombrante fisicità Vince Vaughn, una faccia da commedia molto famigliare che qui si presta a un ruolo davvero singolare, quello della… liceale! Perché è sul paradosso della situazione che Freaky gioca (e bene): vedere una ragazzina sensibile intrappolata nel corpo di un energumeno e la “scialba” Millie che si trasforma pian piano un una “stronza-spietata-ammazzasette”.

FREAKY

Non mancano i cliché ribaltati a dovere per creare una strizzata d’occhio al pubblico più smaliziato (l’amico gay e l’amica afroamericana che rivedono le proprie posizioni all’interno del cinema horror) e una componente di gore davvero massiccia, se consideriamo che stiamo parlando di un prodotto mainstream indirizzato soprattutto a un pubblico di adolescenti.

Due colpi, due centri per Christopher Landon e Blumhouse e mentre Auguri per la tua morte potrebbe guadagnare un terzo capitolo e Freaky lascia le porte aperte a un possibile sequel, siamo quasi più curiosi di scoprire se il team creativo riuscirà ad adattare in chiave horror/splatter un altro classico della commedia.

Freaky, dopo continui rimandi causati dalla chiusura dei cinema, arriverà finalmente nelle sale italiane a partire dal 27 maggio 2021.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Come era già accaduto in Auguri per la tua morte, Landon riesce a reinventare e adattare a dovere un classico della commedia.
  • Ritmo elevatissimo e divertimento assicurato.
  • Vince Vaughn e Kathryn Newton se la cavano alla grande.
  • Dose di gore sopra la media.
  • Se non sopportate la contaminazione tra horror e commedia sappiate che Freaky basa proprio su questo assioma la sua ragion d’essere.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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