Archivio tag: Harris Dickinson

Babygirl: Nicole Kidman e il BDSM fedifrago. La recensione da Venezia81

Romy (Nicole Kidman) è una donna di successo, amministratrice delegata in una grossa azienda di spedizioni pioniera dell’automazione dei processi. Ha famiglia perfetta, marito perfetto (Antonio Banderas), figlie bionde brave belle e arcobaleno, ha riempito tutte le caselle punteggio possibili della vita. Tranne una, a quanto pare: è insoddisfatta sessualmente. Colmerà questo vuoto iniziando una relazione adultera con un giovane, assertivo stagista (Harris Dickinson), in grado di appagare le fantasie di sottomissione della donna.

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Valutazione: 3.0/10 (su un totale di 1 voto)
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The Warrior (The Iron Claw), la recensione

The Iron Claw, distribuito in Italia con il più banale titolo The Warrior, è l’ultima fatica della casa di produzione A24 ma è anche il nuovo film di Sean Durkin (The Nest, La fuga di Martha) e racconta la vera storia dei Von Erich, forse la famiglia più importante della storia del wrestling. Nel cast troviamo Zac Efron, Jeremy Allen White, Lily James e Harris Dickinson.

Jack Fritz Von Erich, padre intransigente e capofamiglia, sogna per i suoi figli un futuro di vittorie e a ciascuno di loro assegna il compito di portare a casa il titolo di campione. John è un genitore soffocante e contrario a mostrare la propria interiorità, le emozioni, che vede come debolezza. I Von Erich, inoltre, sono affetti da una paranoia, sono infatti convinti che la cosiddetta “maledizione” familiare possa venire a prenderli, una leggenda sportiva caratterizzata da difficoltà, infortuni, malessere e morte.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Don’t Look at the Demon, la recensione

don't look at the demon

Una volta, diciamo fino a una ventina o quindicina di anni fa almeno, l’estate non era il periodo più ambito per far uscire i film al cinema in Italia. La cultura delle vacanze estive era una prassi e le sale, di conseguenza, chiudevano per ferie: “ci rivediamo a settembre” campeggiava sui portoni dei cinema cittadini, salvo qualche succulenta anteprima nelle maggiori sale delle località balneari. I day-to-date con i blockbuster estivi americani non erano consuetudine e i film più attesi che in USA facevano sfaceli al botteghino nella settimana del 4 luglio, da noi arrivavano tranquillamente a settembre, ottobre o anche più tardi. Quindi l’estate diventava il momento migliore per i distributori per raschiare il fondo del barile, per portare in quelle poche sale rimaste aperte quei film che si erano trascinanti con poche aspettative per mesi e ai quali era stata risparmiata la sorte direct-to-video solo per incrementare il valore di vendita alle tv. Qualche volta si scoprivano delle vere e proprie chicche per cultori, soprattutto nelle fila del cinema di genere, ma più frequentemente si trattava di sole belle e buone che finivano nel dimenticatoio alla velocità della luce.

Perché questo preambolo? Il 17 agosto, 102 Distribution porta al cinema il film horror Don’t Look at the Demon di Brando Lee che rispecchia alla perfezione quei film fetenti che solitamente facevano capolino in estate nei cinema italiani.

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Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
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La ragazza della palude, la recensione

Metti un cadavere di un ragazzo e una presunta assassina, allontanata dalla famiglia e dalla comunità in cui vive. Questo è l’incipit de La ragazza della palude diretto da Olivia Newman e tratto dall’omonimo romanzo di Delia Owens, bestseller internazionale, edito dalla casa editrice Solferino.

Catherine Clarke detta Kya (Daisy Edgar-Jones) è una ragazza che vive in una palude della Carolina del Nord. Abbandonata dalla famiglia, è stata costretta a cavarsela da sola. L’incontro con Chase Andrews (Harris Dickinson) porta la ragazza a illudersi di aver trovato il ragazzo dei suoi sogni, ma purtroppo non è così. Quando il giovane viene ritrovato morto, Kya viene indagata come potenziale assassina e trascinata in un processo che non le lascia scampo, poiché le prove contro di lei sono schiaccianti.

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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Omicidio nel West End, la recensione

Il genere giallo sta tornando di moda al cinema? Stando ad alcune sistematiche e strategiche uscite si direbbe che ci stia provando. Merito del successo di pubblico di Assassinio sull’Orient Express (2017), quasi bissato da Assassinio sul Nilo (2022) e del successo di pubblico e critica di Cena con delitto – Knives Out (2019) che a breve proverà a bissare con Knives Out: Glass Onion. Nell’attesa del sequel di Rian Johnson, però, il giallo si manifesta in quella che in diverse occasioni passate è sembrata la sua più naturale quanto bizzarra contaminazione, la commedia, e arriva al cinema Omicidio nel West End (See How They Run, in originale) di Tom George.

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Valutazione: 6.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Teaser trailer e poster del thriller La ragazza della palude

La ragazza della palude

Sony Pictures ha rilasciato le prime immagini e il poster italiano de La Ragazza della Palude, film diretto da Olivia Newman e interpretato Daisy Edgar-Jones, Taylor John Smith Harris Dickinson. Nel cast troviamo anche Michael Hyatt, Sterling Macer, Jr. e David Strathairn.

Tratto dall’omonimo romanzo di debutto di Delia Owens, che ha venduto più di 8,5 milioni di copie in tutto il mondo, il film arriverà al cinema quest’estate, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

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The King’s Man – Le origini, la recensione

Kingsman – Secret Service è stata una boccata d’aria fresca nel mondo dei cinecomics, un film che non inventava assolutamente nulla ma rielaborava l’esistente in maniera sopraffina. La “creatura” di Matthew Vaughn tratta dalla miniserie a fumetti (The Secret Service) di Mark Millar e Dave Gibbons è diventata una saga nell’arco di poco più che un lustro e mentre veniva annunciata dal regista la messa in cantiere di un num.3, nei cinema di tutto il mondo si apprestava ad uscire The King’s Man – Le origini, che pur essendo già un terzo film del franchise, temporalmente è un prequel a tutta la saga.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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