Archivio tag: Mostra del Cinema di Venezia 2019

Venezia 76. Fulci For Fake

Il regista lombardo Simone Scafidi è sicuramente una delle figure più significative del panorama cinematografico italiano indipendente di oggi, uno dei pochi a poter essere definito Autore nel senso pieno della parola: non solo perché ha una propria estetica e una serie di temi ricorrenti, ma perché travalica i generi per creare qualcosa di nuovo. Parliamo inoltre di un regista in grado di muoversi senza soluzione di continuità fra il film a soggetto (Gli arcangeli, Eva Braun, La festa), il documentario tout-court (Zanetti Story) e una forma particolare di cinema che sta a metà strada fra la fiction e il documentario: una formula già sperimentata in Appunti per la distruzione e che torna – seppure in modalità differenti – nel suo nuovo film Fulci for fake (2019), un docu-film in concorso a Venezia 76 nella sezione Documentari Classici (e un indipendente che approda a Venezia è un segnale di speranza per il cinema italiano).

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Valutazione: 10.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Venezia 76. Colectiv (Collective)

Nel 2015, in Settembre, un locale rumeno chiamato Collectiv è andato a fuoco a causa di problemi con gli impianti. L’incendio divampato ha coinvolto l’intera struttura, e chi vi era dentro in quel momento. Il bilancio è grave: 57 feriti per ustioni, tutti portati all’ospedale di Bucarest per ricevere le cure necessarie. Necessarie, sì, ma non sufficienti.

Tempo una settimana, infatti, e le persone ricoverate sono morte. I parenti avevano chiesto di trasportare i feriti in altri paesi dell’Unione Europea, ma il Governo si era opposto, dicendo che gli strumenti in possesso dell’ospedale erano adeguati e pari a quelli provenienti dalla Germania.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Martin Eden, la recensione

Dal capolavoro di Jack London, Pietro Marcello distilla il suo primo film in concorso per il Leone d’Oro, Martin Eden. Un adattamento libero e non privo di ardimento: dalla California dei primi del Novecento, Marcello sposta l’azione a una Napoli fuori dal tempo, o meglio spalmata su tutto il ventesimo secolo.

Martin Eden (Luca Marinelli) è un giovanottone rozzo e simpatico, un marinaio, un attaccabrighe. Caso vuole che sia proprio una di queste brighe a cambiargli la vita. Invitato in una casa della Napoli-bene per aver salvato dal pestaggio un giovane figlio di papà, Martin conosce la bella e sofisticata Elena Orsini (Jessica Cressy). Dall’incontro Martin uscirà con una freccia nel cuore e un bernoccolo in testa: quello della letteratura. Il marinaio comincia a leggere furiosamente, un po’ per non sfigurare nei colloqui con la sua fiamma, un po’ per autentica passione. A poco a poco il lessico si arricchisce, le idee si raffinano, fino all’epifania: Martin Eden capisce di voler fare lo scrittore. La strada per la gloria letteraria non è facile per nessuno, tantomeno per un marinaio ignorante. Ma Martin ha una volontà di ferro e una mente brillante, non saranno i fallimenti a scoraggiarlo. Più difficile sarà per lui sopportare il rifiuto della famiglia Orsini ad accettarlo come fidanzato della “piccola, piccola Elena”.

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Valutazione: 5.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Venezia 76. Lan Xin Da Ju Yuan (Saturday Fiction)

Spy story ambientata a Shangai nel 1941, Saturday Fiction è un film che ricorda per molti tratti una fiction televisiva. Per questo motivo, difficile da digerire per una platea cinematografica.

La trama ruota attorno a un’attrice di teatro e cinema che torna a Shangai per mettere in piedi una commedia. In città, però, c’è anche il suo ex marito, incarcerato dai giapponesi perché si crede essere in possesso di informazioni rilevanti. Che mestiere facesse non ci è dato saperlo.

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Valutazione: 3.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Venezia 76. Woman

Le donne non sono mai così forti come quando si armano della loro debolezza, scriveva Marie de Vichy. E il documentario Woman, presentato nella sezione Fuori Concorso alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia, lo dimostra.

Infatti, 2.000 donne di 50 paesi diversi hanno avuto il coraggio di aprire il loro cuore di fronte alle telecamere e raccontare sé stesse. Ciò che prende forma è un potentissimo affresco della condizione femminile nella società odierna, e seppure le culture dei paesi d’origine delle protagoniste siano svariate e ben differenti fra loro, le circostanze paiono comuni.

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Valutazione: 10.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Venezia 76. The Painted Bird

Tre ore, bianco e nero, poche parole, tanta violenza.

Ricetta per un polpettone indigeribile? Non se i cuochi sono il regista Václav Marhoul e il direttore della fotografia Vladimír Smutný.

Tratto dall’omonimo romanzo di Jerzy Kosiński, The Painted Bird narra la cruda odissea di un bimbo (Petr Kotlár) affidato dai genitori a una vecchia zia che vive in mezzo al nulla, con l’idea di metterlo al sicuro dall’olocausto. Malauguratamente non hanno fatto i conti con un nemico ben più crudele dei nazisti: l’animo umano. Quando la zia passa a miglior vita e la casa è divorata dalle fiamme, il povero bimbo si trova abbandonato a se stesso. Purtroppo per lui, la solitudine non durerà a lungo.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Venezia 76. 45 Seconds of Laughter

La Mostra del cinema di Venezia è da sempre aperta anche a documentari ovvero rappresentazioni della realtà attraverso gli occhi attenti di cineasti impegnati. Tim Robbins era presente di persona per accompagnare il suo 45 Seconds of Laughter ovvero il racconto toccante del progetto The Actor’s Gang a cui lo stesso artista partecipa da tempo.

Si tratta di un programma dedicato a detenuti di carceri di massima sicurezza con lunghe pene da scontare, spesso anche a vita. Robbins volle che al progetto prendessero parte detenuti di varie etnie e di diverse gang in un mix molto variegato. Persone “toste” abituate alla violenza e alla settarietá. Mai un saluto nè uno sguardo con nemici di altre gang ma qui ugualmente a contatto grazie ad attori esperti di comunicazione.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Venezia 76. Guest of Honour

È un buon film quello diretto da Atom Egoyan (candidato all’Oscar con Il Migliore Domani). La storia è molto semplice: David Thewlis (Remus Lupin in Harry Potter) è un padre di famiglia, ispettore sanitario nei ristoranti della città, cui è morta la moglie, e che ha una figlia che finisce in prigione per aver portato avanti un flirt con un ragazzo suo studente.

La vicenda si compone di tre diverse narrazioni, tutte condotte dalla figlia Veronica (Laysla de Olivera) che si presenta a padre Greg (Luke Wilson), per dargli informazioni utili sul padre per il suo elogio funebre. Le tre narrazioni sono: il profilo del padre, la storia di lei come insegnante e del rapporto con il suo studente, la storia di Veronica da piccola, intrecciata con il cancro della madre e il vivere del padre.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Venezia 76. Chola (Shadow of Water)

Gorgoglio e Pregiudizi. Poche laconiche parole per riassumere un film che intende sollevare una questione scottante: il medievale rapporto uomo-donna nell’India (zona Tamil) di oggi.

“Gorgoglio” come quello dell’acqua che scorre durante tutto il film (in molteplici forme), dall’iniziale pioggia monsonica all’impetuosa cascata finale, e “Pregiudizi” come quelli ancora presenti nella cultura Tamil che vedono l’uomo diventare padrone della donna con cui ha avuto un rapporto intimo.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Venezia 76. The Laundromat – Panama Papers

The Laundromat

Chi pensa che i Panama Papers siano cappellini di carta particolarmente ben fatti è caldamente invitato a guardare questo film. Chi sa cosa sono, lo guardi comunque.

Considerato “il più grande leak di informazioni della storia”, quella dei Panama Papers è una vicenda di frodi fiscali, società offshore, crediti, debiti, trust e un sacco di altra roba che chi non ha studiato economia ha tutto il diritto di non capire affatto. O forse no. Forse Soderbergh con questo film vuole convincerci che se tutti capissimo un po’ meglio questa “roba”, il mondo sarebbe un posto più sicuro.

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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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