Archivio tag: rape and revenge

Una donna promettente – Promising Young Woman, la recensione

Promising young woman

Cassie è una donna sulla trentina, molto introversa, quasi sempre sulla difensiva. Cassie lavora in una caffetteria e ha mollato ormai da tempo la facoltà di medicina, motivo per il quale i suoi genitori, con i quali abita, la rimproverano costantemente considerandola una fallita. Però Cassie ha una, diciamo, seconda vita notturna: si aggira nei locali tutta agghindata e, fingendosi ubriaca, adesca uomini con l’intento di umiliarli nel momento in cui cercano di approfittare di lei. Ma Cassie ha un piano ben preciso, una tagliente vendetta che cova dentro da troppo tempo.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Ravage – La caccia è aperta, la recensione

Ravage – La caccia è aperta di Ted Grennan arriva in un momento storico in cui il revenge-movie al femminile è tornato di moda, sdoganato al pubblico del cinema mainstream grazie al film pop di Emerald Fennell Una donna promettente – Promising Young Woman, fresco addirittura di un Oscar alla sceneggiatura. Quel che fa Grennan, anche sceneggiatore, è riportare il genere alla sua anima più verace e truculenta confezionando un film minimalista e ammantato dalla sua aura da film-di-genere pur non tralasciando le indispensabili venature sociali che questo tipo di opere hanno insite nella propria natura.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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I Spit on Your Grave, la recensione del remake

La giovane scrittrice Jennifer Hills affitta una casa in campagna per scrivere in tranquillità il suo nuovo romanzo. Il primo contatto con gli abitanti del posto non è dei migliori, visto che dopo il tentativo di abbordaggio da parte di Johnny, l’aitante gestore di una pompa di benzina, viene cacciata via in malo modo. Johnny e i suoi due amici però rimangano colpiti da Jennifer e cominciano a spiarla nella sua intimità, finché una notte, i tre ragazzi, insieme al garzone con problemi mentali Matthew e con la complicità dello sceriffo del posto, si intrufolano in casa di Jennifer e la stuprano a turno per tutta la notte. Lasciata moribonda, la ragazza si abbandona alle acque del fiume, scomparendo nel nulla. Ma Jennifer non è morta ed è pronta a tornare per consumare la sua vendetta.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Non violentate Jennifer, la recensione del film shock

Jennifer Hills, una scrittrice in cerca della calma adeguata per scrivere il suo prossimo romanzo, si trasferisce in un’isolata casa in campagna. La ragazza è solita prendere il sole in riva al fiume e aggirarsi in vesti succinte nel giardino di casa sua, ma un giorno viene adocchiata da un gruppo di balordi, che la fanno salire con la forza sul loro motoscafo e la portano in un luogo isolato dove la violentano in quattro. Creduta morta, Jennifer viene abbandonata ma, dopo un periodo di degenza e una visita in chiesa per chiedere assoluzione per ciò che sta per fare, la ragazza cerca vendetta verso i suoi aguzzini. Una vendetta particolarmente cruenta…

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Ajji, la recensione

Di solito il cinema indiano è noto dalle nostre parti per commedie danzerine e smielate, che sono i tipici prodotti che Bollywood mette in cantiere per riempire le sale e avere riscontri al botteghino. Ma ecco che il film di Devashish Makhija ci mostra un’India totalmente immersa nel lerciume, tra topi, cani randagi anoressici e umidità soffocante. Tra rifiuti e sporcizia, un’anziana donna insieme ad una sua amica prostituta trovano una bambina priva di sensi: quest’ultima si scoprirà essere la nipotina dell’anziana, la Ajji (ovvero nonna) del titolo.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Revenge, la recensione

Il cinema di vendetta è donna, in tutti i sensi.

Revenge, nei cinema dal 6 settembre grazie a Midnight Factory, è infatti il nuovo emblema del “revenge movie” al femminile per un duplice motivo: da una parte regista e protagonista appartengono al gentil sesso, dall’altra è un magnifico revival del filone dell’horror che ha eletto la donna a implacabile e spietata protagonista che si trasforma da vittima a carnefice, il cosiddetto filone rape & revenge.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Elle, la recensione

C’era un tempo in cui andavano forte i “rape & revenge”, un particolare filone realistico dell’horror in cui una donna vittima di violenza sessuale si vendica in maniera dieci volte più cruenta dei suoi stupratori. Un filone inconsapevolmente iniziato da Bergman con La fontana della vergine, reso famoso da Craven con L’ultima casa a sinistra e fiorito tra gli anni ’70 e ’80, con sporadici recenti esempi che sono, per lo più, remake di vecchi classici. Ora, in maniera del tutto singolare, anche il mitico Paul Verhoeven tenta la strada del rape & revenge, ma lo fa in maniera del tutto slegata dalla tradizione con Elle, un oggetto filmico affascinante e allo stesso tempo fortemente imperfetto.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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