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A Classic Horror Story, la recensione
Avete presente tutti quei tòpoi del genere horror che gli sceneggiatori prendevano (e molte volte ancora prendono) come punti fermi per costruire attorno le macro-sequenze dei loro film? Del tipo: una coppietta è impegnata a fare sesso e quindi sarà la vittima sacrificale del prossimo omicidio del serial killer a piede libero; un gruppo di amici è a far baldoria in casa e un rumore in cantina attira l’attenzione di uno di loro che, rigorosamente solo, andrà a vedere cosa è stato per morire malamente. Etc, etc. Insomma, tutti quegli elementi che si usano per dar vita a “una classica storia horror”.
A Classic Horror Story, a luglio su Netflix arriva il nuovo film del regista di The Nest
The Nest – Il nido: in blu-ray l’horror rivelazione di Roberto De Feo
Lo scorso ferragosto è arrivato nelle nostre sale The Nest – Il nido, ambizioso horror made in Italy prodotto dalla Colorado Film e che segna il debutto nel lungometraggio del giovane Roberto De Feo (che già aveva firmato i validissimi cortometraggi Ice Scream e Child K). Un’opera ambiziosa, come si diceva, che dimostra sin dai primissimi fotogrammi la volontà di De Feo ad ancorarsi alla tradizione horror-gotica pur esibendo connotati molto personali ed autoriali. Fortunato di un buon successo di sala, The Nest è disponibile da qualche settimana in Blu-ray disc grazie ai canali distributivi di CG Entertainment.
The Nest – Il nido, la recensione
Quello che accade a Villa dei Laghi è un mistero. Un mistero tacito, quasi un “macguffin”.
Perché il giovane paraplegico Samuel è costretto a vivere tra le mura della magione senza la possibilità di spingersi oltre il cancello? Cosa accade durante la notte tra i corridoi della villa? Cosa trama Elena, madre di Samuel, e il gruppo di persone che popolano la tenuta e sembrano appartenere a una setta? Ma soprattutto, cosa c’è fuori dai confini di Villa dei Laghi?
Una serie di domande si accumulano durante la visione di The Nest – Il nido, lungometraggio d’esordio di Roberto De Feo, domande che arrivati a un certo punto sembrano quasi destinate a non aver risposta, almeno non fino in fondo, finché tutta la verità esplode deflagrante in uno dei finali più suggestivi e terrificanti di questa annata cinematografica.