Archivio tag: slasher movie

In a Violent Nature, la recensione

Lo slasher, tra i tanti filoni del cinema horror, è uno di quelli che hanno saputo maggiormente coniugare il consenso del pubblico e quello della critica, con successi commerciali di enorme portata uniti a entusiastiche recensioni. Se però si volesse andare a scovare un vero punto di forza di questo sottogenere, si potrebbe tranquillamente constatare come si presti più di ogni altro ad essere inclusivo e socialitario, in quanto i film con i killer mascherati si prestano benissimo a visioni collettive tra amici. Una formula magica, quella dello slasher, che non annoia mai e riesce sempre a stupire, spaventare e trasmettere il giusto mix tra disgusto, paura e l’immancabile leggero divertimento, ingrediente d’obbligo di ogni storia del genere.

Ma cosa fa il villain di questi film quando non uccide? Quali sono i suoi movimenti, i suoi pensieri, le sue metodologie di pedinamento delle vittime designate? Interrogativi legittimi e stuzzicanti alle quali cerca di dare una risposta Chris Nash che per il suo film d’esordio decide di realizzare un lavoro destinato a riscrivere gli stilemi del genere. In a Violent Nature, infatti, è uno slasher raccontato da una prospettiva mai sondata prima, ovvero quella del killer, e la scelta si rivela vincente per merito del fresco e dinamico approccio narrativo e di uno stile curato e ricercato che concorrono a trascinare lo spettatore in un crescente e inesorabile stato d’ansia e inquietudine.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Thanksgiving, la recensione del nuovo horror di Eli Roth

A cominciare dal grande classico del 1974 Black Christmas, abbiamo un gran numero di film horror sul Natale, per non parlare di quelli ambientati la notte di Halloween con in testa il capolavoro di John Carpenter; non mancano poi slasher che si svolgono il 14 febbraio  (Il giorno di San Valentino, Valentine – Appuntamento con la morte e San Valentino di sangue), a Capodanno (Terror Train, Giorni contati, New Year’s Evil), a Pasqua (The Being, Serial Rabbit, Resurrection) e ci sono perfino film horror ambientati il 1° aprile (Pesce d’aprile). Ma, curiosamente, mancava all’appello il giorno del Ringraziamento, la festività che si celebra negli Stati Uniti ogni quarto giovedì di novembre da tradizione centenaria come segno di gratitudine per il raccolto dell’anno trascorso. A rimediare a questa mancanza ci pensa il buon Eli Roth con Thanksgiving, slasher-horror che nasce da un omonimo finto trailer del 2016 che faceva parte della versione lunga americana di Grindhouse di Tarantino e Rodriguez, lo stesso mucchietto di fake-trailers da cui poi hanno preso vita Hobo with a Shotgun di Jason Eisener e Machete dello stesso Rodriguez.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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TOHorror22. Terrifier 2. Lo slasher all’ennesima potenza!

Presentato in un’attesissima anteprima tutta sold-out al 22° TOHorror Fantastic Film Fest, Terrifier 2 è un film che ha fatto fortemente discutere nelle ultime settimane, registrando in alcune proiezioni americane svenimenti, vomito e ambulanze fuori dai cinema. Se il primo capitolo di questo dittico era in poco tempo diventato un fenomeno cinematografico, l’ultima fatica horror di Damien Leone è già culto ancora prima di raggiungere una distribuzione globale.

Dopo una rapida e intensa carneficina che fa subito intuire allo spettatore il tenore di ciò che sta per andare a visionare, Terrifier 2 introduce i personaggi principali della pellicola: Sienna e Shaw, sorella e fratello di Miles County. In piena tradizione slasher, il film si ambienta durante il periodo di Halloween, Art the Clown fa il suo ritorno in città e i due fratelli iniziano a vivere una serie di vicende assurde e spettrali prima di arrivare finalmente a scontrarsi direttamente con il carnefice pagliaccio e la spirale di sangue che si trascina con lui.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Seance – Piccoli omicidi tra amiche, la recensione

piccoli omicidi tra amiche

Nonostante il titolo italiano possa far pensare a un thriller intriso di umorismo nero, richiamando il celebre film d’esordio di Danny Boyle, Seance – Piccoli omicidi tra amiche non tenta la carta del grottesco e dell’ironia, anzi si approccia al genere thriller soprannaturale con una struttura da slasher movie e con fare decisamente serioso.

Camille Meadows arriva nell’austero collegio femminile gestito dalla signora Landry e le viene assegnata la camera che era stata occupata da Kerrie, una studentessa morta suicida dopo essere stata vittima di un ambiguo scherzo da parte delle sue amiche. Camille si scontra immediatamente con il compatto gruppo capitanato da Alice, che bullizzano le ragazze più introverse con macabri scherzi che fanno riferimento alla presunta presenza di uno fantasma nell’edificio. Fantasma che però sembra realmente manifestarsi a Camille. Quando le ragazze cominciano a cadere una dopo l’altra sotto la lama mortale di un misterioso assassino, comincia a sorgere il dubbio nelle studentesse che davvero uno spirito vendicativo si stia prendendo la sua rivincita.

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Valutazione: 5.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Bloody Nightmare (Cheerleader Camp), la recensione

Durante le vacanze estive un gruppo di ragazze si reca in un campo per cheerleaders dove la signorina Tipton insegnerà loro il ‘duro’ mestiere delle ragazze pon-pon. Tra le ospiti del campo c’è Alison, una ragazza disturbata che fa frequentemente inquietanti sogni, insieme alle sue amiche, unite in squadra per vincere la corona di migliori cheerleaders dell’anno. Ma presto inizieranno a spuntare i primi cadaveri. Un misterioso serial killer, infatti, sta sterminando una ad una le ospiti del campo.

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Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Behind the Mask – Vita di un serial killer, la recensione

Una troupe televisiva è invitata da Leslie Vernon a seguirlo nella preparazione della sua prossima carneficina ai danni di un gruppo di adolescenti che vogliono passare una notte brava nella sua casa natale. Leslie Vernon è, infatti, un novello serial killer, una leggenda del luogo temuta e alimentata dalla superstizione degli abitanti, non dissimile dai vari Freddy Krueger e Jason Voorhees.

Il mockumentary è un minifilone molto esplorato dall’horror nei primi anni del terzo millennio: [Rec], Diary of the Dead, Cloverfield, horror molto diversi tra loro per tematiche, ma simili per la tecnica utilizzata, ovvero il cercare di coinvolgere lo spettatore con un’opera di fiction che dà parvenza di realtà tramite l’utilizzo di riprese più consone al genere documentario.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Non entrate in quel collegio, la recensione

Le agognate vacanze estive sono giunte e le ospiti di un college del New England si preparano a tornare nelle rispettive case, prima però Katherine, Vicky e le loro amiche intendono organizzare una grande festa proprio all’interno del collegio. La signora Slater, anziana e acida proprietaria dello stabile, vieta alle ragazze di fare la festa; la classica goccia che fa traboccare il vaso dopo un anno di antipatie, evento che spinge le ragazze a vendicarsi con uno scherzo nei confronti della donna. Lo scherzo però prende una piega imprevista e la signora Slater muore accidentalmente. Le ragazze decido di fare comunque la festa, ma durante il party un misterioso assassino comincia ad uccidere una ad una le ragazze responsabili dell’omicidio.   

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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All the Boys Love Mandy Lane, la recensione

Mandy Lane è la ragazza più desiderata della scuola, una biondina risoluta che fa cadere ai suoi piedi tutti i maschi del liceo, pronti a fare follie per lei, perfino uccidersi. Un giorno Mandy viene invitata da Red a passare un weekend nel suo ranch insieme ai suoi amici, aventi tutti l’unico obiettivo di conquistare la ragazza. Mandy accetta. Dopo una prima giornata passata tra bagni nel lago, alcool, droghe e sesso, i ragazzi dovranno scontrarsi con un misterioso assassino intenzionato a decimarli con l’obiettivo di arrivare a lei, oggetto del desiderio di molti: Mandy Lane.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Auguri per la tua morte, la recensione

Il “loop temporale” è diventato ormai un filone cinematografico a sé. Negli ultimi anni, infatti, di film incentrati sul ripetersi perpetuo degli eventi si stanno affollando gli schermi e tra esempi di valore (Predestination, Edge of Tomorrow) e opere dimenticabili (2:22 – Il destino è già scritto), l’eccezione ormai sta diventando regola. Sono rari, però, gli horror basati sul concetto di loop temporale, ad eccezione di pochi esempi come Triangle (del 2009, purtroppo inedito in Italia) e Timecrimes, si fatica infatti a trovare altri film che non abbiano pesanti contaminazioni con la fantascienza, finché spunta Auguri per la tua morte, un curioso slasher-movie con impianto teen che mette al centro proprio l’high concept della perenne ripetizione degli eventi.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Sinister Film: Sharon’s Baby e Rosemary’s Killer in DVD

La prolifica etichetta distribuita da CG Entertainment, Sinister Film, è giunta alla soglia dei 200 titoli per la pregiata collana Horror d’essai e per i mesi più freddi dell’anno porta nelle nostre case due chicche che testimoniano quanto Rosemary’s Baby di Roman Polanski sia stato un titolo di riferimento per il mercato italiano dell’epoca. Parliamo di due titoli profondamente differenti sia tra di loro che dal capolavoro con Mia Farrow, ma che nella distribuzione italiana richiamano furbamente il film del 1967: Sharon’s Baby di Peter Sasdy e Rosemary’s Killer di Jospeh Zito.

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