Seance – Piccoli omicidi tra amiche, la recensione

piccoli omicidi tra amiche

Nonostante il titolo italiano possa far pensare a un thriller intriso di umorismo nero, richiamando il celebre film d’esordio di Danny Boyle, Seance – Piccoli omicidi tra amiche non tenta la carta del grottesco e dell’ironia, anzi si approccia al genere thriller soprannaturale con una struttura da slasher movie e con fare decisamente serioso.

Camille Meadows arriva nell’austero collegio femminile gestito dalla signora Landry e le viene assegnata la camera che era stata occupata da Kerrie, una studentessa morta suicida dopo essere stata vittima di un ambiguo scherzo da parte delle sue amiche. Camille si scontra immediatamente con il compatto gruppo capitanato da Alice, che bullizzano le ragazze più introverse con macabri scherzi che fanno riferimento alla presunta presenza di uno fantasma nell’edificio. Fantasma che però sembra realmente manifestarsi a Camille. Quando le ragazze cominciano a cadere una dopo l’altra sotto la lama mortale di un misterioso assassino, comincia a sorgere il dubbio nelle studentesse che davvero uno spirito vendicativo si stia prendendo la sua rivincita.

Simon Barrett è noto agli spettatori di cinema horror come sceneggiatore, suoi sono infatti gli script del divertente Frankenfish e dell’inquietante Dead Birds – La casa maledetta, fino alla fruttuosa collaborazione con Adam Wingard con il quale ha realizzato You’re Next, The Guest e Blair Witch. Dopo aver firmato la regia di due episodi nella saga horror antologica V/H/S, con Seance – Piccoli omicidi tra amiche Barrett esordisce alla regia di un lungometraggio adoperandosi per dar vita a un film interessante nel modo in cui gioca con i generi e i richiami al cinema di paura classico.

Il regista e sceneggiatore, a partire dall’incipit che ci mostra la tragica morte di Kerrie, si tiene sull’ambiguo confine tra la ghost story e lo slasher puro puntando tutto sull’atmosfera tetra che aleggia nell’istituto, un edificio che appare sempre sinistramente troppo vuoto per essere un collegio. Tra scherzi architettati ad arte per spaventare la nuova arrivata Camille e momenti di apparizioni spettrali tra sonno e veglia, Seance – Piccoli omicidi tra amiche sconfina a poco a poco nello slasher movie con tanto di assassino mascherato (una maschera di cartapesta di quelle tipiche del teatro giapponese nō) e armato di coltello.

Barrett, però, appare troppo timido nella gestione del bodycount, puntando sul fuoricampo, omettendo i dettagli più gore e rinunciando da subito a scene di omicidi coreografate in maniera creativa. Il risultato è un goffo e poco appassionate teen slasher che sembra arrivare direttamente dai primi anni del nuovo millennio, quando proliferavano direct to video che sfruttavano la fama di Scream per racimolare i soldi del noleggio nelle videoteche di quartiere.

Questo accade fino all’ultimo atto, quando la creatività dello sceneggiatore di You’re Next emerge finalmente in un colpo di scena – a dire il vero abbastanza telefonato – che dà modo a Seance – Piccoli omicidi tra amiche di giocarsi la carta dello splatter con una resa dei conti movimentata e violentissima.

Non mancano le citazioni più o meno evidenti al cinema del passato e se l’omicidio nella sala da danza richiama apertamente Suspiria di Dario Argento, con tanto di taglio di gola privo di sangue, e l’innesco della vicenda ricorda tutta una serie di slasher anni 80 che prendono il via da scherzi finiti male, alcuni risvolti della vicenda fanno pensare al meno immediato Gli orrori del liceo femminile, classico diretto nel 1969 da Narciso Ibanez Serrador.

Buona la performance di Suki Waterhouse, che abbiamo già visto in The Bad Batch e Charlie Says, nel ruolo della protagonista Camille, unico personaggio ad avere una costruzione che vada oltre la mera macchietta da slasher.

Nel complesso, Seance – Piccoli omicidi tra amiche barcolla in cerca di una identità ben delineata tra lo slasher con il freno tenuto e la ghost story poco ispirata. Qua e là ci sono sprazzi di genuino cinema di genere, ma dall’esordio alla regia di Barrett era lecito aspettarsi un qualche cosa di più audace.

Seance – Piccoli omicidi tra amiche arriva al cinema dal 24 febbraio 2022 distribuito da Adler Entertainment.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Il film annovera alcune citazioni affatto banali.
  • Suki Waterhouse se la cava egregiamente.
  • L’ultimo atto tra il survival e lo splatter.
  • La componente slasher è blanda, quella soprannaturale troppo risaputa.
  • Ci mette troppo ad entrare nel vivo.
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Valutazione: 5.5/10 (su un totale di 2 voti)
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