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Omicidio al cimitero, la recensione

Sei persone in visita al cimitero comunale di Santa Cristiana, nel bel mezzo del nulla, trovano il cadavere del guardiano accasciato nella cappella. L’uomo è stato strangolato, le uniche due automobili sono state sabotate, non c’è campo per i cellulari e il prossimo autobus passerà tra ore. I sei non possono far altro che attendere e stare in allerta perché tra di loro può nascondersi l’assassino.

Queste sono le premesse di Omicidio al cimitero, nuovo film diretto da Stefano Simone che torna a esplorare i territori del giallo/thriller dopo il riuscito Il fantasma di Alessandro Appiani. Questa volta però siamo alle prese con una dinamica da giallo classico (non a caso il cimitero è titolato a Santa Cristiana, luogo che non esiste realmente ma omaggia Agatha Christie), senza concessioni al soprannaturale o a predominanti contaminazioni con la commedia. Unità di tempo e di luogo, un omicidio, sei indiziati e un responsabile da individuare. Gli ingredienti sono quelli del whodunit puro, ma con un parco di personaggi variegati che consente di affrontare anche tematiche di rilievo sociale come la depressione giovanile e le frodi on line.

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Omicidio al cimitero è il titolo del nuovo film di Stefano Simone e sarà dedicato a William Friedkin

Giungono informazioni sul nuovo film di Stefano Simone, l’instancabile regista sipontino reduce dal successo del teen-mistery Il fantasma di Alessandro Appiani. La nuova opera, dal titolo Omicidio al cimitero, è un giallo classico in “stile Agatha Christie” e rappresenta la prima vera incursione dell’autore in questo genere, senza contaminazioni. La storia è un dichiarato omaggio al Capolavoro Dieci piccoli indiani della succitata scrittrice e il plot si sviluppa seguendo i canonici topoi giallistici: omicidio, indagine, risoluzione. Pochi personaggi in un’unica location in cui tutti sono sospettati ed un assassino da smascherare.

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Il fantasma di Alessandro Appiani, la recensione

La nuova fatica del prolifico regista indie Stefano Simone è una novità all’interno del suo percorso artistico, che tra cinema civile, thriller e drammi sociali sta spaziando in ogni direzione. Il fantasma di Alessandro Appiani è una commedia per ragazzi (e con ragazzi) che usa il genere giallo, con una spruzzata di thriller soprannaturale, per infondere quel tocco di personale autorialità che è sempre stata cara al giovane regista di Manfredonia e stavolta lo fa affidandosi a un cast di giovani e giovanissimi davvero talentuosi e a una storia che rielabora il romanzo di Gordiano Lupi, autore caro al regista fin dai suoi esordi nel cortometraggio.

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Bandiere e primavere: in TVOD il nuovo film di Stefano Simone

È arrivato sul canale streaming TecaTv il nuovo lungometraggio di Stefano Simone, Bandiere e primavere. Il film è disponibile in vendita e a noleggio dal 30 settembre.

Prodotto da Indiemovie in collaborazione con l’.I.S.S. “Toniolo” di Manfredonia, Bandiere e primavere racconta la vera storia di Salvatore Castrignano, compianto sindacalista di Manfredonia, il quale ha dedicato la sua intera attività alla tutela dei lavoratori.

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L’uomo col cilindro, la recensione

Per incassare un premio di tremila euro, le fotografe amatoriali Natalie e Rosa scelgono la location di Villa Rosa come set per i loro scatti. Ma Villa Rosa porta con se un alone di mistero, in quanto, in passato, teatro di misteriose sparizioni di bambini. La gita delle due ragazze si trasforma, pian piano, in una discesa nell’inquietudine, soprattutto considerando che un misterioso individuo col cilindro si aggira per le spettrali stanze dell’edificio diroccato.

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Unfacebook, recensione del cyber-thriller di Stefano Simone

Unfacebook

Il parroco di una cittadina sulla costa pugliese è stanco di assolvere i peccati dei parrocchiani che quotidianamente si confessano a lui. Fedifraghe, truffatori, pedofili, persone riprovevoli all’occhio di Dio che vengono però simbolicamente perdonate, come l’istituzione ecclesiastica impone. Il parroco, allora, si promuove giustiziere, “spada di Dio”, e con l’aiuto dell’ipnosi induce alcuni peccatori al suicidio. Con la scoperta della web chat Unfacebook, il parroco decide allora di arruolare uno stuolo di giovani seguaci che, ipnotizzati attraverso il mezzo internet, vanno a punire i peccatori, uccidendoli. Un commissario da poco trasferito lì da Torino si occupa del caso, cercando di trovare una connessione ai terribili fatti che stanno insanguinando la città.

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Il passaggio segreto approda su Amazon Prime Video

Il passaggio segreto

Apprendiamo oggi direttamente dal regista e sceneggiatore Stefano Simone che il suo mediometraggio Il passaggio segreto (di cui vi abbiamo parlato qui) è da ora disponibile su Amazon Prime Video UK e USA, ma disponibile per la vendita e il noleggio ovunque, anche in Italia (noleggio a 1,99€; acquisto a 2,99€).

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Il passaggio segreto, il mistery psicologico di Stefano Simone

Realtà. Immaginazione. Suggestione.

Tre piani della percezione umana che spesso si incontrano, si intrecciano, si confondono.

Ciò che è reale per qualcuno può essere bollato come immaginazione da qualcun altro, inquinato dalla suggestione soggettiva, fino alla creazione di realtà parallela in cui le cose che non esistono finiscono irrimediabilmente per prendere forma.

Il giovane regista sipontino Stefano Simone, che spesso abbiamo incontrato sulle pagine di DarksideCinema (Fuoco e fumo, L’accordo, Cattive storie di provincia), si addentra proprio nel complesso territorio della suggestione cinematografica, quella “zona fantasma” in cui convivono realtà e immaginazione e con il mediometraggio Il passaggio segreto trova una strada agevole per percorrere temi stratificati e insidiosi.

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Cattive storie di provincia: il Male è un lavoro sporco che qualcuno deve pur fare…

Sono passati già tre anni dal suo ultimo romanzo, periodo durante il quale Giacomo non ha trovato la giusta ispirazione per un’ulteriore opera. Però ora il suo editore reclama un nuovo romanzo e se il ragazzo non gli consegnerà una bozza entro due mesi il loro contratto può ritenersi sollevato. Come se non bastasse, Giacomo si trova in un periodo difficile con sua moglie Mara, con la quale è a un passo dal divorzio. La pressione della sua situazione coniugale incide sul lavoro finché Giacomo decide di ascoltare il consiglio di un suo amico e per cercare la giusta ispirazione si limita ad osservare ciò che lo circonda. Così facendo, armato di taccuino, il ragazzo comincia a scoprire che quella che appare come la tranquilla vita degli abitanti di provincia può nascondere più di un segreto.

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L’accordo, un film sulla tematica della bi-genitorialità

In un periodo di grande fermento sociale e politico attorno all’istituzione famigliare, un piccolo film indipendente sta riscontrando ottimi risultati d’ascolto nel panorama televisivo, si tratta de L’accordo, nuova opera del giovane regista sipontino Stefano Simone.

Un film che ruota proprio attorno al concetto di famiglia, di come l’armonia di una giovane coppia possa improvvisamente sfaldarsi e trovare una soluzione nella separazione.

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