The Enforcer e Prizefighter – La forza di un campione: Antonio Banderas e Russell Crowe in due direct-to-video tra action e biopic

Nelle scorse settimane Plaion Pictures e vertice360 hanno unito le forze per portare sul mercato home video The Enforcer e Prizfighter – La forza di un campione, ovvero un action a sfondo urbano e un biopic storico sul mondo della boxe. Due piccoli film, entrambi messi in piedi con una struttura produttiva indubbiamente contenuta, tutti e due intenzionati a puntare tutto il puntabile su una star (parzialmente decaduta) da piazzare al centro della narrazione. Operazioni di questo tipo, solitamente, non conducono a nulla di veramente buono ma, ahinoi, ad Hollywood fanno parte del quotidiano. Per capire meglio a cosa alludiamo, basterebbe buttare un occhio alla filmografia recente di rinomate star come Bruce Willis, John Travolta, Liam Neeson e perché no, anche Nicolas Cage. A dare lustro a queste due piccole produzioni, invece, troviamo il simpatico Antonio Banderas e il titanico Russell Crowe, due attori che negli ultimissimi anni si stanno muovendo in favore di scelte artistiche abbastanza schizofreniche. The Enforcer e Prizefighter – La forza di un campione arrivano sul nostro mercato direttamente in home video ma fortunatamente in alta definizione blu-ray disc.

The Enforcer.

Cuda è un killer professionista che lavora da tempo per uno dei più importanti clan mafiosi di Miami. Dopo un lungo periodo scontato dietro le sbarre, Cuda torna al servizio del suo capo, Estelle, una donna crudele che decide di farlo lavorare insieme a Stray, un giovane esperto di combattimenti da strada. A Cuda questo lavoro non piace più, o forse non è mai piaciuto, ma in fin dei conti è l’unica cosa che ha. Non riuscendo a recuperare un rapporto sereno né con sua figlia adolescente Lola né con la ex-fidanzata, Cuda si lascia trasportare affettivamente da Billie, una ragazza che ha qualche problema con la legge. Dopo averla salvata da un arresto sicuro, Cuda offre a Billie dei soldi e un posto in cui dormire. Tutto sembra andare liscio fino a quando la giovane viene inaspettatamente rapita per essere trasformata in una schiava del sesso in una rete criminale affiliata proprio al clan di Estelle. L’uomo, che ormai non ha più nulla da perdere, è pronto a rischiare la propria vita pur di salvare quella della ragazza.

Da quando nel 2008 Pierre Morel ha portato in sala il bellissimo Io vi troverò con Liam Neeson, le regole di certo cinema action sono un po’ cambiate e i cloni di quel film sono stati innumerevoli. Alcuni di qualità (3 Days to Kill), altri decisamente brutti, alcuni ibridati al cinema d’autore (A Beautiful Day – You Were Never Really Here) mentre altri pronti ad accontentarsi fieramente della serie B (tra questi persino il divertentissimo Rambo: Last Blood).

Ad arricchire questa corposa schiera di emuli ci pensa adesso anche The Enforcer, un’operazione che guarda nella stessa direzione del film di Morel sotto molteplici punti di vista, tra cui quello di voler essere un revenge-movie declinato proprio al mondo dello sfruttamento della prostituzione.

Questa volta la scelta del navigato action-man è ricaduta su Antonio Banderas, attore che già in passato si è prestato ad operazioni analoghe (Security, Vendetta finale) e che negli ultimi anni sta facendo crescere la sua filmografia in modo decisamente disorientante. È molto curioso, infatti, notare la nonchalance con cui alterna grandi produzioni ad altre minuscole, ruoli da protagonista a personaggi che sono poco più che una comparsa. Ed è altrettanto curioso vedere che si lascia coinvolgere in un prodotto così mediocre come The Enforcer dopo aver sfiorato l’Oscar con Dolor y Gloria di Almodovar e dopo l’enorme successo ottenuto con l’ottimo Il Gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio.

Non manca qualche momento interessante, c’è ritmo costate e la confezione è piuttosto buona, eppure The Enforcer non ha minimamente la forza emotiva di Io vi troverò, così come non possiede quello spirito autoriale a cui aveva fatto sapientemente ricorso Lynne Ramsey quando ha diretto Joaquin Phoenix nel già citato A Beautiful Day.

The Enforcer si accontenta di essere un film “medio”, ha pochissima ambizione e zero voglia di sperimentare. Un film godibile, certo, ma anche parecchio carente sotto il profilo della scrittura (personaggi e situazioni decisamente abbozzati) e poco audace nella messa in scena della violenza e delle sequenze adrenaliniche.

Pur trattandosi di un action di basso profilo, The Enforcer viene fortunatamente portato sul mercato da Plaion Pictures e vertice360 sia in edizione standard DVD che in alta definizione blu-ray. Noi vi parliamo di quest’ultima soluzione, che sa come soddisfare soprattutto sotto il profilo tecnico. Il quadro video, infatti, risulta molto nitido e contrastato in modo ineccepibile, con colori brillanti e sempre attento al dettaglio visivo. Molto bene anche il reparto audio che prevede – come sempre, quando si parla dei prodotti Plaion – una traccia 5.1 DTS-HD Master Audio sia per la versione originale che per quella doppiata in italiano. Molto magra la sezione degli extra: solo un backstage di 5 minuti corredato da interviste al cast tecnico e artistico. 

Prizefighter – La forza di un campione.

In Prizefighter ci viene raccontata la storia vera di Jem Belcher, ovvero un giovanissimo pugile inglese che è stato campione d’Inghilterra dal 1800 al 1805. Dunque, senza doverci girare troppo attorno, parliamo di uno dei primi campioni legati alla disciplina della boxe, emerso dalla povertà più assoluta e che è riuscito a farsi strada sul ring pur essendo diventato cieco ad un occhio a causa di uno spiacevole incidente. Quella di Jem Belcher, dunque, morto prematuramente a soli trent’anni (era il 1811), era indubbiamente una storia che meritava di essere raccontata. E meritava di essere raccontata meglio.

Affidato alla regia del semi-sconosciuto Daniel Graham, Prizefighter – La forza di un campione si adagia su una narrazione ordinata che segue in modo abbastanza elementare il classico schema della nascita di un campione: si parte dall’infanzia, con una difficile condizione familiare alle spalle, poi la scoperta del mondo sportivo per puro caso, un lutto in famiglia che serve al nostro eroe per “crescere” e poi la scelta di un giusto allenatore/mentore capace di condurre il nostro alla vittoria sul ring. Nulla di più classico, dunque. Un biopic che entra in punta di piedi nel filone dei film sportivi, non si porta con sé nessuna velleità artistica e pretende solamente di far conoscere ai più la storia di uno dei primi e veri campioni della boxe.

L’idea alla base di Prizefighter era assolutamente nobile e interessante. Raccontare il mondo del pugilato quando questo era alle origini e ancora governato da regole che oggi non esistono giustamente più (come lo sconfinato numero di round durante un match), offriva il giusto modo per conoscere questa disciplina sportiva attraverso una lente differente da quella che negli anni ci è stata offerta dai successi legati al brand di Rocky e Creed.

Ma un film del genere, per funzionare, ha bisogno del giusto fiato. Necessita di un respiro importante sia sotto il profilo narrativo che, soprattutto, sotto quello produttivo. E Prizefighter, purtroppo, non ha quel fiato di cui aveva bisogno.

Quello diretto da Graham, infatti, è un film produttivamente piccolo (o comunque non all’altezza delle sue esigenze) e questo dato si lascia avvertire di continuo, soprattutto nella cattiva gestione del periodo storico, con una sovrabbondanza di interni per limitare i costi e con pochissimi momenti in esterna che lasciano avvertire la presenza di un set palesemente ricreato in uno studio cinematografico (a nulla servono gli escamotage registici legati ad uno smodato ricorso al fuori fuoco, per mascherare tutto il mascherabile). Ma oltre alla gestione scenografica legata al periodo storico, i limiti produttivi si lasciano avvertire anche sotto il profilo della messa in scena che viene schiacciata da una fotografia abbastanza dilettantesca (esageratamente scura e fastidiosamente gialla) che lo fa sembrare – in alcuni momenti – quasi un film messo in piedi da un gruppo di amatori.

Nel cast troviamo a sorpresa Russell Crowe che, non potendo interpretare il giovane Jem Belcher, viene chiamato a vestire i panni del rissoso nonno di Belcher, ovvero colui che porterà il giovanissimo Jem a conoscere la boxe e ad appassionarsi a questa violenta disciplina sportiva. Oltre a Crowe, nel cast, anche Ray Winstone che interpreta il saggio allenatore/mentore del nostro campione.

Anche Prizefighter – La forza di un campione arriva sul mercato italiano direttamente in home video e sempre per mano di Plaion Pictures e vertice360, anche questo reso disponibile sia in edizione DVD che in blu-ray disc.

Il supporto ad alta definizione si difende abbastanza bene ed esibisce una giusta cura sotto il profilo tecnico. L’immagine, infatti, può fare affidamento su un quadro video molto limpido, contrastato nel giusto modo (diversamente, sarebbe stato un problema enorme vista l’abbondanza fotografica di toni scurissimi) e sempre attento al dettaglio visivo. Niente da lamentare sul reparto audio che, ancora una volta, trova rifugio in uno squillante 5.1 DTS-HD Master Audio sia per la versione originale che per quella doppiata in italiano. Non male il reparto dei contenuti extra che prevede sia il trailer del film che un corposo backstage (22 minuti) arricchito con interviste al cast tecnico e artistico.

Giuliano Giacomelli

THE ENFORCER di Richard Hughes

Label: Plaion Pictures e vertice360

Formato: Bluray Disc (disponibile anche in DVD)

Video: 2.39:1  (16:9)

Audio: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio

Sottotitoli: Italiano

Extra: Trailer, Making of

PRIZEFIGHTER – LA FORZA DI UN CAMPIONE di Daniel Graham

Label: Plaion Pictures e vertice360

Formato: Bluray Disc (disponibile anche in DVD)

Video: 2.40:1  (16:9)

Audio: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio

Sottotitoli: Italiano

Extra: Trailer, featurette

VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.