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I soliti idioti 3 – Il ritorno, la recensione
Sono passati poco più di 11 anni dall’uscita al cinema del film I 2 soliti idioti, quasi dieci milioni di incasso al botteghino che andava a bissare gli oltre dieci milioni d’incasso totalizzati l’anno precedente da I soliti idioti – Il film; un grande successo per il duo comico Fabrizio Biggio & Francesco Mandelli che ha confermato l’appeal sul pubblico dell’amato show demenziale di MTV. Ma dopo il pesante flop del pregevolissimo La solita commedia – Inferno, che praticamente portava i “soliti idioti” all’interno della Commedia dantesca, arriva un po’ a sorpresa I soliti idioti 3 – Il ritorno. E, ci duole dirlo, ma questo “ritorno” è un clamoroso buco nell’acqua.
Appena un minuto, la recensione
Claudio è un agente immobiliare, un cinquantenne spiantato che vive ancora in casa con sua madre e costretto ad ogni tipo di umiliazione da parte della sua ex-moglie che lo ha lasciato per Manfredi, il “Re della Zumba”, portandosi via anche i suoi due figli adolescenti, Greta e Luca. A dare man forte a Claudio, tuttavia, ci pensano i due amici Simone ed Ascanio che un bel giorno gli consigliano di ricominciare daccapo iniziando proprio dai dettagli: buttare il vecchio cellulare e comprarsi un tecnologico smartphone. Claudio segue il consiglio dei suoi amici e subito si reca in un negozio gestito da cinesi per acquistare un telefono moderno e a prezzo contenuto. Qui, ad attenderlo, trova un anziano venditore cinese che gli vende un particolarissimo smartphone che consente a Claudio di portare indietro il tempo di sessanta secondi. Euforico per l’acquisto, Claudio inizia sin da subito ad usare l’aggeggio tecnologico per soddisfare piccoli capricci effimeri ma, pian piano, capirà che quei “sessanta secondi” possono essergli sufficienti per raddrizzare pezzo dopo pezzo la propria vita partendo proprio dal rapporto disastrato che ha con la sua famiglia.
Pets 2 – Vita da animali, la recensione
Se il film Illumination del 2016, Pets – Vita da animali, non ha risposto del tutto alla domanda: “Cosa fanno i nostri animali domestici quando non ci siamo?”, ci pensa il secondo capitolo ad approfondire il discorso. Dal 6 giugno al cinema, infatti, arriva Pets 2 – Vita da animali, distribuito da Universal Pictures e diretto ancora una volta da Chris Renaud e scritto da Brian Lynch.
Pets 2 – Vita da animali è il decimo film della Illumination, e se il primo capitolo ci ha insegnato l’accettazione e la tolleranza, quando Max ha imparato a voler bene al suo nuovo fratello peloso Duke, ora il messaggio è quello che bisogna avere sempre fiducia in se stessi, riuscire a fare la cosa giusta anche quando si ha paura e che l’unione fa sempre la forza.
Bene ma non benissimo, la recensione
Approcciarsi ad un prodotto come Bene ma non benissimo non è facile e non dev’essere stato semplice neanche dal punto di vista produttivo scommettere su un cavallo del genere per una giovane casa come la Viva Productions. Nell’attuale panorama della commedia italiana sempre più devoto alla riproposizione in chiave nazionale di popolari produzioni estere con altisonanti nomi protagonisti, in pochi si sarebbero presi la responsabilità di mettersi in gioco con un’originale commedia dall’alto contenuto sociale affrontato da un cast di giovanissimi semi-sconosciuti.
Si muore tutti democristiani, la recensione
Vivere nelle società contemporanea vuol dire sempre di più vedere.
Ogni narrazione significativa possiede una dimensione visiva per esistere nella cultura attuale, nel solco di un cambiamento diventato tangibile con l’avvento di YouTube nel 2005 e la formazione di un nuovo soggetto sociale, il prosumer. Dal caricamento di Me at the zoo sulla celebre piattaforma, il fiume dei contenuti visibili per e realizzati soprattutto dall’utente non ha mai smesso di essere in piena, considerato anche i molteplici affluenti apparsi nel corso degli anni, mantenendo un ritmo forsennato, indicando e istituendo nuovi regimi narrativi ormai entrati nell’immaginario collettivo.
Paddington 2, la recensione
Nel 1958, Michael Bond crea Paddington, l’orsetto più amato dai bambini britannici! Nel 2014, il regista Paul King lo fa rivivere con enorme successo sul grande schermo, per la gioia di grandi e piccini. Successo che è destinato a ripetersi con Paddington 2, nei nostri cinema a partire dal 9 novembre, distribuito da Eagle Pictures e dedicato alla memoria dello scrittore padre dell’orsetto, scomparso a giugno di quest’anno.
In questo secondo capitolo vediamo il simpatico Paddington, ormai pienamente accettato dalla famiglia Brown e dalla comunità in cui vivono, che riesce a regalare sorrisi e aiutare, nel suo piccolo, ogni suo amico e conoscente grazie alla gentilezza di cui è naturalmente dotato.
Pets – Vita da animali, la recensione (PRO)
Fondata nel 2007 da Chris Meledandri, la Illumination Entertainment si è da subito imposta come nuovo polo produttivo nel settore del cinema d’animazione. Il successo è stato immediato con il primo film prodotto, Cattivissimo Me nel 2010, a cui hanno seguito con minor risonanza il mix animazione e live action Hop (2011), Lorax – Il guardiano della foresta (2012), fino all’affermazione con Cattivissimo Me 2 (2013) e il suo spin-off Minions (2015). Oggi, però la Illumination ha battuto ogni record personale e non (è il maggior incasso di sempre per un film d’animazione non Disney) con Pets – Vita da animali, un film fresco, clorato e divertente che sembra aver messo d’accordo tutti: il pubblico, che l’ha premiato in ogni dove, e la critica, che l’ha promosso nonostante l’hype furbetto che negli ultimi mesi aveva generato.
Natale col Boss: un DVD special edition per il cinepanettone con Lillo & Greg
La formula del cinepanettone classico a marchio Filmauro, che andava avanti da circa 30 anni, nel 2014 è stata completamente stravolta: Neri Parenti, regista storico di questi film, è passato alla concorrenza, Christian De Sica non ha rinnovato il contratto, i nomi di punta sono diventati Lillo e Greg e la struttura episodica ha lasciato il passo a film compatti a storia unica. Dopo Un Natale stupefacente, Luigi e Aurelio De Laurentiis ripetono la formula con una nuova avventura che vede coinvolto ancora il duo comico Lillo e Greg. Dopo il discreto successo al botteghino, arriva in home video Natale col boss con una Special Edition a due dischi ricca di contenuti speciali.
Natale col Boss, la recensione
La formula del cinepanettone classico a marchio Filmauro, che andava avanti da circa 30 anni, nel 2014 è stata completamente stravolta: Neri Parenti, regista storico di questi film, è passato alla concorrenza, Christian De Sica non ha rinnovato il contratto, i nomi di punta sono diventati Lillo e Greg e la struttura episodica ha lasciato il passo a film compatti a storia unica.
Aurelio e Luigi De Laurentiis tentano anche quest’anno di ripetere la formula di Un Natale Stupefacente e portano nei cinema una nuova avventura che vede coinvolto il duo comico Lillo & Greg con Natale col Boss.
La Solita Commedia – Inferno, la recensione
Quando nel 2009 esordirono sul piccolo schermo di MTV con la sketch comedy di chiara ispirazione britannica I soliti idioti, sapevamo che non ci saremmo tolti di torno tanto facilmente gli autori e interpreti Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio. E infatti, tempo due anni, e quel volpone di Petro Valsecchi li contrattualizza per un film su I soliti idioti che, inaspettatamente, incassa 10 milioni e mezzo di euro pur non uscendo in un periodo di “garanzia”. Il film era terribile, un insieme mal cucito di sketch riciclati dalla tv con un’esasperazione della volgarità dettata dal pretesto di voler far satira sull’italiano medio, quindi volgare. Tempo un anno e spunta il sequel, I 2 soliti idioti, leggermente superiore perché narrativamente più compatto, ma fatto della stessa pasta del precedente. Il film esce a Natale (quindi periodo di garanzia massima) e presenta un budget ben più consistente, ma si comporta peggio al botteghino, non arrivando neanche a 9 milioni d’incasso totali.