Archivio tag: François Ozon

È andato tutto bene, la recensione

Tout s’est bien passé, adattamento del romanzo È andato tutto bene di Emmanuèle Bernheim che è anche il titolo italiano del film, è il nuovo lungometraggio presentato in competizione al Festival del Cinema di Cannes da François Ozon. Il film tratta di un argomento particolarmente delicato e di attualità: l’eutanasia. Protagonista del film è Emmanuèle Bernheim (Sophie Marceau) che, con la sorella interpretata da Géraldine Pailhas, deve gestire la difficile situazione del padre André Bernheim (André Dussollier) dopo che un infarto lo ha fortemente debilitato, tanto da chiedere alla figlia di aiutarlo a farla finita.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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7 donne e un mistero, la recensione

Metti una sontuosa villa liberty sperduta nella campagna, una bufera di neve improvvisa, un uomo misteriosamente trovato morto nella sua camera da letto e sette donne che si ritrovano sotto lo stesso tetto nel momento in cui viene fatta la macabra scoperta. Alessandro Genovesi (Soap opera, 10 giorni senza mamma, Ridatemi mia moglie) firma la regia del suo ottavo lungometraggio dal titolo 7 donne e un mistero, liberamente ispirato al celebre 8 donne e un mistero (2002) di François Ozon. Entrambe le opere fanno riferimento alla celebre pièce teatrale Huit Femmes (1958) di Robert Thomas.

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Valutazione: 5.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Grazie a Dio, la recensione

È indicativo che Grazie a Dio, al momento della sua uscita in Francia, abbia incontrato tutta una serie di pressioni e ostacoli da parte della Chiesa Cattolica francese. Dato che il prete al centro di questa storia è in attesa di un processo civile oltre che canonico, non si può negare che l’opera di Francois Ozon abbia un certo potere sul pubblico. Anche se, in fin dei conti, altro non è che un racconto estremamente sobrio e composto di un dolorosissimo processo che le vittime di abuso hanno dovuto affrontare per testimoniare, dopo oltre trent’anni di traumi e problemi.

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Valutazione: 6.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Doppio amore, la recensione

Era il 1886 quando lo scrittore scozzese Robert Louis Stevenson pubblicava la sua opera più importante dal titolo Lo strano caso del Dott. Jekyll e Mr. Hyde, romanzo nel quale veniva trattata per la prima volta una storia incentrata sul concetto del doppio e di due personalità diverse all’interno della stessa persona. Un’idea, che in psicologia si traduce nel contrasto tra Es e Super-Io, che nel cinema ha avuto tantissime rivisitazioni e che può essere trasposta anche nel rapporto tra gemelli, persone dall’aspetto identico ma dai caratteri diversi. È ciò che è accaduto nel cult Inseparabili di Cronenberg ed ora in Doppio Amore del regista francese François Ozon, il quale porta sullo schermo il romanzo Lives of the Twins di Joyce Carol Oates per raccontare una storia torbida nella quale a farla da padrona sono le passioni amorose, pulsioni sessuali e il disagio di una protagonista tramortita e divisa a metà tra due gemelli che aprono in lei una ferita mai sopita.

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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Frantz, la recensione

Il perdono, sia verso sé stessi che verso gli altri, sembra essere una delle tematiche dominanti della 73^ edizione del festival di Venezia. Senz’altro è alla base delle vicende di Frantz, nuovo film del regista francese François Ozon, presentato in concorso.

Il film è tratto dalla pièce teatrale L’homme que j’ai tué di Maurice Rostard, da cui Ernst Lubitsch nel 1932 aveva tratto L’uomo che ho ucciso.

Anna Hoffmesiter (Paula Beer) è una giovane tedesca che ha perso l’amato fidanzato Frantz (Anton Von Luke) durante la Grande Guerra da poco conclusa. Un giorno, visitando la sua tomba, incontra Adrien (Pierre Niney), un ragazzo francese giunto da Parigi per conoscere la famiglia del defunto.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Una nuova amica, la recensione

Claire (Anaïs Demoustier) e Laura (Isild Le Besco) sono amiche dall’infanzia e condividono un legame molto forte, che prosegue anche dopo i rispettivi matrimoni. Purtroppo la vita di Laura viene prematuramente stroncata da una malattia, pochi mesi dopo aver dato alla luce una bambina. Claire, distrutta dal dolore, promette di prendersi cura della piccola e di David (Romain Duris), marito dell’amica. Il rapporto tra i due, però, prenderà una piega complessa e inaspettata quando la ragazza scoprirà che David ama travestirsi da donna. Lo shock iniziale lascerà il posto a una singolare e insolita amicizia tra Claire e questa ‘altra’ versione di David, ribattezzata Virginia…

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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