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Living: in DVD la delicatissima e commovente favola umana interpretata da un gigantesco Bill Nighy
Il 2022 si è chiuso con l’uscita nelle sale italiane di Living, una delicatissima e commovente favola umana interpretata da un gigantesco Bill Nighy. Era il 23 dicembre 2022 e il film, portato nelle sale italiane da Lucky Red in accordo con C+C Circuito Cinema, è passato piuttosto inosservato a causa dell’inevitabile scontro al botteghino con i film natalizi che lo scorso anno ha visto fronteggiarsi Avatar – La via dell’acqua di James Cameron, Il grande giorno con Aldo, Giovanni e Giacomo e il successo inaspettato Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. Un film estremamente delicato, che forse avrebbe trovato nel pubblico altro tipo d’attenzione se rilasciato nelle nostre sale qualche settimana prima dell’inizio del periodo natalizio, ma che comunque ha potuto far affidamento su una buonissima accoglienza da parte della critica. Presentato in anteprima al Sundance Film Festival per poi approdare – fuori concorso – alla 79ª Mostra Internazionale di Venezia, Living è riuscito a strappare anche due meritatissime candidature agli ultimi Premi Oscar nella sezione miglior attore protagonista (Bill Nighy) e miglior sceneggiatura non originale (Kazuo Ishiguro).
Il film, adesso, arriva finalmente anche sul mercato home video grazie ai canali distributivi di Plaion Pictures ma, inspiegabilmente, solo in edizione DVD.
The Whale, in blu-ray il film premio Oscar con Brendan Fraser
The Whale di Darren Aronofsky è stata una delle maggiori sorprese cinematografiche dello scorso anno perché non solo è stato in grado di rilanciare la carriera dell’amato attore Brendan Fraser, che era finita in un preoccupante momento di stallo ormai da troppo tempo, ma anche di dare nuova credibilità autoriale al regista di The Wrestler e Il Cigno Nero ponendo il suo film all’attenzione degli Academy Awards, dove è stato premiato con ben 2 Oscar, tra cui uno proprio all’interpretazione di Fraser. Dopo diversi mesi di silenzio dopo l’uscita nelle sale, The Whale arriva anche in home video, distribuito da Eagle Pictures in accordo con I Wonder Pictures.
Argentina, 1985. La recensione del film sulla nascita della democrazia argentina
È il 1984 in Argentina, da soli 7 mesi è caduta la dittatura militare del generale Jorge Videla che dal 1976 deteneva con i suoi collaboratori il potere assoluto, lasciando al suo posto una nascente democrazia, con tutte le sue difficoltà e speranze.
Gli ex comandanti del regime, Jorge Rafael Videla, Emilio Eduardo Massera, Roberto Eduardo Viola, Armando Lambruschini, Orlando Ramón Agosti, Omar Graffigna, Leopoldo Galtieri, Jorge Anaya e Basilio Lami Dozo, vengono arrestati e messi sotto processo ordinario, e non alla corte marziale come previsto per i militari, organizzazione in cui molti ancora provano simpatie per l’ex regime.
The Whale, la recensione
The Whale, il nuovo film di Darren Aronofsky presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, è stato uno dei migliori film della 79esima edizione ed è stato candidato a 3 premi Oscar, tra i quali quello per migliore attore protagonista.
Basato sulla sceneggiatura teatrale di Samuel D. Hunter, il film ha come protagonista Charlie, interpretato da Brendan Fraser, un uomo obeso e con serie difficoltà di movimento che si mantiene insegnando corsi online in cui nasconde la sua situazione fisica. La vicenda si svolge nel corso una settimana, per lo più in una stanza, dal momento in cui le condizioni fisiche di Charlie stanno ulteriormente peggiorando e lui è aiutato da Liz (Hong Chau), sua infermiera e amica. Temendo stia per arrivare la fine, l’uomo cercherà quindi di riallacciare i rapporti con la figlia Ellie (Sadie Sink, ovvero Max in Stranger Things), avuta da una relazione precedente.
The Quiet Girl, la recensione
Siamo in Irlanda, all’inizio degli anni ’80. Cáit è una bambina di nove anni estremamente introversa, trasandata e taciturna come poche. Vive in una famiglia di contadini e non ha un buon rapporto con le sorelle più grandi né con il padre, affettivamente distaccato e assente. Dovendo far fronte ad una nuova gravidanza, mentre bada ad un altro fratellino ancora molto piccolo, la madre di Cáit pensa bene di affidare la bambina alle cure di un’altra famiglia per il solo periodo estivo. Giusto il tempo di affrontare serenamente gli ultimi mesi di gestazione. Cáit viene così portata dai Kinsella, una coppia di anziani contadini che non hanno un figlio loro. La piccola viene così accolta in un ambiente pulito e sereno, molto diverso da quello in cui è cresciuta fino ad ora, e qui stringe un legame molto profondo con Eibhlín, donna dolce e premurosa, mentre fatica a trovare la giusta sintonia con Seán, uomo schivo ma gentile. I giorni passano, l’estate si fa sempre più calda, e la piccola Cáit inizia a fiorire come non le era mai accaduto prima. Impara la bellezza che risiede nelle piccole cose, negli usi e nelle abitudini quotidiane, per la prima volta si sente davvero amata da qualcuno. Ma l’estate presto finirà e Cáit dovrà tornare dalla sua famiglia biologica…
Tutta la bellezza e il dolore (All the Beauty and the Bloodshed), la recensione
Nancy “Nan” Goldin è una celebre fotografa e attivista statunitense. Il suo lavoro più noto è The Ballad of Sexual Dependency (1985), un corposo slide show composto da circa 700 fotografie scattate tra il 1979 e il 1985. Artista profondamente sovversiva, Nan Goldin è stata tra i primi artisti ad aver eletto allo stato dell’Arte la fotografia di carattere personale e privato. In The Ballad of Sexual Dependency, infatti, Nan non ha fatto altro che documentare i sei anni della sua vita trascorsi all’interno di una “famiglia allargata” nel quartiere Bowery di New York. Qui ha toccato con mano tutta la cultura underground degli anni ’70 e, attraverso le sue foto, ha raccontato la sua famiglia, i suoi amici, la controcultura gay, l’arte di quegli anni, la dipendenza da droghe, la prostituzione e la piaga dell’AIDS. Ma Nancy “Nan” Goldin è anche nota per la sua guerra alla famiglia Sackler, proprietaria dell’enorme casa farmaceutica Purdue Pharma e accusata d’aver sdoganato il commercio dell’ossicodone, antidolorifico che crea una profonda dipendenza e che è stato capace di generare – in pochi anni – un impressionante numero di morti in America.
Marcel the Shell, la recensione
Marcel è una creatura piccola piccola. Un esserino strano, difficile da collocare. Una specie di conchiglia, ma con un occhio di plastica e delle scarpette da ginnastica. Vive insieme a sua nonna Connie – una specie di conchiglia anche lei – all’interno di una casa gigantesca, una villa abitata poco prima da una coppia ma che adesso è messa in affitto su Airbnb. Marcel, grazie all’aiuto di sua nonna, ha imparato a vivere in quella casa e ha trovato un modo per riuscire a far tutto: sa come spostarsi celermente negli ambienti, come procurarsi il cibo e da bere, come arrivare nei punti più irraggiungibili dell’abitazione. Quando in casa arriva Dean, un filmaker con problemi sentimentali, la vita di Marcel è destinata a cambiare. Tra i due nasce subito una complicità e Dean appare determinato a realizzare un mini-documentario sulla vita di Marcel in cui questo piccolo esserino si racconta al pubblico. Il documentario di Dean diventa subito virale sul web e così, sia Marcel che Dean, vengono contattai dagli autori del celebre programma televisivo 60 Minuti per diventare i protagonisti di una nuova puntata. Per il piccolo Marcel quello è il primo importante passo per realizzare il suo sogno più grande: ricongiungersi con la sua famiglia dispersa.
Gli spiriti dell’isola – The Banshees of Inisherin, la recensione
Se avete già visto, e probabilmente apprezzato, Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2017) allora non farete fatica a riconoscere il caratteristico stile del regista/sceneggiatore irlandese Martin McDonagh anche nel suo nuovo film: The Banshees of Inisherin – Gli spiriti dell’isola. La straordinaria capacità di McDonagh di dirigere gli attori, peraltro spesso affermati ed esperti “mostri sacri”, guidandoli nel percorso di interiorizzazione dei rispettivi personaggi, aiuta ad aumentare l’intensità della recitazione e la possibilità di esprimere un complesso mondo interiore anche andando al di là delle semplici parole pronunciate.
Everything Everywhere All at Once: in blu-ray la sorpresa cinematografica dell’anno
Con buona pace di tutti quelli che proprio non riescono a vedere nessun tipo di talento nel duo registico Daniels (forse una piccola cerchia ristretta, a cui anche noi apparteniamo), bisogna riconoscere che la vera sorpresa cinematografica dell’annata 2022 è stato proprio Everything Everywhere All at Once. Nell’anno che ha visto il ritorno in sala dei grandi blockbuster vecchia maniera (pensiamo a Top Gun: Maverick, al bellissimo Babylon ma anche al tanto tecnologico quanto classico Avatar: La via dell’acqua), fa sorridere che è un film come quello diretto dai Daniels (già autori in passato di Swiss Army Man) a sollevare il vero entusiasmo di pubblico e critica, tanto da diventare il film guida ai prossimi Oscar 2023 con ben 11 nomination (tra cui miglior film e miglior regia). Un piccolo e inspiegabile mistero cinematografico sintomo, più che altro, che lo studio di produzione A24, un tempo associato a prodotti di nicchia ma di qualità, ha guadagnato la giusta potenza e credibilità per potersi sedere al tavolo dei “grandi”, insieme alle più importanti majors hollywoodiane. Everything Everywhere All at Once è adesso disponibile in blu-ray disc grazie ai canali distributivi Eagle Pictures.
Oscar 2023: tutte le nomination
Si sono svolte oggi pomeriggio, a partire dalle 14:30 (ora italiana), le nomination agli Oscars 2023. L’annuncio delle nomination è avvenuto sul canale YouTube degli Academy e ad annunciarle sono stati gli attori Riz Ahmed (The Sound of Metal) e Allison Williams (M3GAN).
La cerimonia di premiazione si svolgerà anche quest’anno al Dolby Theatre di Los Angeles e si terrà domenica 12 marzo condotta da Jimmy Kimmel, che torna come host per la terza volta, dopo le edizioni del 2017 e 2018.