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Dal 15 giugno al cinema Almodóvar – La forma del desiderio: cinque film di culto restaurati!
CG Entertainment è orgogliosa di annunciare la rassegna ALMODÓVAR – LA FORMA DEL DESIDERIO: dal 15 giugno al cinema cinque film di culto per riscoprire la dirompente attualità e la libertà espressiva del cinema di Pedro Almodóvar degli anni ’80, L’indiscreto fascino del peccato, Che ho fatto io per meritare questo?, La legge del desiderio, Donne sull’orlo di una crisi di nervi e Tacchi a spillo. I film saranno proiettati dai materiali in alta definizione resi disponibili da TF1.
Madres paralelas, il film di Pedro Almodóvar candidato agli Oscar arriva in DVD
Forte di due nomination agli imminenti Oscar 2022, dove concorre per migliore attrice protagonista e migliore colonna sonora, Madres paralelas di Pedro Almodóvar torna alla ribalta dopo aver già fatto parlare di se con la vittoria della Coppa Volpi da parte di Penélope Cruz alla 78ª Mostra del Cinema di Venezia. Warner Bros. Home Entertainment anticipa la cerimonia di premiazione degli Oscar e porta il 23° lungometraggio del regista spagnolo in DVD.
Madres paralelas, la recensione
Ritorna alla mostra del cinema di Venezia Pedro Almodóvar, forse il regista spagnolo più amato e famoso al mondo. Se l’anno scorso si era presentato con un corto fuori concorso (A Human Voice, con Tilda Swinton), quest’anno il regista spagnolo è presente con un film nel concorso principale, con un cast in cui tornano volti che abbiamo visto spesso nelle sue pellicole come la protagonista Penélope Cruz e la inconfondibile spalla Rossy de Palma.
Madres paralelas è un dramma che mescola vita quotidiana, attualità e memoria storica, fortemente influenzato dal dibattito politico nella Spagna dei giorni nostri. È infatti del 16 settembre 2020 la nuova legge sulla Memoria Storica che aggiorna quella del 2007 voluta da Zapatero, che condanna ancora di più le violenze della dittatura franchista, concentrandosi in particolare sui verdetti dei tribunali franchisti e sulla ricerca dei defunti dispersi gettati nelle fosse comuni dai fascisti.
L’angelo del crimine, la recensione
Giovane, biondo, attraente, dall’aria innocente… eppure Carlos Eduardo Robledo Puch è salito alle cronache argentine nei primi anni ’70 per essere uno dei più spietati criminali che il Paese abbia mai conosciuto. Ribattezzato dai media “Angelo biondo” e “Angelo del Male”, Carlos Punch si distinse tra il 1971 e il 1972 per aver commesso una serie di furti ai danni di abitazioni, gioiellerie e altre attività commerciali, ben 11 omicidi e un’evasione dal carcere, a cui poi è stato legato a vita con condanna di ergastolo. Una storia troppo ghiotta per essere trascurata dalla settima arte e infatti l’argentino Luis Ortega ha tratto un film dalla storia di Carlos Puch… un bel film, L’angelo del crimine (El Angel, in originale), distribuito nei cinema italiani da Movies Inspired dal 30 maggio.
Dolor y gloria, la recensione
Durante la 75° Mostra del Cinema di Venezia, il presidente della Biennale Paolo Baratta in un incontro informale ha rivelato come il presente del cinema sia contraddistinto da due caratteristiche fondamentali: uno stravolgimento continuo della struttura classica in tre atti e il ricorso ad un materiale personale ed emotivo ormai irrinunciabile. Registi emergenti alle prese con l’opera prima, maestri affermati dell’ultimo secolo riescono con sempre maggior naturalezza a comunicare un’intimità spesso relegata a grandi capolavori o a casi isolati.
Dolor y Gloria si inserisce in questo solco alla perfezione e forse è l’opera perfetta per raccontare questa nuovo corso cinematografico. Secondo lo stesso Pedro Almodóvar il film è la conclusione di una trilogia – iniziata 32 anni fa con La legge del desiderio e proseguita con La mala educación – in cui la biografia del regista spagnolo si intreccia con il desiderio e la finzione cinematografica.
Julieta, la recensione
“Madri sull’orlo di una crisi di nervi”, sono loro le donne di una parte della filmografia di Pedro Almodóvar che inizia con Tutto su mia madre, culmina con Volver e ritorna in Julieta. Nell’ultimo decennio, il regista spagnolo ha compiuto un viaggio di ricerca e introspezione nel suo cinema: con La pelle che abito ha sperimentato delle atmosfere nuove, non propriamente nelle sue corde, e con Gli amanti passeggeri sembra solo aver voluto prendere tempo per qualcosa di più grande. E questo qualcosa è Julieta, 20esimo film del regista in concorso al Festival di Cannes di quest’anno.
Julieta, il trailer e il poster del nuovo film di Almodòvar in concorso a Cannes
Storie Pazzesche in Blu-ray Disc
Storie pazzesche, la recensione
Se siete in cerca di un film dai risvolti imprevedibili, a metà tra commedia nera e atmosfere pulp alla Tarantino, Storie Pazzesche di Damiàn Szifron fa decisamente al caso vostro. Il regista argentino, con questa pellicola, firma un affresco folle e audace del mondo odierno; le risate non si sprecano e, se vi servono ulteriori garanzie, vi basti sapere che il film è presentato e prodotto da Pedro Almodòvar.