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Punto di non ritorno arriva in una collector’s edition per il 25° anniversario

Lo spazio infinito offre terrore allo stato puro nel classico fanta-horror Punto di non ritorno (Event Horizon), che celebra il suo 25° anniversario con due nuove edizioni SteelBook 4K Ultra HD + Blu-ray, sia in versione standard che in edizione limitata da collezione. Punto di non ritorno arriverà il 9 agosto distribuito da Koch Media Italia per Paramount Pictures.

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Jurassic World – Il dominio, la recensione

Quanto iniziato nel 2015 da Colin Trevorrow con Jurassic World e proseguito nel 2018 da Juan Antonio Bayona con Jurassic World – Il regno distrutto era destinato a portare esattamente a Jurassic World – Il dominio, terzo capitolo della nuova saga sui dinosauri nonché sesto se inserito nel più ampio progetto “Jurassic” inaugurato da Steven Spielberg nel 1992. Tutti i segnali ci suggerivano che il confine tra l’uomo e il dinosauro sarebbe stato abbattuto: niente più recinzioni e gabbie, ma una coesistenza che in alcuni casi è pacifica, in altri molto rischiosa. Segnali che ci stavano conducendo anche verso l’attuazione di uno sfruttamento collaterale dei dinosauri da parte dell’uomo, non solo relegato ai parchi a tema, ma più ampio e meschino come l’impiego in campo militare o il semplice capriccio qualche milionario che vuole esibire in cortile un animale estinto miliardi di anni fa. Un percorso tracciato, dunque, che allo stesso tempo ci prende un poco in contropiede quando ci accorgiamo che Jurassic World – Il dominio alterna questa visione originale sulla materia con un inaspettato ritorno alle origini, adagiandosi su meccanismi tanto sicuri quanto, ahinoi, troppo risaputi.

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Arriva in blu-ray l’irresistibile Peter Rabbit

C’era una volta Peter Coniglio, coraggioso, disubbidiente ma amabilissimo coniglietto antropomorfo che viveva con sua madre e le sue sorelle nei pressi di una fattoria ai confini di Kensington. Peter Coniglio è stato il protagonista di una fortunatissima collana di libri illustrati per bambini, realizzati nei primi del ‘900 dalla celebre scrittrice e illustratrice Beatrix Potter. Adorabili acquerelli accompagnavano racconti che promuovevano la solidarietà e si riempivano di coraggio e avventura, elementi fondamentali per risultare accattivanti agli occhi e alle orecchie dei bambini di allora. Avete ben presente, dunque, Peter Coniglio, i suoi amici parlanti e lo spirito pedagogico e politicamente corretto che li animano? Bene, dimenticatevelo. Peter Rabbit, adattamento ufficiale targato Sony Animation Pictures dei personaggi creati da Beatrix Potter, vi catapulta in un mondo totalmente differente da quello zuccheroso creato dalla scrittrice inglese. Scritto e diretto dal commediante Will Gluck (Easy girl, Amici di letto), il divertentissimo Peter Rabbit sbarca in home video con Sony Pictures Home Entertainment.

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Sweet Country, Il ritorno dell’Australian New Wave al Festival di Karlovy Vary

Il western è il genere chiave dell’identità nazionale americana, sia nella sua versione classica, che esaltava il mito della colonizzazione della frontiera, sia in quella “revisionista” esplosa a fine sessanta, che lo ripudiava, adottando per la prima volta il punto di vista dei nativi e individuando una sostanziale continuità tra l’etnocidio degli indiani compiuto nel XIX secolo e l’imperialismo globale del XX. Allo stesso modo, il cinema australiano scopriva l’identità aborigena nel corso degli anni settanta, con una serie di pellicole che, in vario modo, hanno tutte evidenziato una lacerante contraddizione tra lo “stato di natura” della cultura locale e il “Leviatano” della modernità coloniale. Basti citare i classici di Peter Weir Picnic ad Hanging Rock (1975) e L’ultima onda (1977) o le due produzioni britanniche L’inizio del cammino (1971), di Nicolas Roeg, e L’australiano (1978), di Jerzy Skolimowski.

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Non Buttiamoci Giù, la recensione

Quanti di voi, almeno una volta – afflitti da una frustrante routine, distrutti da una delusione d’amore o schiacciati da insormontabili difficoltà – hanno valutato, più o meno fugacemente, l’ipotesi di farla finita? Qualcuno avrà immaginato la maniera più rapida e indolore per togliersi di mezzo; qualcun altro quella più spettacolare e memorabile; altri ancora, una lenta e dolorosa agonia. E’ tuttavia innegabile che, da sempre, il ‘modus suicidandi’ più gettonato, consiste nel togliersi la vita lanciandosi da una grande altezza. Un ponte, un palazzo, un monumento… Soltanto la letteratura o l’opera lirica pullulano di episodi come questi: un salto nel vuoto, e tutto è finito. Repentino, scenografico, definitivo. Come strappare un cerotto.
Già… ma che fareste se, proprio un attimo prima della resa dei conti, arrivasse a ‘rubarvi la scena’ qualcuno che ha avuto la vostra stessa idea e ha prescelto il medesimo luogo? E se non fosse solo una persona, ma ben tre?
E’ proprio questa circostanza eccezionale ad aprire Non Buttiamoci Giù, intensa e spiritosa commedia diretta da Pascal Chaumeil (Il Truffacuori) e tratta dall’omonimo best seller, datato 2005, del geniale autore inglese Nick Hornby, dalla cui penna sono stati tratti, in passato, pellicole di successo quali About a Boy e Alta Fedeltà.

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Escape Plan – Fuga dall’inferno, la recensione

Ray Breslin è una vera autorità nel campo della sicurezza delle strutture carcerarie, infatti il suo mestiere è farsi rinchiudere nelle più famigerate e infallibili prigioni e poi evadere, così da fornire a chi le gestisce il piano dei loro punti deboli. Prima di ritirarsi, Breslin accetta un ultimo incarico direttamente dalla CIA, cercare di evadere da “La Tomba”, una prigione di ultimissima generazione, ultratecnologica e di cui nessuno conosce l’ubicazione. L’unica condizione richiesta a Breslin è che, appunto, ne lui ne i suoi colleghi sappiano dove La Tomba è posizionata. Ray accetta e quando arriva nella Tomba si rende conto di quanto possa essere effettivamente complicato stavolta riuscire nella sua impresa.

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