Archivio tag: documentario

Per chi suona Campanella: dal flop al cult celebra il regista di Bugie rosse e Cattive inclinazioni

Da un’idea del produttore Sergio De Angelis, Per chi suona Campanella: dal flop al cult è il titolo di un film d’imminente uscita scritto da Lorenzo De Luca e diretto da Fabrizio Rampelli dedicato al cineasta Pierfrancesco Campanella.

A prima vista può risultare strano che venga celebrato proprio Pierfrancesco Campanella: non è un regista campione di incassi, né in passato è stato particolarmente amato dai critici. Eppure negli ultimi tempi è stato riscoperto dagli amanti del cinema di culto, a cominciare dalla ripubblicazione su dvd CG Entertainment e in streaming della sua principale filmografia, a partire dalla commedia Strepitosamente… flop. Ottime vendite e recensioni positive hanno portato a pensare che, proprio come il buon vino, si tratti di film che invecchiando migliorano, tanto che i due thriller Bugie rosse e Cattive inclinazioni godranno presto di capillare distribuzione in blu-ray addirittura negli Stati Uniti, nelle versioni restaurate da negativo originale.

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Voyage of Time – Il cammino della vita, la recensione

Presentato alla 73^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Voyage of Time – Il cammino della vita è il primo documentario diretto da Terrence Mallick, realizzato con un doppio montaggio: una versione da un’ora e mezza, l’altra della durata di quarantacinque minuti. A distanza di oltre cinque anni, il film di Malick arriva anche nei nostri cinema, nella sua versione lunga, distribuito dal 3 marzo 2022 da Double Line in collaborazione con Lo Scrittoio.

Schermo nero. Una voce narrante che invoca la “Madre.” Così inizia il nuovo film del regista texano, con un potente richiamo al Pianeta. Poi il buio scompare ed è tutto un’inondazione di colori. Dalle forme invertebrate ai gayser islandesi, la serie di immagini che scorrono senza sosta per novanta minuti riguardano le più disparate forme che vivono e hanno vissuto sulla Terra (inclusi dinosauri e uomini primitivi).

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My Favorite Things: la vita degli artisti ai tempi del Coronavirus

È Iniziato il percorso festivaliero di My Favorite Things, diretto da Daniele Tullio.

Con otto mesi di lavorazione e riprese effettuate durante il periodo del lockdown dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19, My Favorite Things ha l’obiettivo di raccontare le condizioni di vita durante la quarantena di chi l’arte la esercita come professione, e che ha quindi visto fermare ogni forma di attività in campo artistico e culturale e, di conseguenza, il proprio lavoro. Il documentario narra la capacità di reagire, le difficoltà, le speranze, i desideri di persone che non si rassegnano. Donne e uomini, artisti comuni, speciali a proprio modo.

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Rakuten TV lancia Ride Your Dream, il documentario sulla campionessa mondiale di Superbike Ana Carrasco

ana carrasco

Rakuten TV ha annunciato il lancio del suo ultimo documentario originale, Ride Your Dream, incentrato sulla pioniera della racer Ana Carrasco, che è stata la prima donna a vincere un campionato mondiale di motociclismo. Il documentario verrà lanciato gratuitamente sul canale Rakuten Stories il 17 settembre e sarà visibile contemporaneamente nei 42 territori in cui la piattaforma è disponibile. Una grande storia di empowerment femminile che sarà di ispirazione per molti.  

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Tra documentario e cinema d’avventura: Ailo – Un’avventura tra i ghiacci in DVD

Presentato durante la scorsa edizione della Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città, Ailo – Un’avventura tra i ghiacci rappresenta il tentativo da parte del documentarista Guillaume Maidatchevsky di raccontare un animale “poco conosciuto” come la renna all’interno di un film che cerca dal primo fino all’ultimo minuto di rimanere in bilico tra il documentario naturalista e il cinema d’avventura. Ne viene fuori un racconto interessante, sicuramente imperfetto, disponibile gia da qualche settimana in DVD e blu-ray sotto il duplice marchio CG Entertainment e Adler Entertainment.

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They Shall Not Grow Old – Per sempre giovani, la recensione

Dopo l’incetta di premi nei festival di mezzo mondo portata a termine dal 1917 di Sam Mendes, per uno strano caso del destino arriva soltanto oggi in sala a dargli manforte, indirettamente, il documentario di Peter Jackson They Shall Not Grow Old – Per sempre giovani. Non un paradosso come quello dell’uovo e della gallina, ma un non meglio precisato impasse distributivo (la premiere ufficiale internazionale è datata ottobre 2018).

Non si può ridurre il tutto a due opere indipendenti legate semplicemente dal medesimo contesto storico, né risolvere la questione con una due approcci differenti ad un evento lontano nel tempo. Bisognerebbe chiedere a Sam Mendes se abbia avuto modo di visionare They Shall Not Grow Old prima, durante o dopo la realizzazione del suo film e abbia preso più di uno spunto dal rito proibito effettuato dal regista neozelandese sul materiale d’archivio dell’Imperial War Museum e della BBC per riportarlo in vita.

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Venezia 76. Colectiv (Collective)

Nel 2015, in Settembre, un locale rumeno chiamato Collectiv è andato a fuoco a causa di problemi con gli impianti. L’incendio divampato ha coinvolto l’intera struttura, e chi vi era dentro in quel momento. Il bilancio è grave: 57 feriti per ustioni, tutti portati all’ospedale di Bucarest per ricevere le cure necessarie. Necessarie, sì, ma non sufficienti.

Tempo una settimana, infatti, e le persone ricoverate sono morte. I parenti avevano chiesto di trasportare i feriti in altri paesi dell’Unione Europea, ma il Governo si era opposto, dicendo che gli strumenti in possesso dell’ospedale erano adeguati e pari a quelli provenienti dalla Germania.

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Venezia 76. 45 Seconds of Laughter

La Mostra del cinema di Venezia è da sempre aperta anche a documentari ovvero rappresentazioni della realtà attraverso gli occhi attenti di cineasti impegnati. Tim Robbins era presente di persona per accompagnare il suo 45 Seconds of Laughter ovvero il racconto toccante del progetto The Actor’s Gang a cui lo stesso artista partecipa da tempo.

Si tratta di un programma dedicato a detenuti di carceri di massima sicurezza con lunghe pene da scontare, spesso anche a vita. Robbins volle che al progetto prendessero parte detenuti di varie etnie e di diverse gang in un mix molto variegato. Persone “toste” abituate alla violenza e alla settarietá. Mai un saluto nè uno sguardo con nemici di altre gang ma qui ugualmente a contatto grazie ad attori esperti di comunicazione.

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Che fare quando il mondo è in fiamme?, la recensione

Unico documentario in concorso alla 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, What You Gonna Do When The World’s on Fire? (Che fare quando il mondo è in fiamme?) è l’opera dell’italiano Roberto Minervini, autore già noto tra Cannes e Venezia.

Si tratta di un lungometraggio dalla tematica – come insegnano Spike Lee e l’Oscar a Moonlight – sempre attuale: il razzismo imperante negli Stati Uniti. E – ahinoi – non siamo più ai tempi di Martin Luther King e Malcolm X, bensì ai giorni nostri.

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TFF35. A voce alta – La forza della parola, la recensione

Ogni anno il concorso Eloquentia ha luogo nell’Università di Saint-Denis. Si tratta di un concorso in cui gli studenti si cimentano nelle loro abilità oratorie, un evento a cui partecipano anche importanti personalità dello spettacolo francese in veste di giurati come il regista Edouard Baer e l’attrice Leila Bekhti. Un gioco ad eliminatorie intelligente e sofisticato al termine del quale verrà premiato il “miglior oratore”.

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