Archivio tag: serie tv

Mercoledì, la banalità dell’anticonvenzionale nella serie Netflix di Tim Burton

Non è di certo una novità assistere al passaggio di un rinomato autore cinematografico dal grande al piccolo schermo, del resto in passato importanti personalità come Steven Spielberg, Martin Scorsese, David Lynch, Quentin Tarantino, Sam Raimi e perfino Alfred Hitchcock, hanno fatto incursioni nella serialità televisiva mentre erano nel fiore della loro carriera. Non ci deve stupire, quindi, trovare il nome di Tim Burton a caratteri cubitali sulla nuova serie Netflix, Mercoledì; a maggior ragione se lo stesso Burton si trova in un periodo poco roseo (è da poco terminata -poco bene- la collaborazione con Disney) e il materiale a disposizione è perfetto per apporre il suo marchio.

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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Tenebre e Ossa: gli X-men della Russia Zarista

Nell’era del Web è ormai risaputo che i membri di un fandom accreditato possano essere spietati (quasi) quanto Michiko Kakutani e Anna Wintour messe assieme; infatti, non appena Netflix “twittò” il progetto di fare una serie tv ispirata alle due principali saghe di Leigh Bardugo (La trilogia di Tenebre e Ossa e la duologia di Sei di corvi), una delle autrici young adult più acclamate dalla critica, il mondo di Booktube e di Bookstagram è esploso (parlo con te, @blood_of_booktube).

Ancora prima che la serie Tenebre e Ossa fosse pubblicata lo scorso 23 aprile, ci sono state polemiche di ogni tipo, a cominciare dalla scelta del cast, che sembrava non rispettare sufficientemente tutta l’iconicità che i personaggi della Bardugo ispirano; ma contro ogni premessa il risultato ha soddisfatto tutti.

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Zero, il (super)potere degli invisibili

Il 21 aprile arriva su Netflix Zero, la nuova serie originale italiana che prende ispirazione da Non ho mai avuto la mia età, quarto romanzo del giovane scrittore Antonio Dikele Distefano. La prima stagione della serie, strutturata in 8 episodi da circa 25 minuti l’uno, racconta la storia di Omar, detto Zero, giovane italiano di seconda generazione ma di origini africane che vive nel Barrio (la Barona), estrema periferia sud di Milano, e coltiva la passione per i fumetti, che si diletta a disegnare.

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Valutazione: 5.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Peaky Blinders: il crime pop-chiccoso della BBC

Era il 2014 quando la BBC presentò Peaky Blinders, la miniserie da sei episodi di un’ora ciascuno scritta da Steven Knight (Taboo, Allied: Un’ombra nascosta) e diretta dal fior fiore dei registi inglesi dell’ultima generazione  (Colm McCarthy, Tim Mielantis, David Caffrey, Anthony Byrne, Otto Bathurst, Tom Harper); probabilmente nessuno si sarebbe aspettato che questo show, partito come prodotto televisivo abbastanza targettizzato, dal taglio “serioso” e la durata inferiore a una qualsiasi trilogia cinematografica, avrebbe ottenuto un consenso di pubblico così vasto da far acquisire i diritti delle successive stagioni a Netflix.

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His Dark Materials – Queste Oscure Materie: una serie tra steampunk e metafisica

Nel 1995 uscì in Inghilterra il primo volume di una serie per ragazzi rivoluzionaria, quasi pioneristica, il cui spessore letterario, decantato dalla critica di tutto il mondo, è al giorno d’oggi ancora un miraggio per pochi autori del genere young adult. Stiamo ovviamente parlando della saga intitolata Queste Oscure Materie del genio di Philip Pullman il cui primo romanzo La Bussola d’Oro è stato vittima di un orripilante adattamento cinematografico del 2007 che non è riuscito a valorizzarne appieno le complessità tematiche.

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Atlanta: il “black lives matter” secondo Donald Glover

Mai come in questo periodo la creazione di Donald Glover, Atlanta, è incredibilmente attuale.

Pur essendo una serie la cui prima stagione risale al 2016, le tematiche di disparità razziale che evidenzia sono sempre le stesse che hanno smosso le recenti proteste mondiali a seguito dell’assassinio di George Floyd.

La serie racconta la storia di Earn Marks (Donald Glover stesso) che, dopo aver abbandonato Princeton, si trova al verde e decide di diventare il manager del cugino, Alfred, all’inizio della sua carriera da rapper. Vedremo quindi una manciata di personaggi cercare in ogni modo di avere successo ma anche semplicemente di fare soldi. Quella è la priorità principale dei protagonisti, abitanti dei sobborghi di Atlanta (città con il 54% di afroamericani), città natale dello stesso Glover.

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The Hateful Five: 5 insopportabili eroine delle serie TV

Hanno volti incantevoli, capelli perfetti e carattere da vendere.
Quante protagoniste del piccolo schermo potrebbero rientrare in questa descrizione?
La quasi totalità delle serie TV che hanno raggiunto una solida popolarità vanta nel cast almeno una ragazza bella e tosta. Oggi, a circa tre anni dallo scandalo Weinstein e sull’onda dirompente del movimento culturale #MeToo, questa costante è più che mai una certezza, grazie anche alla crescente presenza dietro le quinte (e non solo) di sceneggiatrici e showrunner donne (un esempio su tutti, la Phoebe Waller-Bridge di Fleabag).
I prodotti seriali sono da sempre una fucina di ritratti femminili destinati a imprimersi nell’immaginario collettivo. Esilaranti reginette della commedia o spietate muse del dramma, capaci di tracciare, ciascuna a suo modo, un affresco non convenzionale della sensibilità femminile.

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The Sinner, terza stagione: povero omicida!

Alla fine di marzo si è conclusa sul canale americano USA Network la terza stagione di The Sinner, la serie antologica che segue le investigazioni del detective Ambrose (Bill Pullman). Inizialmente era stata concepita come una serie autoconclusiva destinata a terminare dopo la prima stagione (ispirata al romanzo di Petra Hammesfahr), ma visto l’enorme successo altre stagioni sono state annunciate.

La prima stagione aveva una trama molto particolare, fatta di flashback, intrecci narrativi e una protagonista principale (Jessica Biel) in preda ad un’amnesia. Il mistero quindi era totale e scoprirlo una vera sfida per lo spettatore.

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I’m Not Okay With This: i super problemi dei super-eroi

Dopo il discreto successo di The End of the F***ing World, Netflix ha ripescato dall’opera omnia del fumettista Charles Foreman e ha ri-assegnato la creazione della trasposizione della graphic novel I’m Not Okay With This al regista Jonathan Entwistle (The End of the F***ing World, Vanity Fair, Human Beings). Il 26 febbraio 2020 dunque è stato pubblicato questo nuovo prodotto young adult: appurata per tutti sia la bravura di Foreman che di Entwistle nel riportare le problematiche giovanili, le aspettative su questa nuova serie erano molto alte, ma qualcosa è andato storto.

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Io resto a casa con Rai4. Le proposte di cinema e serie tv per combattere la noia in tempo di Covid-19

A causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, è chiesto un grande sforzo a tutti noi per agevolare la ripresa nel più breve tempo possibile: limitare al minimo indispensabile gli spostamenti e, dunque, rimanere a casa. Per affrontare questo difficile periodo di isolamento, Rai4 propone una programmazione che vi aiuterà a distrarvi con serie tv e una corposa proposta di film, molti in prima visione, che potete seguire sul canale 21 del digitale terrestre e in streaming su RaiPlay.

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