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The Mandalorian – Stagione 2: la saga di Star Wars rinasce da qui!

Kathleen Kennedy ha fatto bingo grazie al lavoro svolto da Jon Favreau con The Mandalorian, vedendo riabilitata la reputazione della saga di Star Wars, incrinata dal consenso non esaltante ricevuto sull’ultima trilogia. La prima serie live action di Lucasfilm, che di fatto è stata la killer application di Disney+, ha trovato il favore anche dei più esigenti starwarsiani e la prima stagione di The Mandalorian ha creato un nuovo punto fermo (qualcuno direbbe un nuovo inizio) all’interno della saga fantascientifica per eccellenza. Una seconda stagione, però, era attesa al varco con molte aspettative che pesavano sulla produzione come la leggendaria spada di Damocle: conferma o smentita? All’indomani della conclusione degli otto episodi (avvenuta il 18 dicembre) che compongono la seconda stagione di The Mandalorian possiamo affermare che non solo la serie su Mando e Baby Yoda si conferma un prodotto di qualità eccezionale, ma che questa seconda annata riesce perfino a superare per qualità di scrittura e messa in scena la già ottima prima stagione.

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Joker: Joaquin Phoenix ride ancora una volta in blu-ray

Tutto è cominciato con la vittoria del Leone d’Oro come miglior film alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019 ed è proseguito con 2 premi ai Satellite Awards, 2 premi BAFTA, 2 Golden Globes e 2 Oscar, vinti da Joaquin Phoenix e Hildur Guðnadóttir per la colonna sonora. La vita festivaliera di Joker, il “cinecomic d’autore” diretto da Todd Phillips e ispirato al supervillain della DC Comics, è stata lunga e piena di soddisfazioni, nonché capace di portare a un livello artistico “più alto” il filone cinefumettistico, con tanto di ridicoli dibattimenti sul fatto che sia o meno un cinecomic (ma certo che lo è!). Con tale curriculum, Joker si affaccia anche sul mercato dell’home video con una moltitudine di formati capaci di soddisfare qualsiasi palato e anticipato dal consueto lancio per le piattaforme digitali effettuato da Warner Bros. Home Entertainment.

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Jesus Rolls – Quintana è tornato!, la recensione

Nonostante all’epoca della sua uscita Il grande Lebowski fu accolto molto tiepidamente sia dal pubblico che dalla critica, il film di Joel Coen è considerato oggi all’unanimità tra i più influenti classici moderni, tanto da finire posizionato al 43°posto tra i 500 migliori film della Storia secondo una classifica di Empire e il suo protagonista al 7°posto tra i personaggi cinematografici migliori di tutti i tempi. Un fermento a posteriori che ha stimolato spesso discussioni su un ipotetico/possibile sequel al film, tanto che Jeff Bridges ha giocato su questa attesa proprio quest’anno lanciando uno spot per il SuperBowl in cui tornava a vestire i panni del Drugo. Ma nell’attesa che i folli e scanzonati personaggi creati dai fratelli Coen possano un giorno tornare sui loro passi con un sequel, John Turturro ha preso questa “voglia di Lebowski” sul serio e così ha scritto, diretto e interpretato Jesus Rolls – Quintana è tornato!, un film indipendente da quello di Joel Coen in cui il protagonista è Jesus Quintana, il giocatore di bowling che ne Il grande Lebowski compare in un piccolo ma iconico ruolo.

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The Wicked Gift e Fino all’Inferno: in blu-ray i due horror di Roberto D’Antona

Fino a qualche anno fa il cinema horror indipendente italiano era particolarmente vivo. Una folta schiera di filmmaker e registi era desiderosa di mettersi in gioco, anche con budget ridicoli, pur di esprimere un’idea o sperimentare un linguaggio. Ma questo fermento è durato pochissimi anni e in breve tempo quella scena indipendente così vigorosa e attiva si è spenta senza dare più segni di vita. Annate molto dense (in termini di quantità produttive) che sono riuscite a lasciare come frutto solamente una manciata di titoli davvero ben confezionati. Adesso un nuovo nome sembra esser uscito fuori dal cilindro, Roberto D’Antona, che nell’arco di pochi mesi ha partorito ben due film da regista, produttore, attore protagonista e montatore: The Wicker Gift e Fino all’Inferno. Entrambi i titoli sono stati editati in home video da CG Entertainment.

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Omaggio a Wes Craven: Benedizione mortale

Benezione mortale (USA, 1981) non è certamente tra i film più famosi di Wes Craven, né uno dei suoi capolavori: potremmo definirlo un “Craven minore”, anche se è meglio evitare definizioni del genere perché ogni film è a sé (di qualsiasi regista si parli) e non bisogna necessariamente confrontarlo con le opere maggiori. Deadly Blessing (questo il titolo originale) è il quinto lungometraggio di Craven: se escludiamo due opere poco conosciute come The Fireworks Woman (La cugina del prete), girato con lo pseudonimo Abe Snake, e il film per la televisione Summer of Fear, prima d’ora il regista aveva realizzato due tra i suoi film più riusciti, che sarebbero diventati col tempo due pietre miliari del new-horror, cioè L’ultima casa a sinistra e Le colline hanno gli occhi. Siamo quindi ancora nella prima fase della sua lunga filmografia, prima della sua opera più celebre Nightmare (1984) che fa da ideale spartiacque.

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Fino all’Inferno, la recensione

I fratelli pugliesi Eros e Roberto D’Antona (entrambi registi, ma Roberto è anche attore) si sono fatti le ossa dirigendo fan film (ricordiamo quelli su Dylan Dog) e web series su Youtube, spesso in coppia, oltre a vari cortometraggi, e ora sono approdati – meritatamente – nel professionismo con film distribuiti in sala e in homevideo.

Dopo aver fondato, insieme alla regista e attrice Annamaria Lorusso, la casa di produzione L/D Productions, Roberto D’Antona esordisce alla regia di un lungometraggio con l’horror The Wicked Gift (2017), una terrificante vicenda a base di incubi e demoni; con il suo secondo lungo, Fino all’inferno (Road to Hell, 2018) cambia invece totalmente registro, dirigendo un pulp “all’americana” ricco di riferimenti espliciti a Tarantino e Rodriguez, mescolando elementi action, da gangster-movie e horror, il tutto condito da un’ampia dose di ironia.

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A casa tutti bene, la recensione

«Io sono cresciuto orfano. A me la famiglia mi sta sul cazzo!»

(Pietro – Ivano Marescotti)

Pietro e Alba sono felicemente sposati da cinquant’anni. La loro vita matrimoniale, esattamente come quella di chiunque, ha visto alternare momenti belli ad altri brutti ma grazie ad un coraggioso – e sempre più raro – spirito di “sopravvivenza”sono riusciti a superare a testa alta ogni difficoltà fino ad arrivare a festeggiare le nozze d’oro. In occasione di questo lieto evento, Pietro e Alba hanno pensato di riunire tutta la famiglia (ma proprio tutta, compresi parenti scomodi o ex-mogli dei figli) proprio su quell’isola dove si sono innamorati e dove hanno passato i loro anni più belli. Quello che doveva essere un raduno di mezza giornata, però, si trasforma in una permanenza di tre lunghi giorni a causa di un’improvvisa mareggiata che impedisce ai traghetti di transitare. Per tutti i membri della famiglia sarà l’occasione buona di fare i conti con il passato, con il presente, con le gelosie, i tradimenti, i sogni infranti e tutte le frustrazioni tipiche degli “adulti” di oggi.

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La vendetta di un uomo tranquillo, la recensione

L’espressione di uso comune “la vendetta è un piatto che va servito freddo” trova ennesima e ficcante conferma nel sorprendente e più che benvenuto esordio alla regia dell’attore e sceneggiatore spagnolo Raúl Arévalo. La vendetta di un uomo tranquillo, thriller di rara tensione, asciutto e viscerale, pluripremiato ai recentissimi Goya (4 riconoscimenti fra cui Miglior Film) e un po’ meno recentemente all’ultimo Festival di Venezia, sezione Orizzonti. Autenticamente spagnolo nei suoi sfondi, il film non cerca di accattivarsi i favori del pubblico, specialmente estero, spacciando ambienti e suggestioni turistiche a buon mercato; il gusto per l’esotico è doverosamente sacrificato al realismo polveroso di scenari che spaziano dalla periferia di Madrid ai paeselli dimenticati della Spagna rurale.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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34 TFF. Ritratti al femminile: Lady Macbeth e A Quiet Passion

Due donne. Due grandi protagoniste femminili che occupano tutta la scena, ricercata in un caso, rifuggita nell’altro. Lady Macbeth e A Quiet Passion sono due film che ruotano sulle loro ingombranti protagoniste e poco importa che una ricalchi le orme di un personaggio mai esistito mentre l’altra dovrebbe ricalcare passi famosi realmente percorsi. Questi film, almeno sulla carta (in questo caso il catalogo del Torino Film Festival) potrebbero avere molto in comune, anzi dovrebbero, e invece fin dalle prime battute divergono inesorabilmente, eleggendone uno alla gloria e l’altro (si spera) all’oblio.

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Annunciati i titoli Marvel in uscita fino al 2019!

Doctor Strange, Black Panther e i Guardiani della Galassia sono solo alcuni dei supereroi di casa Marvel pronti a invadere gli schermi di tutto il mondo da qui al 2019. L’invincibile e prolifica casa di produzione, con base a Burbank, in California, ha annunciato ufficialmente i titoli, e presentato i loghi, dei nove nuovi titoli previsti da qui al 2019, con tanto di date d’uscita.

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