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The War – Il Pianeta delle Scimmie, la recensione

Ora che è compiuta, possiamo tranquillamente affermarlo: la trilogia prequel de Il Pianeta delle Scimmie è una delle cose più belle, armoniose e genuinamente complesse apparse nel panorama del cinema di fantascienza di questo terzo millennio.

Iniziata nel 2011 da Rupert Wyatt con il bellissimo L’alba del Pianeta delle Scimmie, la saga prequel è proseguita nel 2014 con l’altrettanto ottimo Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie, diretto dal talentuoso Matt Reeves. Ed è proprio guardando alla direzione intrapresa in questo capitolo due che Reeves prosegue il discorso di The War – Il Pianeta delle Scimmie, eccezionale episodio conclusivo di una trilogia perfetta.

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The Rocky Horror Picture Show torna in un remake targato FOX

The Rocky Horror Picture Show compie 40 anni e, per celebrarlo, l’emittente televisiva Fox sta preparando un remake per la TV del cult diretto da Jim Sherman nel 1975 e tratto dallo spettacolo teatrale di Richard O’Brien.

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Hugh Jackman dice addio a Wolverine

Nelle ultime ore una notizia ha colto di sorpresa il mondo dei cinecomix e forse lascerà una rughetta di tristezza sul viso dei fan del Wolverine cinematografico. Infatti l’attore Hugh Jackman ha postato su Instagram un’immagine con il suo inconfondibile artiglio di adamantio e la dicitura “WOLVERINE …ONE LAST TIME. HJ“. 

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Kingsman – Secret Service, la recensione

Che il cinema d’azione spionistico sia andato incontro, negli ultimi anni, a una vera e propria rivoluzione è sotto gli occhi di tutti, basti guardare gli ultimi film della saga “spy” per eccellenza 007, rebootata con Casinò Royale nel 2006 e adeguata ai gusti dello spettatore moderno. Linea, del resto, intrapresa già da produzioni precedenti come Mission: Impossible e la saga di Jason Bourne e che non è stata esente di parodie (o quasi) con i due Johnny English e Agente Smart: Casino Totale. In questo pantheon di agenti speciali e missioni segretissime, si va a inserire in maniera collaterale Kingsman – Secret Service, l’ultima fatica di quel geniaccio di Matthew Vaughn, tratta da una miniserie a fumetti di Mark Millar e Dave Gibbons e debitrice a tutto questo immaginario spionistico che ha alimentato tanto cinema e letteratura del 900.

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Perchè Cobalt non sarà come The Walking Dead: la parola a Kirkman

Dalla scorsa settimana The Walking Dead è tornato in tv con la seconda parte della quinta stagione, che segue il trend dei mesi scorsi e macina ascolti come mai era accaduto in casa AMC, anche per quanto riguarda il pubblico italiano. Ma sappiamo che ben presto le storie di Rick, Carl, Daryl e Carol non saranno le uniche ad appassionare gli spettatori televisivi e altri famelici zombi tenteranno di magiare carne umana in un nuovo show AMC creato da Robert Kirkman, ovvero Cobalt, lo spin-off di The Walking Dead.

Dopo l’annuncio che Kim Dickens di Sons of Anarchy e Cliff Curtis di Gang Related e Missing vestiranno i ruoli dei protagonisti, è ora lo stesso Robert Kirkman a prendere la parola, intervistato dai microfoni di Entertainment Weekly, per spiegarci in cosa Cobalt differirà da The Walking Dead.

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Birdman (o le imprevedibili virtù dell’ignoranza), la recensione

Attesissimo film del messicano Alejandro González Iñarritu, Birdman (o le imprevedibili virtù dell’ignoranza), appare complesso e intricato come, del resto, sembrerebbe suggerire il titolo completo.

Intenso gioco di luci soffuse, pieno di zone buie o in penombra, e di movimenti di macchina, con abbondanti piani-sequenza, veri o finti che siano, e di voci in campo e fuori campo, Birdman è una riflessione aperta sul mondo degli attori e del teatro, ma anche sulla stessa contemporaneità.

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American Crime Story: uno spin-off che si tinge di thriller!

Era il 2011 quando sul canale FOX di SKY arrivava American Horror Story. La serie televisiva statunitense di genere Horror, ideata da Ryan Murphy e Brad Falchuk in modo che ogni stagione avesse una trama, un’ambientazione e personaggi diversi.

Al debutto sul piccolo schermo American Horror Story ottenne un grande successo di pubblico e di critica, tanto da far proseguire la serie per ben altre tre stagioni.

L’ultima stagione intitolata American Horror Story: Freak Show farà il suo debutto in Italia sul canale FOX di SKY il 24 Febbraio 2015, mentre negli Stati Uniti è stata trasmessa sul canale via cavo FX dall’8 Ottobre 2014. 

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I Pinguini di Madagascar, la recensione

Nell’ormai lontano 2005 arrivava nelle sale cinematografiche italiane il film d’animazione Madagascar: Alex, Marty, Melman e Gloria ci hanno subito conquistato con le loro peripezie. Eppure c’erano dei personaggi di cui fin dal primo sguardo ci siamo letteralmente innamorati, soprattutto per la loro tecnica di “Carini e Coccolosi”. Avrete sicuramente capito di chi sto parlando, i famosi pinguini, che ci hanno letteralmente conquistato.

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Dragon Trainer 2, la recensione

Il panorama statunitense legato al cinema d’animazione, quello che al botteghino conta su grandi numeri, è terreno di sfida di poche realtà cinematografiche. La Disney Pixar, ovviamente, la Blue Sky di L’Era Glaciale e Rio e la DreamWorks. Tralasciando volutamente realtà minori e ancora emergenti, anche se di grande qualità, come la Laika di ParaNorman e Coraline, o più parche nell’offrici prodotti, ad esempio la Sony di Piovono Polpette e Hotel Transylvania, ci possiamo concentrare sulla DreamWorks che forse è quella che si è posta con più tenacia in un’ipotetica sfida contro il colosso Disney.

Nata sotto l’egida di Steven Spielberg negli anni ’90, la DreamWorks si è specializzata in cinema d’animazione inanellando una serie di film affascinanti e atipici come Galline in fuga e Z la formica, finché è arrivato il grande successo con Shrek. Da quel momento, la DreamWorks ha scoperto il potenziale di un cinema d’animazione alternativo ma con una formula di successo e ai seguiti del film con l’orco verde si sono aggiunti altri prodotti trita-botteghino: Madagascar, Kung Fu Panda, Mostri contro alieni e Dragon Trainer.

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La Stirpe del Male, la recensione

Se L’ultimo esorcismo e L’altra faccia del Diavolo avevano esplorato con la tecnica del mockumentary il filone sulle possessioni demoniache, dovevamo senz’altro aspettarci che il found footage esplorasse anche il mini-filone che più è affine a quello esorcistico, ovvero quello delle gravidanze demoniache. E puntualmente arriva La stirpe del male (Devil’s Due), titolo sul quale la Fox puntava decisamente molto e che invece ha rappresentato un sonoro flop al botteghino statunitense, raccogliendo, tra l’altro, una serie di critiche negative da far invidia a Uwe Boll.

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