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Venezia77. Lacci, la recensione

Ad aprire ufficialmente la 77^ Mostra del Cinema di Venezia è stato Lacci di Daniele Luchetti, un film italiano, cosa che non capitava dall’edizione del 2009 con Baaria di Giuseppe Tornatore. Con un cast pieno di volti noti del cinema italiano come Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Silvio Orlando, Laura Morante e Giovanna Mezzogiorno, Lacci è un dramma familiare ambientato tra Napoli e Roma negli anni ’80 e poi ai giorni nostri.
Il Traditore, la recensione

L’ultima fatica del pluripremiato regista Marco Bellocchio, che vede Pierfrancesco Favino nei panni del ‘boss dei due mondi’ Tommaso Buscetta, si è fatta positivamente notare sulla croisette, dove è stata presentata in concorso. Il cineasta di Bobbio, dopo Buongiorno, notte e Vincere, decide ancora una volta di fare oggetto della propria cinematografia la nostra identità storica e politica. Il traditore racconta pagine agghiaccianti e sanguinose della recente storia del nostro Paese, concentrandosi su una figura tanto cruciale quanto controversa.
Smetto Quando Voglio – Masterclass, la recensione

La banda dei ricercatori universitari, capeggiata dal neurobiologo Pietro Zinni, sta per essere ricomposta per tornare in azione. A volerli nuovamente sul campo è l’ispettore dell’anti-droga Paola Coletti che ha ben pensato di contattare Zinni e la sua squadra per mettere in piedi una task force segretissima in grado di individuare e fermare il dilagare delle smart drugs. La ricompensa per tutta la banda sarà l’ottenimento della fedina penale pulita. Il neurobiologo, il chimico, l’economista, l’archeologo e i latinisti torneranno sul campo, fianco a fianco, ma stavolta per portare a termine questa nuova missione c’è bisogno di estendere la squadra e reclutare nuovi membri. Occorre riportare in Italia due “cervelli in fuga” emigrati all’estero.
Il nome del figlio, la recensione

È una giornata come tante e cinque persone, due coppie più un amico di vecchia data, hanno deciso di incontrarsi per cena e trascorrere una serata tranquilla in compagnia. Tra di loro c’è Paolo, un agente immobiliare estroverso e fin troppo burlone, e sua moglie Simona, incinta e da poco divenuta autrice di un best-seller un po’ piccante. La seconda coppia è composta da Betta, insegnante con due bambini, e da suo marito Sandro, scrittore e professore universitario precario. A completare il quadretto c’è Claudio, amico d’infanzia ed eccentrico musicista. Le premesse per trascorrere una serata allegra e spensierata ci sono tutte, peccato che la situazione è destinata a precipitare nel momento in cui Paolo annuncia ai suoi amici che è stato scelto il nome per suo figlio: Benito.
Marina, il film che ha conquistato il Belgio, in DVD con CG Home Video

Sono passati quarantacinque anni, era il 1959, eppure la canzone “Marina” non vuole proprio saperne di finire nel dimenticatoio. Destinata ormai a sopravvivere per sempre, la canzone del cantautore italiano Rocco Granata continua ad essere più viva che mai tanto che, quel suo motivetto spensierato, ha persino ispirato un film. Campione di incassi in Belgio (terra dove è cresciuto e si è affermato il cantautore italiano), nonché film rivelazione di questa nostra annata cinematografica, Marina arriva finalmente in home video grazie a CG Home Video in associazione con Mustang Entertainment.
Marina, la recensione

Italia del sud, 1948. Il piccolo e vivace Rocco ha dieci anni quando suo padre, Salvatore, decide di partire in Belgio per lavorare in una maniera di carbone e fare fortuna, così da poter far vivere alla sua famiglia la vita che ha sempre immaginato per loro. Dopo un anno che è via da casa, per nostalgia, Salvatore decide di far trasferire in Belgio, a Waterschei, tutta la sua famiglia. Rocco è felice di andare in Belgio che, stando alle parole di suo padre, è una terra ricca e dalle mille opportunità. Arrivati a Waterschei, però, la delusione è tanta e le cose non sono come Rocco credeva. Salvatore, come tutti gli altri immigrati italiani, vive in una baracca e la gente del posto è diffidente verso gli italiani, gente inaffidabile, a parer loro. Pur se tra mille difficoltà, Rocco inizia ad adattarsi a quella terra per lui estranea e presto si innamora di una ragazza fiamminga, la figlia del droghiere del paese, che però non può frequentare a causa delle differenze culturali che intercorrono fra i due. Deciso a non voler proseguire le orme paterne come operaio in miniera, Rocco inizia a portare avanti la sua vera passione, la musica, che lo condurrà ad accesi scontri ideologici con il padre conservatore ma anche alla realizzazione inaspettata della celebre hit mondiale “Marina”.
Doppio Gioco e Salvo in Home Video

Le ultime uscite in home video targate Koch Media hanno interessato due film che si sono distinti in festival e competizioni internazionali. Da una parte c’è Shadow Dancer – Doppio Gioco, presentato al Sundance del 2012 e al 62° Festival di Berlino e vincitore, tra i tanti, del British Indipendent Film Awards e l’Irish Film& Television Award, dall’altra c’è Salvo, premiato alla Semaine de la critique all’ultimo Festival di Cannes.