Archivio tag: naomi watts

Goodnight Mommy, il trailer del remake con Naomi Watts

Il 16 settembre sarà disponibile su Prime Video Italia Goodnight Mommy, remake dell’omonimo thriller/horror di produzione austriaca che nel 2014 ha fatto conoscere il talento dei registi Veronika Franz e Severin Fiala.

Alla regia di questo rifacimento a stelle e strisce troviamo Matt Sobel noto per il dramma Make Me to the River e soprattutto per la miniserie Netflix Al nuovo gusto di ciliegia, che dirige una sceneggiatura adattata di Kyle Warren (la serie tv Lethal Weapon). Nel cast, invece, troviamo Naomi Watts e i fratelli Cameron e Nicholas Crovetti, visti in Big Little Lies e in The Boys.

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Il castello di vetro, la recensione

Il castello di vetro è il grande affresco di una famiglia eccentrica, resiliente e affiatata: una straordinaria storia di eccessi. Oggi si definirebbe “famiglia disfunzionale”, ma l’appellativo non renderebbe l’idea.

Tratto dal best-seller autobiografico della celebre giornalista americana Jeannette Walls, seconda di quattro figli, il film punta sulla presenza della straordinaria Brie Larson (Premio Oscar per Room), che incarna la Walls da giovane. Jeannette è una donna che, influenzata dalla natura piacevolmente selvaggia del suo problematico padre, e della non meno problematica madre, trova la determinazione per costruirsi una vita di successo, seguendo le proprie regole.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Il libro di Henry, la recensione

A volte le cose non sono ciò che sembrano e, sotto il tappeto, si nasconde il polverone. Ci troviamo in una piccola città di provincia, dove vive la famiglia Carpenter. La madre, single ed infantile, Susan Carpenter (Naomi Watts), lavora come cameriera in una tavola calda e nel tempo libero gioca alla PlayStation. Il figlio più piccolo di Susan, Peter (Jacob Tremblay, già visto ed elogiato in Room) è uno spensierato ragazzino di 8 anni. A prendersi cura di tutto e tutti è il figlio maggiore, il genietto undicenne Henry (Jaeden Lieberher, fresco di IT). Tutore del fratellino che lo idolatra, ed instancabile sostegno per quella ragazzina cresciutella di sua madre, attraverso investimenti finanziari e tattiche che neanche un broker assicurativo, Henry si prende cura della famiglia e sfavilla di giorno e di notte, come la Cometa di Halley. Ebbene sì: il genio di 11 anni gioca in borsa, tiene i conti e porta avanti la baracca. Ma non è tutto oro quello che luccica. Mentre la famiglia Carpenter si barcamena tra una genialata e l’altra di Henry, la casa dei vicini, in cui vive Christina (Maddie Ziegler), compagna di classe del piccolo Einstein, nasconde un losco segreto, legato al viscido Glenn Sickleman (Dean Norris), commissario della polizia locale e patrigno, appunto, della ragazzina. Henry, neanche a dirlo, da ottimo detective, escogitata un sorprendente piano surreale che evolve ben oltre il limite della legalità, per aiutare la gentil donzella.  Susan si ritroverà coinvolta nella faccenda, forse un po’ troppo.

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Neruda e Demolition, il cinema d’autore in alta definizione

Nelle ultime settimane l’home video di CG Entertainment si è arricchito di due titoli che sicuramente non possono mancare nelle videoteche personali dei cinefili duri e puri, due film d’autore della recente produzione internazionale distribuiti in accordo con Good Films, sto parlando di Neruda di Pablo Larrain e Demolition – Amare e vivere di Jean-Marc Vallée.

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La foresta dei sogni, il film di Gus Van Sant in Blu-Ray Disc

Selezionato per il Festival di Cannes 2015 e arrivato sugli schermi italiani nella primavera 2016 distribuito da Lucky Red, è ora disponibile anche in home video La foresta dei sogni, dramma intimistico ed esistenziale con Matthew McConaughey e Naomi Watts che arriva in DVD e Blu-ray Disc grazie a CG Entertainment e Mustang Entertainment.

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Shut In, la recensione

Oggi conosciamo la EuropaCorp di Luc Besson soprattutto per i film d’azione di gran successo internazionale che ha prodotto, dalla saga di Taken a quella di Transporter, passando per 3 Days to Kill e Colombiana, ma oggi la casa di produzione francese sembra volersi aprire anche al genere horror e in co-produzione con Canal+ Canada finanzia Shut In. La formula è la medesima degli action su citati: storia semplice, rispetto massimo per i cliché del genere e un attore di talento sulle cui spalle far gravare l’intero film.

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3 Generations – Una famiglia quasi perfetta, la recensione

Possiamo cambiare chi ci circonda mentre cerchiamo di cambiare noi stessi?
Ramona, spegnendo le candeline nel giorno del suo compleanno, esprime ogni anno lo stesso desiderio: diventare uomo, diventare Ray. Nel percorso di terapia ormonale sostitutiva, Ray sarà accompagnato da sua madre, Maggie, donna single di mezza età strettamente legata a sua madre, Dolly, e alla sua compagna (non solo metaforicamente, dato che vive ancora insieme a loro).
3 Generations-Una famiglia quasi perfetta, film in concorso nella sezione Alice nella città all’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, rappresenta uno di quei rari e paradossali casi in cui l’adattamento del titolo non tradisce il film ma anzi, lo favorisce.

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Demolition – Amare e vivere, la recensione

Già uscito lo scorso anno negli Stati Uniti, arriva ora nelle sale italiane (distribuito da Good Films) Demolition di Jean-Marc Vallée che ha come protagonisti Jake Gyllenhaal e Naomi Watts.

Il film inizia e noi non sappiamo ancora nulla di Davis Mitchell. Lo vediamo in macchina dalla prospettiva della moglie che gli parla, giusto prima di essere coinvolto in un incidente stradale in cui è la stessa moglie a perdere la vita. Da qui in poi le inquadrature non saranno mai totalmente fisse, ma balleranno come la testa del nostro banchiere d’affari, sposato con la figlia del proprio capo da quasi trent’anni, che ancora sotto choc all’ospedale Saint Andrews non sa su chi sfogarsi, e allora il mancato funzionamento di una macchinetta delle merendine lo porterà a scrivere una lettera di reclamo.

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Venezia 73: The Bleeder

Philippe Falardeau (oggi insignito del premio Persol: Tribute to Visionary Talent Award) esordisce a Venezia con un film un po’ troppo sotto tono per raccontare la vita di Chuck Wepner, venditore di alcolici del New Jersey che entrò nella storia il 24 marzo 1975, quando resistette quindici round contro il campione dei pesi massimi Mohamed Alì.

Quando si parla di cinema bisogna fare attenzione anche solo a nominare un capolavoro come Rocky (1976, Sylvester Stallone), figuriamoci se ne si comprano i diritti d’autore per inserirlo dentro il proprio film. Dovremmo ricordarlo un po’ tutti a Philippe Falardeau, regista (ma non sceneggiatore) di The Bleeder, ovvero la storia di Chuck Wepner, ovvero colui a cui si ispirò Sylvester Stallone (senza nemmeno pagargli un centesimo, come viene ribadito anche in questo film) quando iniziò a scrivere uno dei più grandi film di sempre. E in effetti questa pellicola sembra un po’ nascondersi dietro al fantasma di Rocky, sin dai titoli di apertura con un esplicito richiamo.

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La foresta dei sogni, la recensione

In genere, la maggior parte dei problemi di un film nascono e muoiono a livello di sceneggiatura. Superato questo step, occorrono un buon regista, un cast affiatato, un produttore capace di interferire in maniera sensata e creativa, una troupe che getta il cuore oltre l’ostacolo, l’assenza di vertenze sindacali, bel tempo (chiedere a Terry Gilliam e al suo Don Chisciotte), il festival giusto al momento giusto, un’idea che, in maniera più o meno misteriosa, riesce a smuovere certe corde del pubblico che altrimenti … la quantità di stelle che devono allinearsi, per garantire un risultato dignitoso, è rilevante.

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