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The Breed – La razza del male: torna in DVD il cult prodotto da Wes Craven. La nostra recensione

Cinque amici, in prossimità degli esami finali del college, decido di passare una vacanza su un’isola disabitata. L’isolotto, in passato, ha ospitato una struttura di addestramento per cani per ciechi, ma un’improvvisa epidemia di rabbia aveva spinto all’abbattimento degli animali e alla chiusura del centro. I cinque ragazzi, ben presto, si troveranno di fronte ad una spaventosa realtà: alcuni cani feroci si aggirano ancora sull’isola e sono inspiegabilmente più forti del normale.

Qualcuno ricorda il piccolo cult del ’77 intitolato Il branco, diretto da Robert Clouse e divenuto un classico dell’eco-vengeance? Bene, The Breed – La razza del male ne è una sorta di rivisitazione e attualizzazione secondo i canoni del moderno teen-movie, lasciando completamente in secondo piano il marcato piglio ecologista e misantropo del film del ’77 e concentrandosi sull’azione serrata e sul facile spavento. Questo film fa parte del folto gruppo di pellicole “presentate” da Wes Craven (il compianto regista di Nightmare – dal profondo della notte appare come produttore esecutivo) e, come gran parte di esse, risulta un prodotto godibile e per nulla pretestuoso.

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Valutazione: 6.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Scream 2 in cofanetto 4K + Blu-ray. Analisi di un sequel da urlo!

Come gli spettatori più navigati e gli storici del cinema horror ben sanno, è stato un urlo a salvare il cinema horror da una preoccupante situazione di stallo che lo aveva colto negli anni ’90. Un urlo di nome e di fatto, dal momento che si intitolava proprio Scream il film che ha ridefinito i canoni del cinema slasher/horror e ha portato nuova linfa anche al botteghino internazionale. Un successo di pubblico e critica firmato dal compianto Maestro del cinema di paura Wes Craven ma che ha fatto conoscere anche un altro nome, Kevin Williamson, giovane sceneggiatore appassionato di cinema horror che ha scritto il soggetto e lo script del film inserendo una vena cinefila che è diventata il tratto distintivo di quella che poi si è articolata come una saga.

Dopo il grande e inaspettato successo del capostipite, a solo un anno dall’uscita, nel dicembre del 1997, già faceva capolino nei cinema americani il sequel, Scream 2, che arriverà però sugli schermi italiani con ben nove mesi di ritardo, nel settembre del 1998.

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Scream, in blu-ray il quinto capitolo della saga creata da Wes Craven

Prima di esordire nelle sale ad inizio anno, in molti si erano detti scettici nei confronti del ritorno sul grande schermo di Ghostface, l’ormai iconico assassino mascherato portato per la prima volta al cinema da Wes Craven nel 1996 con il bellissimo Scream. Una saga così tanto radicata nelle corde e nella personalità del suo autore/creatore che sembrava impossibile potesse vivere nelle mani di qualcuno che non fosse lo stesso Craven. Uno scetticismo del tutto legittimo che, tuttavia, è stato subito smentito con l’uscita nelle sale del nuovo Scream (che di fatto è un autentico quinto capitolo, anche se la produzione/distribuzione ha preferito sorvolare sulla numerazione). Diretto dal duo Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, che già si erano fatti apprezzare con Finché morte non ci separi, l’ultimo Scream è riuscito a convincere pubblico e critica portando molti scettici non solo a riconoscere la bontà del prodotto ma persino a definire questo nuovo capitolo come uno dei più riusciti dell’intera saga.

Distribuito da Koch Media su licenza Paramount Pictures, Scream, il quinto capitolo della saga creata da Wes Craven, arriva finalmente in blu-ray disc.

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Scream 4, la recensione

Sidney Prescott fa ritorno a Woodsboro, la sua città natale, dopo quindici anni dalla strage che l’ha vista coinvolta. La donna si trova in città per promuovere il suo libro “Fuori dall’oscurità”, ma la sua comparsa coincide immancabilmente con un nuovo duplice omicidio. A morire sotto i colpi di un assassino mascherato da Ghostface sono Jenny Randall e Marnie Cooper, due liceali trucidate dentro casa di una di loro. Linus, che nel frattempo è diventato sceriffo di Woodsboro e ha sposato Gale Weathers, indaga sull’omicidio e le tracce portano proprio a Sidney. Quest’ultima è ospite di sua zia Kate e di sua nipote Jill, che in men che non si dica si trovano al centro di un incubo. Un’altra adolescente muore sotto gli occhi di Jill e con l’avvicinarsi dell’anniversario dei delitti di Woodsboro la situazione si fa sempre più pericolosa.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Scream: una saga da urlo! Il primo film rivive in 4K + Blu-ray per il 25° anniversario

Il 13 gennaio arriverà al cinema l’attesissimo quinto capitolo della saga di Scream, il primo a non essere firmato dal Maestro Wes Craven, che purtroppo ci ha lasciati nel 2015. In attesa del ritorno di Ghostface, Koch Media e Paramount Pictures hanno riportato in home video il capolavoro di Craven in un’edizione speciale a due dischi per il suo 25° anniversario, che comprende il blu-ray del film e il 4K Ultra HD.

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Sotto Shock, una limited edition blu-ray per Midnight Factory

Sono quasi cinque anni che il grande Wes Craven ci ha lasciati, ma l’opera del Mastro dell’horror continua a vivere attraverso le edizioni home video dei suoi film, come sta accadendo con i prodotti Midnight Factory, che l’etichetta distribuita da Koch Media sta inserendo nella collana Midnight Classics. Dopo aver distribuito in limited edition La casa nera e L’ultima casa a sinistra, Midnight Factory dedica una delle più recenti uscite a un altro cult di Wes Craven, Sotto Shock.

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L’ultima casa a sinistra, il primo capolavoro di Wes Craven. Analisi del film e recensione del blu-ray Midnight Factory

Per il mese di marzo 2020 Midnight Factory, etichetta dedicata all’horror proprietà di Koch Media, ha riservato agli acquirenti collezionisti un titolo speciale, uno dei film horror più importanti della seconda metà del ‘900: L’ultima casa a sinistra. Il film si inserisce nella collana Midnight Classics dedicata ai cult del passato ed è il secondo film diretto da Wes Craven ad essere inserito in questa collection dopo La casa nera.

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Omaggio a Wes Craven: Le colline hanno gli occhi II

Negli anni Ottanta, Wes Craven (e il cinema horror in generale) stava attraversando una nuova fase: esaurito il decennio più “selvaggio” dei seventies, stavano nascendo nuovi filoni e si stava codificando una nuova estetica, altrettanto sanguinaria ma più raffinata.

Gli eighties sono gli anni per eccellenza del genere slasher: Halloween di Carpenter (in anticipo sui tempi, è del 1978) e Venerdì 13 di Cunningham (1981) sono le due opere seminali insieme a Nightmare di Craven (1984), che introduce il soprannaturale. La grandezza di Craven, come di tutti i maestri del cinema, consiste anche nel saper leggere i cambiamenti socio-culturali e tradurli in immagini nuove, riprendendo elementi della tradizione horror precedente e creando qualcosa di nuovo.

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Omaggio a Wes Craven: Benedizione mortale

Benezione mortale (USA, 1981) non è certamente tra i film più famosi di Wes Craven, né uno dei suoi capolavori: potremmo definirlo un “Craven minore”, anche se è meglio evitare definizioni del genere perché ogni film è a sé (di qualsiasi regista si parli) e non bisogna necessariamente confrontarlo con le opere maggiori. Deadly Blessing (questo il titolo originale) è il quinto lungometraggio di Craven: se escludiamo due opere poco conosciute come The Fireworks Woman (La cugina del prete), girato con lo pseudonimo Abe Snake, e il film per la televisione Summer of Fear, prima d’ora il regista aveva realizzato due tra i suoi film più riusciti, che sarebbero diventati col tempo due pietre miliari del new-horror, cioè L’ultima casa a sinistra e Le colline hanno gli occhi. Siamo quindi ancora nella prima fase della sua lunga filmografia, prima della sua opera più celebre Nightmare (1984) che fa da ideale spartiacque.

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Omaggio a Wes Craven: Le colline hanno gli occhi

Le colline hanno gli occhi (USA, 1977) è tra i film più distintivi di Wes Craven: uno dei più celebri, riusciti, crudeli e seminali, un’opera girata durante il periodo cinematografico più “feroce” del regista.

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